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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

ASSOCIAZIONE BAMBINI CEREBROLESI LIGURIA

PROPOSTA DI MOZIONE "DISABILI GRAVI"

In occasione del "2003 anno europeo delle persone con disabilità" noi cittadini disabili gravi denunciamo lo stato di abbandono o di cattiva comprensione delle nostre necessità da parte delle istituzioni: troppo poco e talvolta male fanno Stato, Regioni ed Enti locali per alleviare e sostenere le nostre famiglie, che con la loro assistenza ci permettono una vita dignitosa nell’ambito della società umana, avendo, gli Enti preposti alla nostra cura e riabilitazione sovente una visione meramente economica ed assistenziale delle nostre esigenze come in quelle di ogni altro cittadino. Generalmente detti Enti rispondono alle nostre necessità solo con una prospettiva di segregazione in istituti o con una manciata di spiccioli.

Noi accusiamo Stato, Regioni ed Enti locali, che con una certa assiduità destinano milioni di euro a spese talvolta folli e spesso inutili, di negare nei fatti o limitare grandemente il nostro diritto costituzionale alla salute, alla vita associata e culturale in ogni sua manifestazione, in pratica alla libertà.

Lo Stato Italiano ci "mantiene a vita" con un lobolo di meno di 500 euro al mese, gli Enti locali forniscono in molti casi solo alcune ore di assistenza generica al giorno, mentre, ogni nostra famiglia, oltre a permettere con grandi rinunce e fatiche, alla collettività un risparmio di molte centinaia di euro al giorno, promuove l’apporto dei valori di solidarietà e di ricchezza umana che riteniamo di rappresentare.

Noi cittadini disabili gravi chiediamo:

allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali di avere una visione più vasta delle nostre necessità, che sono quelle degli altri cittadini, solo con qualche problema in più e quindi di unire al necessario apporto economico la reale possibilità di fruire di servizi di assistenza domiciliare integrata, di trasporti pubblici davvero fruibili e non discriminanti, delle stesse attività culturali e sociali alle quali accedono gli altri cittadini.

A tutti i cittadini di farsi interpreti e garnti dei nostri diritti contribuendo, con fattiva collaborazione di tutti, al miglioramento della qualità della nostra vita, consapevoli che i "cittadini disabili gravi" costituiscono una ricchezza di valori umani e non un peso per la società.

 


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