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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Cari amici,

ho il piacere di invitarvi alla XXIII Giornata nazionale dei diritti del malato che si terrà il prossimo 7 giugno, dalle ore 9,30 alle ore 13,30, in Piazza S. Maria in Trastevere. Per il quarto anno consecutivo la Giornata si svolge all’interno della Settimana della Cittadinanzattiva e sarà dedicata al tema delle barriere all’accesso all’interno del Ssn, riprendendo così il filo rosso che lega tutta la Settimana. Il titolo della Giornata è Curati, se ci riesci, con un riferimento esplicito ed evidente, ci sembra, proprio agli effetti delle barriere all’accesso sulle possibilità di utilizzazione effettiva del servizio pubblico per i cittadini.

            La Giornata avrà un andamento un po’ diverso rispetto alle iniziative degli ultimi anni. Già la scelta del luogo, una piazza piuttosto che un teatro o un auditorium, anticipa questa diversità. Abbiamo ritenuto fosse necessario un ritorno allo spirito delle prime Giornate dei diritti del malato, con la esplicitazione del nostro punto di vista sulla attuale condizione del Ssn attraverso la narrazione di situazioni e casi emblematici, più che con numeri e dati statistici. Al termine della mattinata una delegazione incontrerà il Ministro della Salute e gli sottoporrà la firma di un protocollo di intesa per fare dell’auditorium del Ministero il luogo di incontro e di consultazione tra il Ministro e i rappresentanti delle organizzazioni di tutela ogni qualvolta ciò si renda necessario e, comunque, in occasione della emanazione dei provvedimenti di maggior rilievo. Obiettivo della Giornata è, tra l’altro, l’avvio di una mobilitazione del Movimento nel suo complesso e delle organizzazioni della cittadinanza attiva in difesa del Ssn, in una stagione che ne sta mettendo seriamente a rischio l’esistenza. Nel corso della Giornata sarà presentato ufficialmente un manifesto-appello con il quale si apre, di fatto, una stagione di mobilitazione che condurrà ad un secondo momento pubblico il prossimo 25 ottobre, con lo svolgimento di iniziative, in contemporanea, in tutte le regioni.

            In attesa di incontrarvi personalmente il prossimo 7 giugno e, in generale, in occasione delle altre iniziative previste per la Settimana, vi invito a confermare la vostra presenza a Elio Rosati (tel. 0636718395; e-mail: e.rosati@cittadinanzattiva.it).

            Colgo l’occasione per inviarvi i miei più cordiali saluti

 

Stefano A. Inglese
segretario nazionale
Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva


La sanità ai cittadini. Appello per il Ssn

Roma, 20 maggio 2003

(bozza)

Il servizio sanitario nazionale è in pericolo. Sempre più di frequente la sua esistenza viene messa in discussione non tanto perché si neghino in maniera chiara e trasparente il suo carattere pubblico o i principi di universalità, solidarietà ed equità sui quali esso è fondato, quanto piuttosto perché si lega la concreta attuazione di ciò che è previsto e stabilito da norme e principi alla esistenza di risorse economiche sufficienti.

Come cittadini italiani ed europei non accettiamo che i diritti possano essere affermati in teoria, proclamati nelle leggi e negati in pratica a causa di limiti finanziari. Questi, benché giustificati, non possono legittimare la messa in discussione o la negazione del diritto alla tutela della salute.

Questo appello per la salvaguardia del Ssn è rivolto all’attenzione della società civile, delle organizzazioni della cittadinanza attiva, in primo luogo quelle che operano per i diritti dei pazienti e dei consumatori, dei professionisti della sanità, dei manager, delle istituzioni nazionali ai diversi livelli, governi, corpi legislativi ed amministrativi, e di chiunque altro abbia a cuore le sorti del nostro servizio sanitario e sia nella condizione di contribuire, con azioni od omissioni, alla sua salvaguardia e alla tutela o alla violazione dei diritti che sono alla base della sua esistenza. Esso intende ribadire, innanzitutto, a quali principi e criteri debba ispirarsi, prioritariamente, un servizio sanitario che possa continuare a garantire, in tutto il paese, la tutela del diritto alla salute.

