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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Congresso Nazionale dell'AMI:
"Giornate Nazionali per la Prevenzione delle Violenze in Famiglia e sui Minori"

(Teatro Sala Umberto - Via Della Mercede, 50 - Roma - 29 e 30 gennaio 2010)

CENTRO STUDI IN SCIENZE CRIMINOLOGICO FORENSI

 Responsabile dott.ssa Cesira Cruciani

www.ami-criminologia.it

cesira.cruciani@libero.it

 

 

Relazione

“Dati statistici delle violenze in famiglia”

 

Per gli studiosi dei fenomeni criminali le violenze e gli omicidi in famiglia non sono certo delle novità. Le violenze subite nei luoghi più intimi e dalle persone più care, sono denunciate poco, anzi pochissimo e un terzo non sono mai state raccontate.

Sono 6 milioni 734.000, pari al 31,9% le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita:   

-         18,8% le vittime di violenze fisiche,

-         23,7% le vittime di violenze sessuali,

-         4,8% le vittime di stupri o tentativi di stupri.

Negli ultimi dodici mesi sono 1 milione 150.000 le donne che hanno subito violenza, pari al 5,4% delle donne dai 16 ai 70 anni. In particolare il 2,7% delle donne ha subito violenza fisica, il 3,5% violenza sessuale e lo 0,3% stupri o tentati stupri.

         Spingere, strattonare, afferrare, storcere un braccio o tirare i capelli sono i comportamenti subiti dalla maggioranza delle vittime di violenza fisica (dal 56,7%), una quota quasi altrettanto elevata, il 52%, ha subito minacce di essere colpita, il 36,1% è stata schiaffeggiata, presa a calci, pugni o morsi, il 24,6% è stata colpita con oggetti. Appaiono, invece, meno diffuse alcune forme più gravi, come l’uso o la minaccia di usare una pistola o il coltello (8,1%) o il tentativo di strangolamento, di soffocamento o di ustione (5,3%). Un terzo delle vittime ha subito atti di violenza sia fisica che sessuale e il 21% delle vittime ha subito violenza sia in famiglia che fuori. Nella maggioranza dei casi, la violenza non è episodica: il 52,9% delle vittime, infatti, ha subito più episodi di violenza e tale quota arriva al 67,1% delle vittime di violenza fisica o sessuale dal partner e al 79% delle vittime di violenza sessuale dal partner.

         Anche con riferimento alle violenze subite dal partner negli ultimi 12 mesi emerge che per il 54% delle donne la violenza è ripetuta (contro il 38,2% dei casi quando si tratta di autore diverso dal partner).

         Con riferimento all’autore delle violenze, emerge che 2 milioni 938.000 donne, pari al 14,3% delle donne che hanno o hanno avuto un partner, hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale dal marito, dal convivente o dal fidanzato.

         La violenza subita nella coppia è soprattutto fisica: le donne vittime di violenza fisica nel corso della vita sono il 12% mentre le vittime di violenza sessuale, sempre dal partner, sono il 6,1%. Il 2,4% delle donne ha subito stupri o tentati stupri dal partner.

L’analisi per tipologia di violenze mostra come le violenze fisiche siano state commesse dal partner nel 62,4% dei casi, le violenze sessuali, senza considerare la molestia, nel 68,3% dei casi e gli stupri nel 69,7% dei casi. I partner sono dunque responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica e delle forme più gravi di violenza sessuale. Analizzando i dati in riferimento alle diverse tipologie di partner non emergono differenze significative. Il 7,6% delle donne ha subito violenze dal marito o dal convivente contro il 6,7% che le ha subite dal fidanzato. Anche nel caso delle violenze sessuali i dati non si discostano di molto (il 3,2% delle donne ha subito violenza sessuale da parte del marito o dal convivente e il 2,9% dal fidanzato), mentre le violenze fisiche è più elevata la percentuale di donne vittimizzate dai mariti o dai conviventi rispetto ai fidanzati (il 6,7% contro il 5,3%).

