Utilizzo
locali ed attrezzature
C'è una legge che permette l'utilizzo delle strutture per
organizzare corsi aperti al territorio?
L'art. 10 del D.L.vo 297/94 afferma
in primo luogo che il regolamento, deliberato Consiglio di Istituto, deve
stabilire “le modalità … per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche
e sportive". Inoltre prevede che il Consiglio di circolo e di istituto “Esercita le competenze in materia di uso delle
attrezzature e degli edifici scolastici ai sensi dell'articolo 94".
Tale articolo è stato modificato e ne sopravvive solo il comma 5 il quale
dispone che: “Il consiglio di circolo o di istituto consente
l'uso delle attrezzature della scuola da parte di altre scuole che ne facciano
richiesta, per lo svolgimento di attività didattiche durante l'orario scolastico, sempreché non si
pregiudichino le normali attività della scuola.(…)”. L’ uso delle attrezzature delle scuole per attività diverse da quelle
scolastiche (anche nel periodo estivo e fuori
dall’orario scolastico) è invece
disciplinato in particolare dal comma 4 del successivo art. 96 che dispone: “Gli edifici e
le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dell'orario del
servizio scolastico per attività che realizzino la funzione della scuola come
centro di promozione culturale, sociale e civile; il comune o la provincia
hanno facoltà di disporne la temporanea concessione, previo assenso dei
consigli di circolo o di istituto, nel rispetto dei criteri stabiliti dal
consiglio scolastico provinciale”. Dunque
i Consigli di istituto devono
accordare il preventivo assenso, ed il comune o la provincia hanno
facoltà di disporne poi la concessione. Ovviamente
l'utilizzatore dovrà garantire (in ossequio anche ai principi civilistici) il
corretto uso di attrezzature e sarà chiamato a
rispondere in caso di danno.
Qual è l’organo competente a decidere in merito ad iniziative
complementari proposte da associazioni?
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
secondo quanto previsto anche dal DPR 567/96.
A chi compete decidere in merito all’utilizzo dei locali e
delle attrezzature scolastiche?
Al consiglio di Istituto secondo le
indicazioni degli artt. 10 e 96 del D.L.vo 297/94 e dell’art.
50 del DI
44/01.
Durante il periodo estivo da tempo si svolgono alcune attività
nei locali della scuola. Quest’anno le aree normalmente coinvolte sono
interessate da lavori di ristrutturazione. Il Dirigente per rispondere alla
richiesta di utilizzo richiede la previa assicurazione
dell’amministrazione riguardo all’ultimazione degli interventi. Giacché il proprietario dell’edificio scolastico è il comune
e la scuola è ormai terminata, a chi spetta autorizzare tali attività?
Per quanto l'attività propriamente didattica sia sospesa, durante il periodo estivo la scuola non è certo
chiusa, ma continuano gli altri adempimenti soprattutto di natura
amministrativa. E perdura conseguentemente la
responsabilità del dirigente in quanto datore di lavoro. Lo svolgimento di attività e l'uso di attrezzature della scuola per
attività diverse da quella scolastica è disciplinato in particolare dall'art. 96 del D.L.vo
297/94 che al comma 4 prevede: "Gli
edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori
dell'orario del servizio scolastico per attività che realizzino la funzione
della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile; il comune o
la provincia hanno facoltà di disporne la temporanea concessione, previo assenso
dei consigli di circolo o di istituto, nel rispetto
dei criteri stabiliti dal consiglio scolastico provinciale". Dunque occorre la preventiva autorizzazione del consiglio.
Nell'area solitamente destinata alla manifestazione si stanno effettuando dei lavori di manutenzione che, secondo le
competenze della L 23/96
(art. 3) vengono effettuati a cura del Comune, proprietario dei locali. Se
quest’ultimo e quindi la ditta appaltatrice sono
responsabili per la loro esecuzione, persiste la responsabilità del dirigente
per le attività consentite senza la necessaria sicurezza. È corretta quindi la
prudenza del Dirigente.
Il consiglio d'istituto della mia scuola delibera ogni
anno la concessione di
locali per varie attività, secondo quali regole viene
adottato tale provvedimento?
In genere secondo le modalità stabilite dalle seguenti
norme:
Direttiva 133/96