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COMITATO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI HANDICAPPATI
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Istruzione e Finanze: ministeri in concerto
Qualche nota stonata nella qualità dell’offerta formativa per gli allievi più deboli

Il 19 febbraio scorso è stata emanata la circolare ministeriale n.16 che trasmette il testo del decreto interministeriale sulla determinazione degli organici 2002-2003 del personale della scuola da assumere di concerto tra il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Economia e delle Finanze . Si tratta di un documento di indirizzo evidentemente ed esplicitamente orientato alla riduzione delle dotazioni organiche per  esigenze di contenimento della spesa.

Per quanto riguarda i ragazzi con handicap, la situazione , ad una prima lettura del documento ,pare invariata rispetto allo scorso anno, ma essi saranno certamente i più penalizzati dalla disposizione che stabilisce "il contenimento dei posti destinati alla realizzazione di progetti, nonché delle classi a tempo pieno e a tempo prolungato" .

Si riducono in tal modo le opportunità di attivare modalità organizzative fondate sul superamento della didattica frontale che ,come avevano osservato gli "orientamenti generali " del Ministero della Pubblica Istruzione "non prevede di per sé processi di integrazione." Ma è cambiato il Ministro , il nome del Ministero ( non più Ministero per la Pubblica Istruzione ma MIUR: Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca ) ed evidentemente cambiano anche le politiche dell’istruzione e dell’integrazione . Stupisce la solerzia del ministro nel perequare le situazioni a livello nazionale ,suggerendo tagli nelle realtà locali in cui la percentuale delle classi a tempo lungo "superi maggiormente la media nazionale" soprattutto se si considerano i dati riferiti alla tabella E sugli organici di sostegno allegata alla circolare.

Viene infatti riproposta l'assegnazione dei docenti di sostegno in rapporto al numero delle certificazioni di handicap che ha condotto alle sperequazioni indicate nella tabella : 8289 insegnanti di sostegno negli organici di diritto della Campania, 2987 in quelli del Piemonte!

A tale situazione ,determinata dalla medicalizzazione delle esigenze educative speciali che alcuni allievi esprimono pur non essendo disabili, aveva tentato di porre rimedio la legge 449/97 proponendo l'assegnazione dei posti di sostegno in riferimento al numero totale degli allievi iscritti ,con l’obiettivo anche di assicurare la continuità educativa .

Le esigenze effettive espresse dalle scuole, a seguito anche dell'elevamento dell'obbligo scolastico e dell'aumento , validato dai dati epidemiologici , degli allievi in situazione di handicap grave, avrebbero imposto  la riduzione del rapporto da 1/138 ad 1/100. Questo non avverrà perché comporterebbe eccessivi impegni finanziari. Si riattiveranno invece i meccanismi perversi che hanno condotto alle sperequazioni attuali ed all'aumento  del numero degli allievi certificati : 33% in più dall'1989 al 1999 secondo i dati del ministero!

 Vengono trascurate anche le indicazioni riferite alle iniziative di orientamento ed alla libertà di iscrizione negli istituti vicini all’abitazione degli studenti .I dirigenti scolastici non potranno infatti procedere "alla formulazione di proposte per l’attivazione di indirizzi di studio con un numero di iscrizioni inferiore al minimo consentito per la formazione di una classe e per il successivo sviluppo del corso".Ma dovranno in tal caso "orientare le scelte degli alunni verso indirizzi di studio affini che diano fondate garanzie di tenuta e di stabilità."

Cesserà inoltre l’applicazione dell’organico funzionale nelle istituzioni scolastiche dell’istruzione secondaria che aveva favorito l’organizzazione di attività di recupero , di integrazione e di arricchimento dei curricoli. Tali opportunità saranno impedite anche nella scuola media inferiore a seguito delle indicazioni contenute nella legge finanziaria che stabiliscono che non si proceda alla nomina di supplenti per assenze inferiori ai 16 giorni . 

Un quadro davvero allarmante . Come risponderanno le organizzazioni sindacali e le associazioni?

 

Torino,25 febbraio 2002


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