Solo per l’11,5% delle donne vittime di violenza fisica o sessuale da un partner, la violenza è iniziata dopo la rottura della relazione affettiva. Nella maggioranza dei casi la violenza è avvenuta prima della separazione e probabilmente ne è anche la causa.

 

1 milione 400.000 donne hanno subito violenza sessuale e fisica prima dei 16 anni in famiglia

1 milione 400.000 donne hanno subito violenza sessuale e fisica prima dei 16 anni in famiglia, il 6,6% del totale. Le donne che sono state costrette a subire o a fare attività sessuali dagli sconosciuti prima dei 16 anni sono 1,7%, dai conoscenti l’1,6%.

Il quoziente relativo ai parenti è lo stesso, pari all’1,6%, e coinvolge 334.000 donne. Tra gli autori si segnalano anche gli amici e gli amici di famiglia. I parenti sono responsabili del 23,8% delle violenze sessuali subite prima dei 16 anni. Tra questi emergono in graduatoria gli altri parenti (12,2%) e gli zii (7%), seguiti dal padre, dal fratello/fratellastro, dal nonno e dal patrigno. I casi di violenza sessuale segnalati dalle vittime come molto gravi, sono in maggioranza subiti dalle persone più vicine: per i padri la percentuale raggiunge l’80,4%, per i fratelli è il 73,2%, per i nonni e gli zii rispettivamente il 59,55 e il 55%. La violenza ripetuta è in prevalenza perpetrata dal patrigno, dal padre, dal fratello, dal nonno e dallo zio.

La quota di donne che non parla con nessuno della violenza subita è elevata, pari al 53%, e maggiore rispetto alle donne che hanno subito violenze dopo i 16 anni. Le violenze in famiglia sono quelle che rimangono più sommerse, se ne parla di meno se l’autore è lo zio, il padre, il fratello, il vicino o un amico di famiglia.

Per quanto riguarda la violenza fisica subita in famiglia prima dei 16 anni, il 4,2% delle donne ha subito episodi di violenza fisica dal padre e il 2,75 dalla madre. Queste violenze sono state percepite molto o abbastanza gravi rispettivamente nell’83,9% e nel 74,25 dei casi. Il 2,35 delle donne ha infine subito violenze fisiche dai fratelli.

 

Stalking: più di 2 milioni di donne lo hanno subito

2 milioni 77.000 donne, il 18,8% delle donne che hanno avuto un partner in passato e che si sono separate da lui, al momento della separazione e/o dopo di essa hanno subito forme di persecuzione che le hanno particolarmente spaventate.

Nel 68,5% dei casi l’uomo ha cercato inistentemente di parlare con la donna contro la sua volontà, nel 61,8% dei casi le ha chiesto ripetutamente appuntamenti per incontrarla, nel 57% dei casi l’ha aspettata fuori casa, fuori della scuola o del lavoro, nel 55,4% dei casi le ha inviato messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati e nel 40,8% dei casi è arrivato a seguirla o a spiarla (Tab. 1).

Lo stalking risulta fortemente associato alle violenze fisiche e sessuali: tra le donne che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale da un ex partner il 48,8% sono state vittime di stalking con una certa differenziazione, tuttavia, a seconda che l’autore delle violenze fosse l’ex fidanzato o l’ex marito/ex convivente.

Il 7,65 delle donne vittime di comportamenti persecutori al momento della separazione o dopo di essa, comincia invece a subire per la prima volta in questa fase anche violenze fisiche o sessuali dall’ex partner.

 

Tab. 1 Donne da 16 a 70 anni che hanno subito comportamenti persecutori (stalking) da parte di un

partner al momento della separazione, per tipo di comportamento subito – Anno 2006 (per 100 vittime di

comportamenti persecutori).

Ha cercato insistentemente di parlare con lei

**********************    68,5%

Ha chiesto ripetutamente appuntamenti

*****************    61,8%

L’ha aspettata fuori casa/lavoro/scuola

***************    57,0%

Le ha inviato messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati

***********    55,4%

L’ha seguita, l’ha spiata

*********    40,8%

Altro

*****     11,0%

Fonte: elaborazione su dati Istat.

 


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