LA MAGGIORAZIONE RETRIBUTIVA DI CUI ALL’ART. 38 DEL CCNI

Umberto Tenuta

 

L’avvio della procedura per l’attribuzione della maggiorazione retributiva di 6 milioni annui, prevista dall’art. 38 del CCNI, costituisce un evento di rilevante portata, che non va sottovalutato, considerandolo solo o prevalentemente sotto l’aspetto economico.

Per comprendere appieno il significato di tale evento occorre tenere presente che la finalità del predetto compenso è mirato a <<valorizzare la professionalità acquisita in particolare con l’attività di insegnamento>>.

Si comincia a superare finalmente la logica della progressione economica legata esclusivamente all’anzianità di servizio e si offrono incentivi economici legati alla crescita della professionalità, anche se ancora non si supera completamente la logica formalistica, che permane in ordine alla prima fase della procedura, fondata sul possesso di titoli.

Tuttavia, e la seconda e la terza fase si muovono nella prospettiva della verifica della effettiva professionalità docente, in quanto intese ad accertare le <<competenze metodologico-pedagogico-didattiche>> e l’<<aggiornamento professionale relativo alle discipline di insegnamento>>.

Finalmente è maturata la consapevolezza che la produttività e la qualità della scuola sono legate alle competenze professionali dei docenti e che <<la didattica costituisce il cuore dell’autonomia>>.

Si supera così la diffusa prassi di un aggiornamento formalistico fondato sulla retorica della programmazione, dell’organizzazione, dell’innovazione, della professionalità e si pone decisamente al centro dell’impegno di aggiornamento dei docenti la loro competenza metodologico-didattica, relazionale e disciplinare.

Si scende dalle pedane oratorie e si va "dentro le aule", laddove insegnanti ed alunni sono ogni giorno impegnati nei processi apprenditivi che attengono alla formazione integrale della personalità, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali dei singoli alunni.

Sono i processi di apprendimento della Lingua italiana, della Matematica, delle Scienze, della Storia…, realizzati soprattutto attraverso il lavoro di gruppo ed individuale, che assumono importanza, in quanto finalizzati, sia all’alfabetizzazione culturale, sia alla formazione affettiva, sociale, morale, estetica… dei singoli alunni.

Quale convinto ed ostinato assertore di una tale impostazione dell’aggiornamento anche nella produzione saggistica (1), piace sottolineare che le due riviste, SPAZIO DIDATTICA (http://www.provveditorat.starnet.it) a livello provinciale e METODOLOGIA E DIDATTICA (http://www.edscuola.com/dida.html) a livello nazionale, sono nate con l’intento di offrire ai docenti un concreto aiuto nel loro impegno "dentro le aule" e continueranno a muoversi in tale prospettiva.

In tal senso le due riviste telematiche potranno costituire un punto di riferimento per quanti si accingono ad affrontare le prove della procedura prevista dall’art. 38 del CCNI.

In particolare, oltre ai saggi che saranno pubblicati, le due riviste offriranno indicazioni e suggerimenti bibliografici.

Comunque, la prima indicazione è quella di seguire le problematiche metodologico-didattiche trattate nelle riviste didattiche più accreditate, quali Scuola Italiana Moderna dell’Ed. La Scuola di Brescia, La Vita scolastica dell’Ed. Giunti di Firenze, L’educatore dell’Ed. Fabbri di Milano.

 

Note

(1) In merito, oltre ai numerosi articoli pubblicati su Scuola Italiana Moderna, Rivista dell’istruzione, Il Dirigente Scolastico ecc., cfr: anche i volumi:



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