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Famiglie@edscuola.com
a cura di Flavio Veronesi


 

FAQ
Domande e Risposte a cura del COSP Verona

 

> Quali vie si aprono a chi esce dalla scuola media?

I percorsi scolastici che si aprono dopo la scuola media sono in questo momento la scuola secondaria superiore e la formazione professionale, in questo caso solo per i corsi riconosciuti e convenzionati.
I corsi di formazione professionale sono adatti a giovani che sono molto pratici, che amano operare concretamente, che preferiscono il fare piuttosto che l’approfondimento teorico; questi corsi consentono di conseguire a breve termine una qualifica di primo livello che permette di inserirsi nel mondo del lavoro. Con un esame integrativo consente anche di passare all’istruzione superiore.
I corsi di istruzione superiore sono vari e diversi e vanno dalla Istruzione professionale a quella tecnica a quella liceale: sono indirizzi diversi che rispondono ad esigenze diverse e richiedono anche caratteristiche diverse.
L’Istruzione professionale ha la funzione di formare tecnici qualificati in specifici ambiti, anche se non trascura l’aspetto di promozione umana e culturale, e fornisce una solida padronanza della tecnologia operativa di base anche grazie all’attivazione di stage presso aziende che operano nei settori specifici. Alla fine dei primi tre anni, di cui due comuni ed il terzo specifico per l’indirizzo scelto, l’alunno consegue una qualifica professionale di 1° livello che consente l’inserimento nel mondo del lavoro; proseguendo gli studi, alla fine del 5° anno consegue la qualifica di 2° livello regionale e un diploma che permette la prosecuzione degli studi in qualsiasi facoltà universitaria.
L’Istituto tecnico, che dura cinque anni, unisce l’attenzione alle competenze culturali ed alla formazione umana ad una specificità del percorso scelto, che è l’aspetto più curato e prevalente. Alla fine del quinquennio l’alunno è in possesso di un titolo professionalizzante che gli permette di inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi in qualsiasi Facoltà universitaria.
Il Liceo è un tipo di scuola che offre una formazione umana completa e delle competenze approfondite di carattere generale, che consentono di affrontare con sicurezza il proseguimento degli studi a livello universitario. Non dà qualifiche particolari o specifiche ma per le sue caratteristiche consente anche l’inserimento nel mondo del lavoro in ruoli, anche decisionali, che richiedono doti creative, capacità di analisi, di sintesi, di soluzione di problemi.

>Che tipo di preparazione deve possedere chi vuole iscriversi ad un Liceo Classico ? E ad un Liceo Scientifico?

Entrambi i tipi di Liceo richiedono una valida preparazione di base sia nell’area linguistica ( conoscenza delle strutture della lingua italiana) sia nell’area matematica, ma soprattutto presuppongono il possesso di alcuni prerequisiti i primi dei quali sono la motivazione allo studio e la scelta di un percorso scolastico di lunga durata, considerato che generalmente i ragazzi che escono da un Liceo proseguono gli studi; è poi utile sentire il desiderio di approfondimento in campo teorico e di ragionamento, l’abitudine alla lettura personale ed allo studio individuale e la disponibilità ad un impegno costante giornaliero; può essere importante la capacità di esposizione chiara e corretta sia in forma orale che in forma scritta.

> Quali sono le materie più importanti in un Liceo Classico? E in un Liceo Scientifico?

Tutte le discipline sono importanti perchè tutte contribuiscono alla formazione attraverso lo sviluppo di specifiche competenze, tuttavia il liceo classico privilegia l’area linguistico espressiva, il liceo scientifico l’area delle scienze matematiche e naturali

> Qual è la differenza tra un Liceo Classico tradizionale e il Liceo della Comunicazione?

Il Liceo della comunicazione, pur mantenendo le discipline caratterizzanti del Liceo classico, si caratterizza in generale per la lettura di tutte le discipline nell’ottica della comunicazione e, in particolare, per l’ampliamento dello studio della Lingua straniera, l’introduzione della disciplina Diritto ed Economia e per l’importanza che assume la nuova materia di Linguaggi non verbali e multimediali che si attua sia con docenti che impostano la conoscenza della struttura del linguaggio sia con esperti esterni che portano il loro contributo per la conoscenza di altri linguaggi (arte, musica, teatro, televisione, cinema, informatica).

> Quali materie si studiano al Liceo Scientifico PNI?

Il Piano Nazionale di Informatica è una modifica dei programmi di insegnamento di Matematica e Fisica dei corsi ordinari e prevede l’introduzione dell’informatica in funzione strumentale nello studio di queste due discipline che viene quindi sviluppato e approfondito con un incremento delle ore di lezione, prevedendo anche la Fisica sin dal primo anno.
Questo indirizzo è attuato nel Liceo Scientifico nella sua versione “forte” e nel Liceo Classico nella versione “debole”, viste le differenti caratteristiche di questi indirizzi.

