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Un’altra educazione è possibile

Forum mondiale dell’educazione di Porto Alegre

di Gloria Capecchi[1]

Il volume Un’altra educazione è possibile, promosso dall’Associazione COFIR (www.cofir.net), raccoglie l’esperienza del primo forum mondiale dell’educazione tenutosi a Porto Alegre nell’ottobre del 2001 al quale sono intervenuti circa 15.000 addetti ai lavori tra ricercatori, esperti di formazione, insegnanti ed educatori, provenienti da 60 nazioni, al fine di discutere, ricercare, proporre metodi e metodologie in relazione allo stato dell’educazione a livello mondiale.

Duemila miliardi di Dollari. Questo è il valore globale del mercato mondiale dell’educazione, un valore che suscita appetiti sempre più forti e più vasti da parte delle multinazionali. Si verificano infatti, nel mondo, pericolose ingerenze delle multinazionali nei sistemi educativi, nei programmi e nelle politiche di molti stati come ben spiegano alcuni dei contributi compresi in questo volume.

Il Forum mondiale dell’educazione ha teso a riaffermare il valore di un’educazione pubblica di qualità e gratuita come diritto per tutti.

Il curatore, Alessio Surian, che ha partecipato direttamente al forum mondiale dell’educazione di Porto Alegre, ha effettuato una selezione dei migliori e più interessanti interventi, per dare testimonianza di quanto si sia discusso e prodotto in quei giorni di lavoro e ricerca nella regione del Rio Grande do Sul, il risultato è questo testo edito e tradotto in esclusiva per l’Italia, una vera e propria ricchezza per contribuire alla riflessione sulla formazione ed educazione nel nostro paese, in un momento, come quello che stiamo vivendo, nel quale, anche in Italia, si affacciano tendenze alla mercificazione ed all’ingresso degli organismi economici nei sistemi educativi (sintomatico, a questo proposito, il recente accordo siglato dal ministro Moratti con Oracle e la recente iniziativa di un noto detersivo).

Il libro è quindi la raccolta di atti ed interventi di chi direttamente partecipando, o con il suo impegno in materia, ha dato una voce al pericolo di una globalizzazione educativa che assimili l’educazione ad un prodotto e ne permetta un trattamento simile a quello dei beni materiali.

La realizzazione del testo è stata possibile, grazie alla volontà ed all’intervento dell’associazione Cofir (www.cofir.net associazione professionale di formatori, orientatori, consulenti, educatori che afferma la necessità di democratizzare i sistemi della formazione e lavora a suscitare un dibattito in tal senso) i cui soci si sono prodigati, volontariamente, nella traduzione degli interventi prescelti.

Il volume si divide in tre sezioni, una prima dove si tratta il tema “educazione”, una seconda dove si cerca di delineare il problema “scolarizzazione” ed una terza parte incentrata sul ruolo del forum mondiale dell’educazione attraverso un’intervista rilasciata ad Alessio Surian da Eliezer Pacheco coordinatore generale del forum stesso.

I contributi di Leslie Campaner de Toledo, in rappresentanza del comune di Porto Alegre, di Alessio Surian, di Federico Batini (Presidente dell’associazione Cofir) stanno ad introduzione di quanto poi verrà ribadito e sottolineato negli interventi di Stev Stoer, dell’Università di Porto (L’educazione come diritto), di Ignacio Ramonet, direttore di Le mond diplomatique (Educazione Lavoro e tecnologie), di Bernard Charlot, dell’università di Parigi X (Educazione e culture), di Rosa Maria Torres, consulente Unesco (Educazione, trasformazione utopie) di Pablo Gentili dell’Università di Rio de Janeiro (L’esclusione e la scuola l’apartheid educativo come politica di occultamento), di Pierre Fonkoua dell’università di Yaoundé (i Tre assi della mercificazione scolastica), di Richard Hatcher, dell’Università di Birmingham (Educazione come business.), di Nestor Fuentes dell’università di Lujan (Educazione Popolare liberatrice ed emancipatrice), di Lucia Camini, per lo Stato del Rio Grande do Sul (Educazione pubblica di qualità sociale), di Jaqueline Moll dell’Università Federale del rio Grande do Sul (Le sfide contemporanee dell’educazione pubblica e gli impegni dell’Assessorato all’Educazione del comune di Porto Alegre) e di Roseli Salete Caldart del Mst (Il movimento Sem Terra: resistenza, radici, progetto, educazione).

Nello scegliere i testi presenti il curatore ha però voluto riproporre i quattro assi tematici che si sono sviluppati a Porto Alegre in quei giorni di fine ottobre 2001: L’educazione come diritto, Educazione lavoro e tecnologie, Educazione e culture, Educazione trasformazione utopie.

Educazione  che risulta essere condizione necessaria (anche se, sola, non sufficiente) di dignità sociale, oltre che di  resistenza  alle pressioni economico-politiche che rischiano di strangolare il pianeta, ma anche il mezzo per far diventare gli studenti non soltanto meri contenitori di nozioni, ma anche cittadini a pieno diritto: si afferma una specie di nuovo diritto di cittadinanza che è il diritto all’educazione pubblica, laica, gratuita, di qualità (superando il mero diritto all’istruzione).

Il volume risulta, quindi una straordinaria opportunità di aggiornamento per quanti si dedicano alle problematiche educative, ma anche un arricchimento per quanti si occupano di globalizzazione e delle problematiche ad essa inerenti.

 



[1] Gloria Capecchi è socia di COFIR, responsabile settore Progettazione dell’agenzia PratiKa  (www.pratika.net) e del Consorzio Nausika (consorzio di associazioni culturali teso all’organizzazione di eventi culturali, di convegni, seminari, di programmi formativi ed educativi in ambito culturale), junior consultant di Thélème (www.theleme.it)


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