PUBBLICITÀ PROGRESSO

pubblicità progresso

La massima originalità,
la massima sintesi,
il massimo dinamismo,
la massima simultaneità e
la massima portata mondiale. Ecco che cos'è la pubblicità.

F. T. Marinetti

  1. È un’associazione nata in Italia all’inizio degli anni ’70, sull'esempio di analoghe iniziative del mondo anglosassone. I professionisti che ci lavorano lo fanno volontariamente e gratuitamente, senza fini di lucro. Anche i media che divulgano le campagne della P.P. lo fanno a titolo gratuito.
  2. Le associazioni che partecipano a P.P. sono varie: tra esse la Rai e Mediaset.
  3. Esse si pongono come compito quello di risolvere problemi morali, civili ed educativi. I criteri usati per la scelta del tema della campagna sono i seguenti: avere interesse nazionale; non avere carattere commerciale, né partitico, né influire su interessi finanziari di specifiche associazioni e istituti.
  4. Con la nascita di questa associazione si comprende per la prima volta che la pubblicità può svolgere un ruolo di pubblica utilità. La comunicazione infatti qui è indipendente dalla presenza del prodotto e dall’invito a consumarlo.
  5. Alcune campagne, delle 28 realizzate:
  • 1971-72: a favore della donazione del sangue. Slogan: "Diventa sempre più difficile far finta di non vederlo. C’è sempre bisogno di sangue. Ti aspettiamo". [Foto: tre medici e un’ambulanza dell’AVIS, su cui è scritto: "Non hai più scuse per non entrare qui"].
  • 1972-73: a difesa del verde. Slogan: "Se trattate i boschi come pattumiere, tra qualche estate i vostri pic-nic li farete in pattumiera". [Foto: una famiglia fa pic-nic in mezzo a una discarica]
  • 1991-92: a favore del volontariato. Slogan: "Per essere utili agli altri non serve volare. Basta volere". "Volontariato. Lo straordinario di ogni giorno". [Disegno: fumetto di Superman che vola]
  • 1991-92: contro il razzismo. Slogan: "Saranno amici per la pelle". [Foto: due adolescenti in bicicletta: quello nero guida, quello bianco sta dietro] Altre scritte minori parlano della multirazzialità spontanea tra i bambini.
  • 1992-93: a difesa dei non-vedenti. Slogan: "Il guaio dei non vedenti è vivere in un mondo di ciechi". [Foto: una macchina parcheggiata sul marciapiede].
  • 1996-97: un gesto di civiltà. Slogan: "Un gesto di civiltà, contagio vitale". L’obiettivo della campagna era quello di educare i cittadini a comportamenti civili (migliorare i rapporti umani, l’ambiente, la qualità della vita (p.es. mettere le cinture di sicurezza, abbassare il volume della tv, cedere in tram il posto a un anziano ecc.).
  1. I mezzi che si possono usare: temi, racconti, poesie, produzioni grafiche, cartellonistica, VHS, foto, ipertesti, rassegna stampa (ritagli di articoli)…
  2. L'obiettivo è quello di stimolare in ogni cittadino una riflessione sui valori dell’onestà, del rispetto, della responsabilità, del senso di appartenenza alla collettività… Non si tratta solo di sensibilizzare, ma, se possibile, di indurre le pubbliche amministrazioni ad agire di conseguenza.

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