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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Filieri a Sternatia

di Antonio Stanca

La sera di Venerdì 2 Dicembre a Sternatia, in provincia di Lecce, presso il Centro Studi “Chora-Ma”, che ha sede nel Palazzo Granafei, è diretto da Donato Indino ed è ormai avviato ad ospitare importanti manifestazioni culturali, c’è stata la presentazione del libro Letteratura e Unità d’Italia Dalla regione alla nazione (ed. Progedit, Bari 2011) di Emilio Filieri, docente di Letteratura italiana nelle Università di Bari e del Salento e da tempo impegnato nello studio della Letteratura del Meridione d’Italia durante i secoli della storia moderna.

Presente l’autore, relatori sono stati i professori Marco Leone e Fabio D’Astore, entrambi del Dipartimento Beni Culturali dell’Università del Salento. Sulle parti che compongono il volume si sono soffermati i relatori, Leone sulla prima, D’Astore sulla seconda e terza. Le hanno spiegate, illustrate mettendo in evidenza le qualità dell’opera saggistica che riesce a ricavare dalle espressioni di letteratura, d’arte  verificatesi durante il XIX secolo nella regione pugliese ed in particolare nel Salento motivi validi per collegarsi con quanto avveniva nella cultura, nella letteratura, nell’arte da sempre note di altre zone d’Italia. Ampio e dettagliato si è detto dello studio condotto dal Filieri nel libro, di storia e di filologia lo si è detto composto, impegnato è stato considerato a liberare la letteratura salentina di quel periodo dall’isolamento, dal silenzio che gravano su di essa e inserirla nel contesto nazionale,  a scoprire i mezzi che permettano di risalire dalla particolarità del caso alla generalità dell’avvenimento.

Se in una nazione come quella italiana, che fino ai tempi moderni è mancata di unità politica, sociale, economica, la letteratura ha rappresentato un modo per ritrovarsi, per sentirsi uniti, come ha notato il Leone, ancora più importante diventa conoscerla, studiarla nelle sue espressioni periferiche. Si scoprirà che anche ai margini dei grandi e noti avvenimenti storici, culturali, artistici, si pensava, si scriveva, che anche qui si respirava la stessa atmosfera. E questo soprattutto in un periodo come quello del Risorgimento italiano quando la letteratura s’identificò con la storia, da essa trasse il suo maggiore nutrimento ovunque si verificasse, in essa trovò la sua unità. La storia univa e così la letteratura che di quella storia era espressione. “Letteratura e Unità d’Italia” intitola il Filieri il suo lavoro teso a dimostrare quanto diffusi fossero  nell’Italia dell’‘800 gli spiriti, i fervori risorgimentali, come fossero sentiti anche nel Salento ed anche qui  promuovessero una produzione letteraria degna di essere accostata a quella di altre parti della penisola. Come la già nota letteratura italiana del tempo anche la salentina è stata voce di esso, ne ha fatto parte, con esso si spiega. Un’importante via da seguire, secondo gli studiosi, è stata indicata dal Filieri per giungere “dalla regione alla nazione”, un libro fondamentale è il suo che di quella “regione” offre un documento tra i più ricchi.

In conclusione è intervenuto l’autore che si è soffermato su alcuni componimenti in dialetto del poeta salentino Erminio Giulio Caputo (1921-2004), li ha letti, ha messo in evidenza la profondità del pensiero, l’ampiezza del sentimento, il valore dell’espressione. Saranno tra gli argomenti dei suoi prossimi lavori.


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