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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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Un centro di ascolto per le problematiche sociali e familiari delle persone anziane e dei disabili
Una unità operativa per la senescenza, la disabilità e riabilitazione: il CAD

Oggi questa unità ha una Assistente Sociale distaccata nel nostro Distretto H di Pomezia - Ardea …Beatrice.

Un tentativo di portare alla luce i numerosi problemi presenti nelle nostre città di Pomezia e Ardea che spesso sono destinati a non fare notizia perché, finché non ci riguardano, sono solo "fastidiosi", un centro che vorrebbe voltare pagina, cioè avviare un confronto perché tra tutti ci si aiuti a capire, ad ascoltare, ad uscire da semplificazioni e pregiudizi che spesso schiacciano la persona.

Infatti, sempre più, si osserva un indebolimento delle relazioni umane e della coesione familiare, mentre si affermano sempre più fenomeni di solitudine ed isolamento, di deprivazione affettiva e relazionale che hanno le ripercussioni più gravi sui soggetti deboli: anziani, bambini e giovani, disabili e ammalati e minoranze etniche.Tutti noi ci dovremmo impegnare di più per cercare di costruire una comunità più vivibile per tutti, che si dovrebbe caratterizzare non solo per dimensioni di territorio e di popolazione, ma come luogo da "vivere" e da qualificare attraverso opportunità di relazioni, di dialogo, di crescita comune. Un obiettivo non di poco conto, poiché implica la capacità di cogliere non solo le necessità più strettamente "materiali", ma anche le esigenze che interessano la "qualità della vita" ed il suo significato. Occorre sentirsi parte attiva di una comunità che include.Sviluppare la solidarietà tra le persone, perché molti fondamentali bisogni dell'essere umano non possono essere appagati né dal diritto né da una rete, anche perfetta, di servizi ma possono trovare risposta solo nell'incontro di una persona con una persona, di una vita con una vita.

Ma vediamo un attimo, cos'è questo CAD: Centro Assistenza Domiciliare

Le leggi:

La legge Regionale, è la n. 80 del 2 dicembre 1088, l'Atto di Indirizzo e attuativo, è la delibera del Consiglio Regionale del 29 novembre 1989, n.1020

 

I numeri:

Anziani in età senile ( oltre 65 anni ), nei nostri Comuni sono circa 7.200, di cui il 5%, è statisticamente provato, può avere bisogno dell'assistenza sanitaria domiciliare.

 

I compiti:

L'assistenza domiciliare, oltre che dal Comune viene erogata anche dalle Aziende A.S.L. attraverso i CAD (Centri di Assistenza Domiciliare).

L'assistenza dei CAD è prettamente sanitaria e deve garantire in relazione ai bisogni dell' utente, specifiche prestazioni di natura medica, infermieristica, di riabilitazione e di recupero psico - fisico,ed è realizzata attraverso personale proprio, come nel nostro Distretto:

- Una equipe operativa di assistenza domiciliare, formata da un terapista della riabilitazione e da quattro infermieri professionali che serve a malapena trenta utenti al giorno. Oppure avvalendosi, in convenzione, di associazioni o cooperative.

Un servizio insomma volto al mantenimento dell'anziano nel proprio contesto familiare ed all'interno della propria abitazione, che fornisce prestazioni socio-assistenziali di appoggio e sostegno (quale aiuto alla persona e cura della casa) ad anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti, anche ospiti di strutture residenziali con particolare riguardo ai pazienti affetti da malattie croniche.

Per tutto questo, è prevista l'utilizzazione, a norma dell'art.5 della Legge regionale n.80 del 1988 di cooperative o di associazioni di volontariato, anche se limitatamente per alcuni servizi.

 

 

Ci sia consentita una considerazione come Associazione.

In molte situazioni di bisogno le persone, in particolare i soggetti deboli, non vedono tutelati i propri diritti. Questo accade specialmente nei casi di anziani non autosufficienti, disabili, bambini, malati mentali. Spesso si tratta di diritti <<tradizionali>>, che tuttavia ristagnano in una zona d'ombra e che appaiono scarsamente considerati dalle istituzioni e dai servizi. Altre volte si tratta di domande di aiuto che si presentano in modo nuovo e che, proprio per questo, non trovano ancora adeguato riscontro giuridico e operativo nelle istituzioni ai diversi livelli. Spesso è la solidarietà organizzata a muoversi per fornire aiuto nell'emergenza e per orientare le persone.

Soggetti, queste Organizzazioni di Volontariato e Cooperative, che nel nostro Distretto di Pomezia e Ardea, non sono state ancora censite, malgrado sia stato preparato un regolamento per farlo qualche mese fa e malgrado gli Statuti comunali ne prevedano l'istituzione: Art. 8, commi 1, 2 e 3, per Pomezia e art. 51 per Ardea (1991).

Associazione Futuro


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