> E al Liceo Tecnologico?

Il Liceo Scientifico Tecnologico, che si pone fermamente nell’ambito liceale per l’attenzione alla riflessione teorica su quanto viene sviluppato ed approfondito, si caratterizza per una attenzione ancora più accentuata alle discipline scientifiche ed al metodo sperimentale che viene avviato con i laboratori sin dalla prima classe e potenziato ulteriormente nel triennio. L’Informatica nelle prime due classi è studiata nell’ambito della Matematica mentre nelle tre classi terminali costituisce materia autonoma. Non prevede lo studio del Latino, la cui valenza formativa viene tuttavia assunta sia dalle materie di area umanistica, completate dallo studio di Economia/diritto, sia anche dalle materie dell’area scientifica che guidano i ragazzi alle operazioni logiche ed al rigore metodologico.

> Quanto tempo mediamente si deve studiare alle superiori?

L’attività di studio pomeridiana di chi frequenta una scuola superiore deve essere prima di tutto regolare e ben pianificata nell’arco della settimana; la quantità di studio domestico dipende da numerose variabili: le capacità individuali, le competenze di base possedute, il metodo di studio, l’attenzione prestata al mattino alle lezioni, la capacità di prendere appunti, la capacità di concentrazione; con un buon metodo di studio si può prevedere che “mediamente” un carico di tre ore di studio possa essere adeguato.

> La scelta deve essere in relazione alle nostre capacità?

La scelta deve senz’altro essere fatta tenendo conto delle proprie capacità, sia quelle trasversali alle varie discipline (metodo di studio, organizzazione personale, comunicazione) sia quelle di tipo disciplinare: sono le risorse indispensabili su cui si costruisce il proprio progetto. Una scelta per essere consapevole deve però tener conto anche di altri aspetti quali l’interesse, la motivazione, le aspirazioni, in sintesi una buona conoscenza di sé.

> Dobbiamo scegliere una scuola che ci prepari bene per quello che crediamo il nostro lavoro futuro o possiamo scegliere una scuola che ci prepari bene in modo generale e al lavoro futuro penseremo dopo la maturità?

Non esiste una regola valida per tutti: la maggior parte dei ragazzi alla fine della terza media non ha le idee chiare su quello che sarà il suo futuro lavoro e quindi è bene concentrarsi per la scelta della scuola su se stessi e su quanto le varie possibilità di scuole che ci vengono proposte corrispondono alle nostre esigenze ed alle nostre caratteristiche; non è, però, da escludere che qualcuno possa già aver prefigurato il proprio lavoro e allora è bene che adegui ad esso la scelta del percorso formativo. In entrambi i casi comunque è necessario cominciare a conoscere la realtà del mondo del lavoro nelle sue caratteristiche generali: sbocchi professionali, evoluzione e cambiamenti di alcuni settori produttivi, competenze richieste.

> Si bocciano tanti alunni al Liceo?

La selezione colpisce soprattutto il biennio, ma in percentuale inferiore a quella che si verifica in altri ordini di scuola, perché solitamente i ragazzi che frequentano un liceo sono ben motivati all’impegno e interessati allo studio: negli ultimi anni la selezione è diventata più forte anche nei Licei perché spesso la scelta della scuola non è stata attenta a tutti i segnali che indicavano altri percorsi.

> Quale lavoro si può fare dopo un Liceo?

Dopo il conseguimento del diploma liceale è possibile inserirsi in qualsiasi facoltà universitaria o corsi di studio parauniversitari, a scuole aziendali di specializzazione, a corsi di formazione post diploma di due o tre anni in diversi settori lavorativi; ma il diploma consente anche l’accesso al mondo del lavoro, spesso in posizioni che richiedono capacità di scelta e senso di responsabilità, con corsi di formazione in azienda o la partecipazione a concorsi per entrare nel settore bancario e nella pubblica amministrazione

> A che ora iniziano e finiscono le ore scolastiche?

Dipende dal tipo di scuola e al suo interno dal tipo di indirizzo scelto; negli istituti tecnici e professionali sono previsti anche i rientri pomeridiani. L’inizio delle lezioni è invece per tutte le scuole della città dalle ore 7,50 alle 8,00; in provincia l’orario dipende anche dai mezzi di trasporto, per cui è bene informarsi direttamente presso le scuole, anche soltanto visitando i loro siti web.

> In quali scuole c’è il servizio mensa? Ci sono distributori di merende nelle scuole?

In alcuni istituti tecnici e professionali viene offerto il servizio mensa; questa informazione è contenuta nel POF della scuola; in tutti gli istituti ci sono distributori di merende, anche se una corretta abitudine alimentare dovrebbe escludere buona parte di questi prodotti dalla dieta dei ragazzi.

> Quanti alunni ci sono mediamente in una classe della scuola superiore?

