>9. Mancanza

 

Nel nostro istituto omnicomprensivo, che va dalla scuola dell’infanzia alle superiori, manca il consiglio di istituto perché mancano delle regole. Cosa devo fare? Mi è stato detto di inoltrare domanda a livello ministeriale.

 

La L. 97/94 che introdusse gli istituti comprensivi previde quelli composti da scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Poi, con i piani di dimensionamento del DPR 233/98  si arrivò a prevedere anche istituzioni omnicomprensive più complesse come nel caso.
In effetti la
CM 192/00 nel dettare le istruzioni per le elezioni richiama “le norme contenute nell'art. 3 dell'O.M. n. 277 del  17.6.1998 - che ha modificato l'art. 52 dell'O.M. n. 215/91 - le quali disciplinano dettagliatamente le ipotesi in cui deve procedersi all'elezione del consiglio di circolo-istituto, in presenza di  modificazioni subite dalle scuole e dagli istituti in occasione dell'approvazione dei piani di dimensionamento. Per quanto attiene il periodo di transizione la CM 192/00 prevede: “Gli uffici competenti nomineranno nelle scuole istituite a decorrere dal 1 settembre 2000 il commissario per l'amministrazione straordinaria ai sensi dell'art. 9 del decreto interministeriale 28.5.1975 fino all'insediamento del consiglio di circolo-istituto”.  Ciò vale “anche per gli istituti verticalizzati comprensivi di scuola materna, elementare e secondaria di I° grado funzionanti a decorrere dal 1 settembre 2000”. “Per quanto riguarda, invece, gli istituti comprensivi sia di scuole dell'obbligo che di scuole secondarie superiori, costituiti a norma dell'art. 2, comma 3 del D.P.R. 18.6.1998 n.233, le SS.VV. nomineranno il commissario straordinario, mentre si dovrà soprassedere ad indire le elezioni del consiglio d'istituto, in attesa delle istruzioni che questo Ministero si riserva di diramare non appena acquisito il parere del Consiglio di Stato in merito alla corretta ripartizione dei seggi tra le varie componenti”. Non risultano precisazioni successive, sicché non ha torto chi suggerisce di prospettare la questione a livello ministeriale.