Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Alla ricerca di Dio

di Antonio Stanca

La notizia della morte di Giovanni Paolo II, avvenuta di recente, ha attirato l’attenzione di milioni di persone in Italia e all’estero, ha occupato gli spazi, non solo italiani, di molta stampa e televisione nonostante il mondo stia vivendo una condizione di violenza, guerra e terrorismo senza precedenti, nonostante i problemi che ne conseguono. Anche nel 2001, quando avvenne la santificazione di Padre Pio, molto si disse dell’evento e grande fu l’interesse del pubblico. Anche allora c’erano gravi contingenze, guerra in Afghanistan, e diffuso era lo stato di paura. In simili contesti il caso di Giovanni Paolo II e quello di Padre Pio sono risultati dei momenti  di sosta, di riflessione, delle pause nel vortice degli avvenimenti. Ancora prima molto sentita era stata la notizia che alcuni big del mondo dello spettacolo, rappresentanti della musica pop mondiale, quali Mick Jagger, Bob Dylan, Mary J. Blidg, Tina Turner, Sinéad O’  Connor, noti per atteggiamenti polemici, trasgressivi, provocatori, per lo scandalo suscitato da alcuni loro spettacoli o dichiarazioni poiché contrarie ad ogni tipo di morale, si erano convertiti alla fede religiosa ed avevano assunto, nella vita e nell’opera, comportamenti dettati da profonda moralità e spiritualità, avevano cercato  di recuperare quei valori interiori sempre trascurati da chi aveva fatto dell’esteriorità la sua massima aspirazione. Rispetto ad allora oggi la situazione interna ed esterna delle varie nazioni del mondo è ancor più grave, i pericoli sono ancor più incalzanti: malcostume, violenza privata e pubblica, individuale e collettiva, nazionale ed internazionale, guerra, terrorismo, hanno diffuso un clima di tensione, paura, diffidenza, ostilità, fanno temere ovunque ci si trovi. Questi problemi, sopravvenuti col tempo, hanno aggravato una situazione già precaria dal momento che dopo le speranze, le certezze, gli indiscutibili vantaggi apportati in ogni settore della vita dalla scienza e dalla tecnica, dopo la modernizzazione di ogni aspetto dell’esistenza, si è giunti alla crisi. La chimica, la fisica, la meccanica, la cibernetica, la telematica, dopo aver rappresentato i maggiori traguardi per l’uomo moderno, costituiscono ormai una serie di pericoli materiali e morali per lui e la collettività, per gli ambienti interni ed esterni alla sua vita. Oggi si è in pericolo in casa oltre che per strada o in altri luoghi pubblici. Non si ha timore solo dell’inquinamento, delle gravi alterazioni atmosferiche, dei viaggi in macchina, in treno, in nave, in aereo ma anche delle tante malattie esistenti, degli effetti dannosi della televisione, del cinema, del computer. L’uomo tecnologico, più d’ogni altro suo predecessore, è esposto ad infiniti pericoli, ovunque è da essi inseguito e non di rado si parla di fine della vita, della storia sul pianeta Terra. Le guerre  di adesso che, pur verificandosi in alcune parti del mondo, coinvolgono quasi tutte le sue nazioni, le azioni terroristiche che le accompagnano, lo stato di allarme sempre più diffuso, sembra vogliano anticipare tale evento e di questo si  parla tanto, tra stampa e televisione, oltre che dei sempre più frequenti casi di violenza privata. Se in una vita diventata così pericolosa, se tra le innumerevoli  notizie che la riguardano trovano ampio spazio ed ascolto quelle relative ad eventi e personaggi completamente diversi  significa che diffusa è presso l’opinione pubblica la tendenza a recuperare modi più semplici, più veri, a tornare alle origini, a rifiutare quanto conquistato ed acquisito. Diffusi sono il bisogno, la ricerca di una dimensione diversa dalla corrente, di riferimenti sicuri poiché confusi, smarriti ci si trova tra un presente che inquieta ed un futuro carico di minacce. Proviene da qui la volontà di riscoprire i valori  interiori, ideali, trascendenti, di ritrovare il bene, l’amore, la pace. In questa volontà s’incontrano, pur provenendo da diverse direzioni, il personaggio e l’uomo comune ed insieme mostrano come i nostri tempi siano attraversati ad ogni livello da umori, propositi rivolti allo spirito fino  al punto da giungere al religioso, al sacro, al divino. Si spiegano così l’estensione e l’interesse che registrano le notizie legate ad esempi d’ immenso amore quali  Giovanni Paolo II e Padre Pio: oggi più che mai  l’uomo vuole sperare, credere giacché mai era stato così allarmato e insicuro, ha bisogno dello spirito essendo stato deluso dalla materia, dai danni che gli ha comportato, ha bisogno di Dio.

…  durante il soggiorno obbligato nel Sud d’Italia a Carlo Levi capitò di assistere ad una cerimonia funebre seguita con partecipazione da moltissime persone… incuriosito chiese di chi si trattava…  gli risposero: “Di una madre, vissuta per ottant’anni nel silenzio degli umili, nel rispetto del marito, nei valori dei figli, della famiglia, della casa, nella pratica del bene …” .

Allo scrittore sembrò di aver scoperto un altro modo per essere sempre ricordati, per diventare eterni.


La pagina
- Educazione&Scuola©