Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Emilia Sarno, Gabriella Barone
Lo sviluppo dell’intelligenza spaziale nella scuola dell’infanzia

IRRE MOLISE  2004

Introduzione

Questo saggio documenta un’esperienza di ricerca didattica: analizza la relazione spazio-ambientale dei bambini, d’età compresa fra i tre e i sei anni, con l’intento di considerare quali esperienze concorrano allo sviluppo delle competenze spaziali. Il tema è stato oggetto di dibattito nel laboratorio di geografia, promosso dalla sezione regionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), per essere codificato in progetto coordinato dall’IRRE Molise e proposto alle scuole dell’infanzia.

La complessa tematica è stata analizzata in modo articolato e problematico per focalizzare la dimensione predisciplinare del sapere geografico e valutare quali abilità ne favoriscano l’apprendimento, rappresentandone il codice cognitivo specifico. Interrogarsi su i concetti-chiave della geografia, con l’intento di comprendere le relazioni che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente, equivale a conoscere come si sviluppi il senso dello spazio e, quindi, come promuovere l’insegnamento delle strutture concettuali di questo sapere. La riflessione si è successivamente tradotta in ricerca applicata, perché è stata calata nell’esperienza quotidiana della scuola, attraverso itinerari didattici che hanno consentito di verificare la validità dell’ipotesi scientifica, fornendo anche ulteriori elementi di discussione per un circuito positivo tra teoria e prassi.

E’ stata così avviata una ricerca-azione che ha coinvolto le scuole dell’infanzia della città e della provincia di Campobasso, le quali, per un intero anno, hanno sperimentato l’idea progettuale proposta, inserendola, ciascuna, nella propria offerta formativa, per valutare il ruolo delle metodologie didattiche nel potenziamento complessivo delle competenze spaziali. Le insegnanti hanno assunto l‘impegno di osservare sia i prerequisiti, sia i risultati delle attività svolte; la documentazione ha permesso di puntualizzare gli aspetti fondanti dell’intelligenza spaziale e lo stretto raccordo tra orientamento e rappresentazione, ma soprattutto di valorizzare il ruolo strategico delle scelte didattiche che, favorendo l’ampliamento della mappa mentale dei bambini, creano le basi per il codice coerente all’apprendimento della geografia.

La validità scientifica dell’intero percorso consente la diffusione e la generalizzazione dei risultati, che sono rivolti sia ai docenti in servizio, sia agli studenti del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria; è opportuno, infatti, riflettere sugli aspetti predisciplinari dei saperi, nel caso specifico della geografia, poiché rappresentano la chiave di lettura per un apprendimento problematico e mirato all’acquisizione di specifiche competenze.

Il saggio si articola in tre parti: la prima propone le motivazioni teoriche e metodologiche che hanno sorretto la ricerca ed è corredata del progetto iniziale proposto alle scuole, nonché degli itinerari didattici realizzati. La seconda sezione è dedicata all’interpretazione critica dei risultati sperimentali che mostrano le linee evolutive dello sviluppo dell’intelligenza spaziale. L’ultima parte documenta l’iter progettuale: le docenti hanno, infatti, redatto il diario di bordo delle attività e il portfolio illustrativo dei progressi dei discenti.

Le conclusioni sono affidate alla professoressa Daniela Pasquinelli D’Allegra, Segretario Nazionale dell’AIIG, per porre l’accento sull’attenzione che l’associazione rivolge alla sinergia tra ricerca e didattica. Il contributo avvalora l’impegno a ricostruire il sapere geografico, in modo organico, dai nodi fondanti e a formare, dalla scuola dell’infanzia, una coscienza ambientale concreta e fattiva: lo sviluppo dell’intelligenza spaziale ha, quindi, una profonda valenza etica.


La pagina
- Educazione&Scuola©