>2. Convocazione
Come posso chiedere un Consiglio Straordinario d’Istituto, con
uno specifico ordine del giorno?
La CM
105/75 dispone che il presidente
è "tenuto
a
disporre la convocazione del consiglio su richiesta del
presidente della
giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del
consiglio stesso".
I genitori che non sono
consiglieri possono fare pervenire
le loro richieste al presidente affinché ne tenga conto. Occorre
verificare
cosa prevede in proposito il regolamento.
Il Consiglio è tenuto ad attenersi all’ordine del giorno della
Giunta o può prevedere altri argomenti?
Fermo
restando
quanto discusso in Giunta, che prepara i lavori, l'art. 10 comma 10 del D.L.vo
297/94 fa
salvo
il "potere di iniziativa" del consiglio
Il Dirigente
ha proposto di inserire alcuni argomenti
all'o.d.g. non previsti nella convocazione facendo votare i
presenti. La
maggioranza (relativa) ha approvato e si è passati alla discussione.
È
corretto?
La CM
105/75 prevede che “La
lettera e l'avviso di convocazione devono indicare
gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale”
in
ottemperanza ai principi di trasparenza.
In
materia condominiale ad esempio, la giurisprudenza ritiene nulla
la
delibera relativa ad argomenti sotto la voce "varie ed eventuali",
che deve essere riservata a mere comunicazioni. Tale formula, infatti,
stante
la sua genericità ed insignificanza, non è idonea a conseguire
l'obiettivo
della preventiva informazione dei condomini richiesta ex art. 1105
c.c. per la
validità delle deliberazioni prese dalla maggioranza. L'art 1105
c.c.
prevede infatti che “3.
Per la
validità delle deliberazioni della maggioranza si richiede che
tutti i
partecipanti siano stati preventivamente informati dell'oggetto
della
deliberazione”.
La convocazione straordinaria del Consiglio d'istituto su
richiesta di un terzo dei consiglieri è un principio generale oppure
deve
essere espressamente previsto nel regolamento d'istituto?
La CM
105/75
all'Art.
11 comma 2.
prevede che "Il presidente del consiglio è tenuto a disporre la convocazione del
consiglio su richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero
della
maggioranza dei componenti del consiglio stesso". Dunque basta la maggioranza:
metà più uno. L’art. 40 del Dlgs
297/94 prevede
che in assenza di regolamenti
interni gli organi collegiali operano sulla base dei regolamenti tipo
predisposti dal Ministero, dunque secondo la suesposta circolare.
Le convocazioni del consiglio di istituto tenutosi a luglio
sono state inviate solo ai membri che avevano dato conferma della loro
presenza.
Questo vizio di forma può ridurre il quorum?
Il "vizio di forma" più che abbassare il quorum (per il quale
valgono le indicazioni dell'art. 37 comma 2 del Dlgs
297/94 ) si
riflette sulla validità della
costituzione che, però, ai sensi dell'art. 1 della CM
105/75 può essere sanata dalla pubblicazione della convocazione all'albo.
Quale obiezione normativa posso sollevare al dirigente che
convoca le riunioni del consiglio di istituto durante la mattinata?