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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

FRANCESCO FUSCA

PERSONE DISABILI
In Famiglia, a Scuola e in Società

Ferrari editore  Marzo 2011 Via Ippocrate n. 10  87067 Rosarno ( CS)  e-mail  info@ferrari editore.it  Euro 13,00

 

Il volume viene pubblicato in un momento assai delicato per l’inclusione in Italia. Infatti si sta perdendo la memoria storica di ciò che ha comportato per la nostra scuola il processo ultraquarantennale di deistituzionalizzazione prima e di inserimento ed integrazione poi. Stanno scomparendo i genitori e gli operatori scolastici ed extrascolastici che hanno fatto la storia di questo processo, che si è concretato prima in buone prassi e lentamente sempre più in norme che hanno ormai tracciato un sistema organico coerente al suo interno.

Anche gli Ispettori ministeriali,  che hanno contribuito in modo fondamentale a migliorare nel tempo la qualità dell’integrazione scolastica con le loro consulenze a dirigenti scolastici e docenti, come è l’Autore del volume, stanno andando lentamente in pensione e non vengono sostituiti, lasciando così un pericoloso vuoto di memoria non solo teorica ma soprattutto di prassi pedagogica e didattica.

A causa di queste perdite di testimonianze e delle difficoltà in cui si dibatte una scuola che è stata sottoposta  negli ultimi dieci  anni a ben tre riforme,dettate solo in parte da esigenze di adeguamento ai cambiamenti della società, ma soprattutto a bisogno di ridurre drasticamente , in modo non selettivo, la spesa pubblica, l’integrazione scolastica è andata soggetta a continui turbamenti, non tanto a livello normativo, quanto di prassi applicativa o di violazione tollerata della normativa per ragioni di riduzioni dei bilanci delle scuole e degli enti locali.

Il libro testimonia sia lo sviluppo normativo, sia le prassi applicative buone e cattive di disapplicazione, in un continuo divario fra norma positiva e prassi troppo spesso negativa.

Il libro non si limita a discussioni generiche, ma scende anche in dettagli  pratici come l’analisi  delle luci ed ombre dell’integrazione scolastica in Calabria, dove opera da sempre l’Autore come ispettore ministeriale con delega per le problematiche dell’inclusione degli alunni con disabilità.E le problematiche vengono  affrontate con riguardo a tutti i soggetti coinvolti a partire dagli alunni, passando ai Dirigenti scolastici, ai docenti curricolari e  per il sostegno , discutendo anche dei compiti degli assistenti forniti dagli enti locali   per l’autonomia e la comunicazione e di quelli di assistenza materiale di competenza dei collaboratori e delle collaboratrici scolastiche.

Non sempre queste figure professionali svolgono correttamente i propri compiti, creando disservizi che riducono e talora vanificano la qualità dell’integrazione scolastica.

E proprio a questi disservizi fa riferimento il libro quando accenna a taluni tentativi ricorrenti di richiesta di ritorno alle scuole speciali, operata da famiglie disperate, che con questo libro l’Autore vorrebbe rassicurare, come fa quotidianamente con il proprio lavoro professionale.

E proprio in questi tempi questo libro si rivela attualissimo ed importante, perché i tentativi di ritorno alle scuole speciali  si fànno più insistenti , provenendo da personaggi leader nella società italiana. Mi riferisco alla recentissima uscita dell’Assessore all’istruzione del Comune di Chieri in Piemonte, il quale ha espressamente dichiarato che gli alunni con disabilità fànno ritardare lo svolgimento dei programmi dei compagni , non traggono alcun profitto dall’integrazione nelle classi comuni e dovrebbero andare nelle scuole speciali.Mi riferisco  ancora ad un  artista docente presso il Conservatorio musicale di Milano che , per difendere l’Assessoredalle critiche reazioni ricevute, ha sostenuto che le persone con disabilità non sono assolutamente educabili ( tema affrontato nel libro in modo critico )   e che dovrebbero addirittura essere eliminate alla nascita, onde evitare inutili oneri finanziari alla comunità.Mi riferisco ad alcune irridenti critiche alla recente legge sui disturbi specifici di apprendimento, dislessia, disgrafia, discalculia, tutte tendenti a superare la visione pedagogica degli apprendimenti degli alunni con disabilità nelle classi comuni, sollecitando approcci tendenti all’esclusione ed all’emarginazione.

In presenza di esternazioni di simili personaggi bisogna cominciare ad aver paura di derive pericolose che possono trovare anche seguito nella popolazione non consapevole dei risultati positivi sull’integrazione testimoniati da numerosissime ricerche in campo psicologico, pedagogico e didattico , sostenuti da un’adeguata normativa  suggerita proprio da queste ricerche sul campo.Contro queste pericolosissime derive questo libro diviene, specie oggi, ancora più importante perché fa chiarezza e divulga fra la gente le esperienze e le teorie sulle buone prassi di integrazione  e la normativa che le sorregge.

Interessante in tal senso anche l’appendice con il prospetto sui contenuti della recente Convenzione  ONU sui diritti delle persone con disabilità, che dedica pure un articolo, il 24, all’inclusione scolastica.Interessante in tal senso il continuo riferimento al regolamento sull’autonomia scolastica che , come giustamenteviene sottolineato nel libro, ha concesso alle scuole “ le autonomie “, didattica, organizzativa e di sperimentazione.

Ed a proposito dell’autonomia scolastica è bene sottolineare che trattasi di “autonomia amministrativa” cioè che è comunque sottoposta al rispetto delle leggi. Ciò va ricordato nel momento in cui talora capita che qualche neodirigente scolastico ritenga  di poter ormai fare qualunque cosa in forza dell’autonomia, ad es. mandare a casa gli alunni con disabilità quando manchi l’insegnante per il sostegno o di mandare a far supplenze l’insegnante per il sostegno , lasciando l’alunno assegnato  da solo in classe o consentendo l’attivazione di laboratori illegittimi , in quanto composti per più ore al giorno o alla settimana solo da alunni con disabilità. Queste prassi sono espressamente vietate dalle Linee-guida ministeriali sull’integrazione scolastica del 4 Agosto 2009, giustamente evidenziate per la loro importanza nel libro.

Questo volume quindi risulta utile testo di lettura e consultazione non solo per i comuni lettori ma anche per dirigenti ed operatori della scuola  , come agevole strumento di lavoro per migliorare la qualità non solo dell’integrazione scolastica ma di tutto il servizio  di istruzione.                 In un momento in cui il disorientamento  sembra diffondersi in modo irrefrenabile, anche per un insufficiente dialogo fra Ministero ed operatori locali e famiglie, questo volume può costituire un punto di riferimento certo per i temi trattati e per la garanzia offerta dalla professionalità dell’Autore.

Salvatore Nocera
Vicepresidente nazionale della F I S H
Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap


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