Il numero degli alunni per classe dipende dal numero delle iscrizioni: per norma non possono essere meno di 25 nelle classi iniziali e non più di 28.

>Cosa intendete dire quando parlate di "riorientamento nella scelta dell'indirizzo"

>In alcune scuole superiori si sente circolare questo nuovo termine di non difficile interpretazione, ma che richiede qualche attenzione.
Per riorientamento si intende l’insieme di attività (di recupero, di riflessione, di ricerca di nuove opzioni) che si organizzano, di solito nel biennio, per permettere a studenti in difficoltà, o a disagio, o scontenti della scuola scelta dopo la terza media, di trovare una nuova strada. Può essere un ottimo strumento per ripensare le scelte fatte e decidere di nuovo facendo anche tesoro delle esperienze più recenti, ma …
Per affrontare correttamente il problema occorre tenere presente che:
1. Non sempre chi si trova in difficoltà nella scuola superiore ha sbagliato scuola: può non avere ancora capito la logica, assunto il ritmo e l’intensità di impegno che la scuola richiede; può aver bisogno di più tempo, almeno nella fase iniziale.
2. I pochi dati disponibili sembrano indicare che i ragazzi che sbagliano scelta sono molti meno di quanto si possa pensare: molto spesso i ragazzi sbagliano atteggiamento e la possibilità di cambiare una volta di più scuola potrebbe servire da pretesto per rinviare l’assunzione di un atteggiamento responsabile e attivo.
3.A volte il disagio degli studenti dipende dall’incapacità della scuola di farsi carico dei bisogni formativi e cognitivi dei ragazzi, per cui è la scuola che andrebbe riorientata: l’avvio di un’attività di riorientamento dovrebbe essere accompagnato da un’attenta riflessione dei docenti sull’adeguatezza della loro proposta didattica.
4. Al riorientamento si può, si deve dare soprattutto il significato di ricarica della motivazione, di rinforzo del metodo di studio da giocare indipendentemente dalla possibilità di cambiare scuola.

>Un gruppo di allievi della nostra Scuola, fra cui uno che ha già compiuto 15 anni, vorrebbe iscriversi al Centro di Formazione Professionale. E' possibile?

>La normativa attuale non consente l'iscrizione diretta al Centro di Formazione Professionale se non si è adempiuto l'obbligo. L'iscrizione deve essere fatta ad una Scuola Statale o Non Statale legalmente riconosciuta . E' molto probabile che il Centro di Formazione che le interessa abbia fatto una convenzione con qualcuno di questi Istituti. Solo in tal caso può frequentare il Centro: la domanda deve essere comunque presentata alla Scuola Statale o non Statale legalmente riconosciuta.

>Mio figlio frequenta la terza media e nel prossimo settembre compie 15 anni avendo ripetuto una classe. Può iscriversi al Centro Professionale?

>Avendo già frequentato per 9 anni la scuola e compiendo 15 anni nel corso dell'anno 2000 suo figlio è assolto dall'adempimento dell'obbligo scolastico pertanto può decidere liberamente il suo futuro e quindi anche di iscriversi al Centro di Formazione Professionale. In tal caso sarà la stessa Scuola Media a rilasciarle l'attestato dell'assolvimento dell'obbligo assieme, si spera, al diploma di licenza media.

>Ho una figlia che frequenta le Magistrali e ha manifestato l'idea di passare ad un Liceo. E' possibile?

>La normativa sull'innalzamento dell'obbligo ha reso ancora più facile questi "ripensamenti" La flessibilità organizzativa e didattica consente a sua figlia, come a chiunque altro anche se di un Istituto Tecnico o Professionale (di ordine diverso da quello Classico), la ricollocazione più congeniale. Sotto questo aspetto la normativa ora è meno rigida e le offre due possibilità:
1. Passaggio nel corso dell'anno
Deve parlarne al più presto con gli Insegnanti dell'Istituto Magistrale i quali la sapranno consigliare se è il caso di progettare e realizzare, appositamente per sua figlia, interventi didattici integrativi tale da poter permettere alla fine dell'anno scolastico una certificazione attestante l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie al passaggio al Classico.. Con questa certificazione può iscriversi tranquillamente alla seconda classe del Liceo Classico, nel suo caso.
2. Può attendere la fine dell'anno scolastico, conseguire ovviamente la promozione e valutare se il caso di affrontare un apposito colloquio presso il Liceo Classico (nel suo caso). Saranno gli insegnanti del Liceo, in questa seconda ipotesi, ad accertare e a consigliarle l'opportunità di attivare specifici interventi atti a colmare eventuale carenze nella preparazione .
In sostanza sono stati eliminati i vecchi esami integrativi e al loro posto suggerite delle "passerelle" che consentono il passaggio da una Scuola all'altra presente nel territorio. Ciò allo scopo di consentire allo studente di ri-progettare il proprio percorso formativo.


 

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