Mia figlia frequenta la IV classe
della scuola primaria ed improvvisamente è stato attivato un progetto di
“classi aperte” motivato, a mezzo di breve comunicazione scritta e solo a
seguito della nostra richiesta di chiarimento, dai seguenti obiettivi:
Potenziare l'attività curricolare; Valorizzare le
eccellenze; Consentire ad ogni alunno l’apprendimento secondo e modalità
personalizzati. È legittima una simile decisione?
L'istituzione di classi aperte era già
prevista dal 1977 e poi disciplinata dall'art. 4
del DPR 275/99 nell’ambito dell’autonomia didattica che riconosce alle scuole tra l’altro la possibilità de: “c) l'attivazione di percorsi didattici
individualizzati (…)”; “d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni
provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso”;
prescrivendo il rispetto, nell’adozione di queste forme di flessibilità
organizzativa, “criteri di trasparenza e di tempestività”, come previsto
dalla L. 241/90. Inoltre,
prosegue il citato articolo 4: “5.
La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle
metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono
coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono
attuate con criteri di trasparenza e tempestività(…)”. Per completezza si aggiunge che il DM 179/99 all'art. 1 ter
autorizzava le scuole a sperimentare: “c) articolazione flessibile del gruppo classe,
delle classi o sezioni, anche nel rispetto del principio
dell'integrazione scolastica degli alunni con handicap (normativa di
riferimento: Legge 517/77, Legge 148/90, art. 14 Legge 104/92, artt. 5, 7, 10, 126, 128, 167 e 491 del D.Lvo 16 aprile 1994, n. 297, art. 2 Legge 8 agosto 1995, n. 352);”. Può giovare un'assemblea di classe ai sensi
dell’art. 15 D.L.vo 297/94 con la richiesta presenza dei
docenti per avere chiarimenti in merito.