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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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L’impegno nel canto

di Antonio Stanca

Da Giovedì 5 Maggio, insieme al “Corriere della Sera” e per due settimane, sarà in edicola l’ultimo cd di Adriano Celentano dal titolo “Dormi amore La situazione non è buona”. Il disco sta in un album, edito dal “Corriere della Sera”, che contiene i testi delle dieci canzoni interpretate dal cantante milanese e da suoi collaboratori, i nomi dei loro autori e degli autori delle musiche. L’album e la sua copertina sono stati illustrati dal pittore Wainer Vaccari. Più che ad un fenomeno musicale sembra di assistere ad un evento culturale ed, in effetti, le canzoni trattano di quanto avviene oggi nei rapporti individuali, nell’ambiente sociale. Evidenziano le difficoltà ormai sopraggiunte nello scambio, nella comunicazione tra persone pur vicine, pur legate da vincoli sentimentali, famigliari, le facili divisioni e separazioni alle quali si giunge, le trasformazioni che in breve tempo si sono verificate nell’ambiente naturale, urbano, in ambito politico, economico, nelle generali condizioni di vita, di lavoro, la riduzione degli spazi richiesti dal pensiero, dalla riflessione, dal sentimento, la perdita di quei riferimenti necessari a vivere bene nel privato e nel pubblico, l’incalzante dissoluzione morale, la continua scomposizione di parti prima unite. Ed un richiamo a vecchi principi i testi delle canzoni contengono, un invito a recuperare quanto abbandonato, evitare che si perda del tutto, cercare i ricordi, riscoprire la memoria del passato proprio e di tutti e farne un argine di fronte al precipitare della situazione.

Un messaggio è questo cd, un appello alla solidarietà, alla partecipazione, a ridurre le distanze, ritrovarsi vicini, ed a renderlo suggestivo e coinvolgente contribuisce la voce sincera, melodiosa del Celentano, la sua maniera di fare di una canzone una ballata dove non si distingue tra il parlato e il cantato, ricorrente è la rima, il ritornello, l’intervento del coro, lento il ritmo, dolce la musica. Non è la prima volta che Celentano s’impegna in questi temi ed in questo modo. Ora, però, si tratta di una raccolta di dieci brani di argomento diverso anche se tutti riconducibili allo stesso problema della crisi degli affetti a causa di nuovi bisogni e della necessità del loro recupero. Perciò sembra di assistere ad un evento culturale, ad un altro esempio di quel movimento detto del “nuovo umanesimo” avviato da tempo in ambito letterario, figurativo, teatrale, cinematografico senza, però, che si sia mai giunti a poter parlare di una corrente vera e propria. Pochi e isolati sono rimasti gli esempi di autori di tale tendenza anche perché difficili sono riusciti ad un pubblico di massa quale l’attuale. In un contesto simile si pone l’azione del Celentano e maggiore potrebbe essere il successo ché più facili sono le sue ballate, più semplici le sue parole, più vicine a quel pubblico, alla sua condizione.

Tramite le canzoni di Celentano e di altri cantanti e cantautori nello stesso senso operanti in Italia il nuovo impegno, che con la letteratura, lo spettacolo, la pittura, non riesce ad incidere, potrebbe acquistare una voce più estesa, potrebbe vedersi più “ascoltato” ed, intanto, farebbe di esse un genere pari a quelli alti.                                                                                                                         


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