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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA (1 LICEO SCIENTIFICO) \ DOMICILIARE DI UN BAMBINO CEREBROLESO – ANNO SCOLASTICO 2002 - 2003

Il progetto si pone come obiettivo il recupero psico-fisico del soggetto con lesione cerebrale, la sua integrazione nel gruppo dei pari con uguali opportunità e la sua finale integrazione, scolastica prima e sociale poi; allo stesso tempo il progetto mira alla modifica delle leggi relative all’istruzione per permettere a tutti i soggetti impossibilitati, per motivi terapeutici o per la gravità della propria patologia, alla completa frequenza scolastica di godere del diritto Costituzionale all’istruzione.

Questo progetto si inserisce nel progetto di istruzione domiciliare che è stato seguito dall’alunno per gli anni relativi alla scuola media e che è stato accettato dal Ministero Istruzione Università e Ricerca come "progetto pilota".

Questo progetto dovrebbe creare i presupposti affinché le persone con gravi disabilità vengano integrate nel mondo della scuola, e nella società in generale, non in maniera fittizia e pietistica ma perché effettivamente le loro capacità sono state potenziate sino a divenire una risorsa ed un arricchimento per tutti.

Si mira ad arrivare alla più completa integrazione, attraverso la piena applicazione di tutta la normativa vigente permettendo anche alla scuola di adeguare tempi e programmi a coloro che hanno disabilità, cosa che oggi, nell’ambito dell’autonomia degli istituti, è sicuramente più facile e fattibile.

Nel caso specifico si realizza, anche se ancora parzialmente, l’obiettivo dell’integrazione scolastica dell’alunno L.L.

Detto programma infatti non ha mai avuto né per i familiari né per gli insegnanti carattere definitivo, ma è sempre stato identificato con un momento di passaggio dalla più totale dipendenza ad una sia pur parziale autonomia, resa possibile dall'intensa terapia riabilitativa che Lorenzo segue da ormai dodici anni.

La terapia della iperstimolazione sensoriale, cui Lorenzo è stato sino ad ora sottoposto, ha permesso al bambino non solo di potersi avviare verso il recupero delle sue funzionalità psico-fisiche, ma di poter aumentare le proprie speranze di vita.

Stimolare il loro cervello con suoni, voci, movimenti, è come farli tornare alla vita, riemergere dal limbo in cui il trauma li aveva cacciati.

Certo la terapia dell'iperstimolazione sensoriale rappresenta un enorme sforzo sia per il bambino sia per i suoi familiari costretti a dedicargli ogni momento della giornata.

Nella lotta per dare al proprio bambino l'autonomia e la capacità di esprimere al massimo tutte le proprie potenzialità sta la sublimazione di un difficile destino e la ricompensa di tante rinunce.

Pensare a mezzi meno completi e quindi meno coinvolgenti in ordine di tempo e fatica, vuol dire rinunciare a una parte di quello che essi possono dare.

La situazione appare poi in tutta la sua drammaticità se valutiamo la grande sensibilità e intelligenza che si nasconde in questi bambini.

Non parlano, non si muovono ma le loro capacità intellettive sono superiori al normale, affinate dalla lesione stessa e dall'abitudine a superare enormi difficoltà anche per il più piccolo insignificante movimento.

Partendo da queste considerazioni riteniamo fondamentale la realizzazione di questo "PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA \ DOMICILIARE DI UN BAMBINO CEREBROLESO", seguendo le normali scansioni della scuola statale considerando anche che L.L. viene inserito nella sua classe di appartenenza con un bagaglio di conoscenze e competenze pari, e in alcune materie superiore, a quello dei suoi compagni.

Un'integrazione così calibrata e misurata viene vista positivamente perché mira a ridurre al minimo i motivi di frustrazione che sono sempre presenti in un incontro tra bambini ed un loro compagno con disabilità.

Se la situazione sarà intelligentemente guidata e controllata, sicuramente la classe intera ne trarrà beneficio in termini non solo di sensibilizzazione, accettazione del diverso e assunzione di valori, ma anche dal punto di vista didattico in quanto questi bambini con disabilità gravi, costringono i docenti e tutti quelli che comunicano con loro ad una costante verifica del proprio lavoro, alla ricerca di nuovi e più appropriati criteri valutativi e comunicativi nonché alla prova e all'utilizzo di approcci educativi diversi e mirati.

L 'esperienza del "Gruppo di Istruzione Domiciliare" pone in evidenza come questi bambini se aiutati possano giungere effettivamente ad un accettabile livello di integrazione scolastica e sociale.

Purtroppo la tipologia di questa disabilità è tale che non è possibile per una scuola normalmente condotta farsene carico senza una mediazione programmata e mirata.

Dobbiamo infatti riflettere su un punto molto importante:

Per i soggetti con lesione cerebrale ogni minuto perso lo è definitivamente; pertanto l'intervento sarà più incisivo quanto più sarà tempestivo.

Per i soggetti con cerebrolesione, ogni pausa nel processo riabilitativo significa una regressione rispetto ai livelli ottenuti.

Da quanto detto emerge con chiarezza la necessità di un progetto globale per questi soggetti.

Non si possono lasciare soli questi bambini con le loro abilità e capacità disconosciute, così come non si possono lasciare soli gli insegnanti nel loro quotidiano impegno professionale.

Riteniamo dunque opportuno indicare le modalità operative del "PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA \ DOMICILIARE DI UN BAMBINO CEREBROLESO" realizzato in piena sinergia da

Comune della Spezia

Centro Servizi Amministrativi

Liceo Scientifico "Pacinotti"

Provincia della Spezia

Gruppo di Volontariato Philadelfia- onlus

Si prevede per l’alunno L.L. una frequenza iniziale di 3 ore giornaliere, tutti i giorni.

Durante la frequenza scolastica L.L. sarà affiancato da un insegnante di sostegno per 18 ore.

Durante l’istruzione domiciliare L.L. sarà affiancato dall’assistente all’autonomia e all’educazione per 4 \ 5 ore per il programma scolastico e 2 ore la settimana per la comunicazione.

Durante la frequenza scolastica l’assistente all’autonomia e all’educazione affiancherà L.L. nelle ore di assenza dell’insegnante di sostegno, nelle ore che verranno individuate dal gruppo H della classe (possibilmente le ore di matematica), e nelle ore durante le quali L.L. dovrà essere sottoposte alle normali verifiche per un totale di circa 11\13 ore.

Due volte la settimana, quando per la classe è previsto l’utilizzo della piscina l’alunno parteciperà anche alle attività di educazione fisica e sarà affiancato da un ausiliario fornito dal Comune.

E’ chiaro che le ore in questione saranno tolte dal monte ore dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione.

A carico del Comune della Spezia sarà la spesa relativa all’assistente all’autonomia e all’educazione.

A carico della Provincia della Spezia sarà la spesa relativa alla formazione del personale interessato all’integrazione dell’alunno.

A carico dell’Associazione Bambini Cerebrolesi - Gruppo di Volontariato Philadelfia- ONLUS sarà la continuazione del progetto di Istruzione domiciliare ed il raccordo tra gli insegnanti domiciliari e gli insegnanti della classe da realizzarsi tramite l’assistente all’autonomia e all’educazione.


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