 

·        Il Ssn, al quale concorrono pubblico e privato, è uno dei fondamenti della nostra democrazia. Eliminarlo o depotenziarlo nei fatti, riducendone l’accesso, significa espropriare i cittadini di un diritto costituzionalmente garantito, oltre che privare il paese di uno dei suoi principali fattori di sviluppo sociale;

·        il Ssn deve garantire la tutela del diritto alla salute su tutto il territorio nazionale. Nessuna potestà legislativa esclusiva può giustificare il venir meno di queste garanzie;

·        il Ssn deve assicurare a tutti i cittadini l’accesso ai servizi sanitari appropriato al loro stato di salute, senza discriminazioni sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, del tipo di malattia o del momento di accesso al servizio;

·        il Ssn deve garantire a tutti i cittadini servizi sanitari di qualità e sicurezza elevata, sulla base della definizione e del rispetto di precisi standard, in un periodo di tempo predeterminato e adeguato, per ogni fase del trattamento;

·        il Ssn deve assicurare a tutti i cittadini la personalizzazione dei programmi diagnostici o terapeutici e, in generale, dei percorsi assistenziali in maniera che siano rispettosi delle sue esigenze personali ed evitino quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della malattia;

·        il Ssn deve garantire la tutela del diritto alla salute anche attraverso la prevenzione, predisponendo procedure sanitarie a intervalli regolari e libere da costi per i diversi gruppi di popolazione a rischio, assicurando un elevato livello di protezione, avendo cura di considerare la salute sia come bene individuale che sociale, ma anche come insieme dei servizi sanitari;

·        il Ssn deve misurare la propria produttività in termini di salute dei cittadini e non considerare, al contrario, come criterio esclusivo il pareggio dei bilanci e la sostenibilità economico-finanziaria;

·        il Ssn deve avere tra i suoi obiettivi prioritari l’accoglienza e l’orientamento al cittadino, mettendo a sua disposizione tutte le informazioni riguardanti il suo stato di salute, quanto può consentirgli di partecipare attivamente alle decisioni che lo riguardano, compresi i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, indicazioni sui servizi sanitari e le modalità per utilizzarli;

·        il Ssn deve impiegare al meglio le risorse delle quali dispone, evitando sprechi, eliminando favoritismi e rigidità, premiando le professionalità e sanzionando i comportamenti scorretti;

·        il Ssn deve essere trasparente e sottoporsi a controlli e verifiche, funzionali a rimuovere gli errori e le inefficienze e a migliorare le prestazioni;

·        il Ssn deve garantire a ciascun individuo la riservatezza delle informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche o terapeutiche, così come la protezione della sua privacy durante l’attuazione di esami diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico-chirurgici in generale;

·        il Ssn deve garantire a ciascun individuo il diritto di reclamare, ricevendo in tempi celeri una risposta adeguata, ogni qual volta ritenga di aver subito un danno, e il diritto ad un risarcimento sufficiente in un tempo ragionevolmente breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato da un trattamento di un servizio sanitario;

·        il Ssn deve aprirsi alla partecipazione degli utenti, evitando di considerare i cittadini un nemico o un ostacolo, ma guardando ad essi come ad un alleato;

·        il Ssn deve favorire e sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini, tanto come individui che come componenti di associazioni, per l’esercizio di attività di interesse generale connesse alla protezione del diritto alla salute, come l’intervento diretto nelle situazioni di violazione o di inadeguata protezione degli stessi diritti, le attività di monitoraggio, verifica e controllo, la progettazione e realizzazione di servizi, la partecipazione alla programmazione e, più in generale, alla elaborazione delle politiche sanitarie, nell’interesse dello stesso Ssn e in attuazione di quanto previsto dall’art. 118 della Costituzione.


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