Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Una storia per tutti

di Antonio Stanca

Ottantunenne, nel 2006, lo scrittore statunitense Gore Vidal ha pubblicato “Navigando a vista”, in Italia edito quest’anno da Fazi con traduzione di Caterina Cartolano. E’ un libro di memorie che viene dopo un altro, “Palinsesto”, del 1995. Vidal è un autore dagli interessi molto estesi, ha scritto romanzi, saggi, articoli per giornali, sceneggiature per il cinema e la televisione, testi teatrali, è stato attore, ha condotto programmi televisivi, tenuto conferenze. Tuttavia dire di lui come dell’ ”intellettuale impegnato” significa ridurlo giacché il suo impegno non si è limitato a fargli cercare, attraverso l’opera, la realtà, a collegare l’una con l’altra, ma è diventato azione vera e propria, presenza operativa, scambio diretto in molti luoghi e in tante circostanze. Ora vive definitivamente a Hollywood Hills dopo essere stato per molto tempo in Italia nella sua villa di Ravello. Dagli anni Sessanta in poi si è spostato in continuazione tra l’America e l’Italia ma non sono stati soltanto questi i suoi posti poiché in molti altri, Inghilterra, Turchia, Grecia, Russia, Centro Europa, Asia, Africa, si è fermato fino al punto da acquistare una casa anche se la residenza non è mai divenuta definitiva. Nel 2003 è morto Howard Auster, l’amico conosciuto a New Orleans e divenuto inseparabile per cinquantacinque anni. Howard lo seguirà in ogni esperienza e sede, vi fosse andato perché incaricato di un compito o per proprio conto, interessi culturali, ricerche, curiosità varie: per cinquantacinque anni vivranno insieme nelle diverse e sempre nuove case!

Sono soprattutto questi gli anni ricordati da Vidal in “Navigando a vista”, cioè senza bussola, procedendo anzi passando, nei vari capitoli, da un luogo ad un altro a volte lontanissimo, da un tempo ad un altro completamente diverso, da una circostanza ad un’altra di genere opposto. Il libro rende tale movimento, documenta la vita del Vidal continuamente e variamente impegnata.

Per via materna lo scrittore era nipote del senatore Gore dell’Oklahoma, era, inoltre, imparentato con Jacqueline Kennedy poi Onassis, il padre era inserito, per lavoro e riconoscimenti, negli ambienti alti della produzione e della politica americane, egli era nato a West Point nel 1925 ed era vissuto fino all’adolescenza a Washington, nel “bel mondo”, tra la migliore società, dal 1946 comincerà a farsi conoscere come autore di romanzi, in seguito come sceneggiatore televisivo e cinematografico, autore teatrale, saggista, giornalista, nel 1960 si candiderà al Congresso, nel 1982 al Senato ed ogni volta riporterà un notevole successo elettorale, si vedrà affidati incarichi di vario genere, diverrà un personaggio pubblico a volte discusso, accusato ma sempre inserito in un giro di rapporti, relazioni con persone e ambienti politici, economici, culturali, artistici, religiosi del proprio e di altri paesi, vivrà da vicino, da testimone la storia dello scorso ultimo mezzo secolo e la riporterà in “Navigando a vista”. Tramite la sua scrittura il lettore si sentirà introdotto ai grandi avvenimenti di tale periodo, parteciperà della vita di quegli importanti personaggi che aveva visto solo in televisione, al cinema o sui giornali. Sarà una sorpresa continua per chi legge, il libro si trasformerà in una fonte inesauribile poiché gli permetterà di conoscere quegli aspetti che completano e a volte spiegano una situazione, vicenda, figura e che senza una simile testimonianza sarebbero rimasti per sempre sconosciuti. Cosa è veramente accaduto a Hiroshima nel 1945, a Dallas nel 1963, a Roma nel 1978, come avvenivano in America le elezioni per il Presidente, tra quali persone, pensieri, discorsi vivevano la loro vita privata la regina d’Inghilterra e le figlie, quali ambigui rapporti correvano tra giornali, editori ed autori americani, come si comportavano, lontani dal pubblico, autori quali Barbara Cartland, Tennessee Williams, Susan Sontag, Arthur Miller, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, registi quali Elia Kazan, Francis Ford Coppola, Orson Welles, Federico Fellini, attori quali Greta Garbo, Barbara Streisand, Marlon Brando, Paul Newman, come si viveva a Roma, Londra, New York, Atene, Istanbul, Nuova Delhi, Pechino: di questi e molti altri luoghi, avvenimenti, personaggi noti e meno noti, americani e non, dice Gore Vidal in “Navigando a vista” poiché ovunque è stato, nelle città, nelle case, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle chiese, nelle regge, nei palazzi del governo, con tante di quelle persone ha parlato, si è frequentato, tanto ha visto, sentito e molto di diverso ha scoperto che avveniva dietro le apparenze. Questa scoperta si è trasformata nel tono polemico, sferzante che distingue tutta la sua opera ed in particolare nella critica di quella società americana tanto esperta a preparare intrighi, complotti, a costruire forme su contenuti che mancano o spaventano. Questa scoperta ha fatto di Vidal lo scrittore ironico, satirico ma anche drammatico, tragico che tutti conoscono e che si continua in quest’ultimo lavoro. “Navigando a vista” non è solo un libro di memorie ma soprattutto un libro di confessioni, di rivelazioni non sempre curiose. Leggendolo si conoscono le altre facce di tante medaglie, si sa come da una persona, una casa, una famiglia si possa giungere ad un popolo, uno stato, un governo, da uno scontento ad una guerra, da una frase ad una narrazione, un dramma, un’opera d’arte, da un’immagine ad un film, da un sospetto ad uno scandalo, come tra piccole e grandi cose non esista molta distanza anzi sono legate da una serie di particolari. Questi conosce Vidal per averli visti, sentiti, vissuti e questi confida al lettore che rimane sorpreso, divertito ma soprattutto stupefatto da tali rivelazioni. Vidal fa in modo che piccola e grande storia si uniscano, riporta quest’ultima ad una dimensione semplice, quotidiana, a tutti accessibile. Solo chi li ha vissuti da vicino può mostrare come normali eventi eccezionali e suscitare l’interesse di chi lo ascolta o, come in questo caso, lo legge.


La pagina
- Educazione&Scuola©