Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

DOPO LE PROMESSE DI BARI
NUOVO ATTACCO DEL GOVERNO BERLUSCONI AI DISABILI!!

 

La maggioranza di centrodestra, nell’Anno Europeo dei Disabili, per aumentare le pensioni ai ferrovieri in quiescenza toglie 11 milioni di euro per l’attuazione della legge 328/2000 (legge quadro sull’assistenza) a favore delle persone con disabilità fisica, psichiche o sensoriale associata alla Sindrome di Down ed al Fondo per il riordino dell’indennità di accompagnamento.

On. Luigi Giacco

Trattamento di quiescenza del personale delle Ferrovie dello Stato.

Nella seduta di ieri i parlamentari Giacco, Cordoni e Gasperoni si sono opposti alla copertura della proposta di legge in oggetto e il Presidente della Commissione ha ritenuto opportuno rinviare l’esame del provvedimento chiedendo approfondimenti alle Commissioni competenti.

Riporto di seguito il resoconto degli interventi:

 

Luigi GIACCO (DS-U) osserva che la scelta di provvedere all'onere derivante dall'attuazione della legge in esame nella misura di 11 milioni di euro a decorrere dal 2005 mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 97, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ha come conseguenza quella di intralciare l'iter di formazione dei fondi previsti sia per gli accertamenti delle disabilità sia per gli emolumenti economici dei soggetti disabili, inviando un segnale contraddittorio rispetto alla proclamazione del 2003 quale anno a favore dei disabili.

Elena Emma CORDONI (DS-U) solleva perplessità sull'opportunità della copertura finanziaria individuata, posto che essa fa ricorso al parziale utilizzo di finanziamenti previsti per il fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, per il fondo per il riordino dell'indennità di accompagnamento e per il fondo per l'associazionismo sociale.

 

Pietro GASPERONI (DS-U), pur ribadendo il sostegno dell'opposizione alla proposta di legge in esame, volta a sanare una ingiustizia verificatasi nei confronti di alcuni lavoratori delle Ferrovie dello Stato, esprime netta contrarietà sulla copertura finanziaria predisposta per far fronte ai costi dell'operazione. Respinge l'accusa di strumentalità, posto che l'opposizione si è sempre dimostrata disponibile al confronto, in vista di una rapida conclusione dell'iter del provvedimento.
Ricorda a sua volta che l'opposizione si è fatta carico di ricercare coperture alternative per evitare di attingere da risorse poste a sostegno di situazioni di difficoltà e di disagio, come quelle del fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione o per l'associazionismo sociale.

Angelo SANTORI, presidente, alla luce dei rilievi emersi nel corso del dibattito, per consentire gli opportuni approfondimento richiesti, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, in modo da acquisire, nel frattempo, il parere delle altre Commissioni competenti in sede consultiva.

Nonni ferrovieri e nipotini Down

di Flavio Cocanari

Tra le tante figure simpatiche ai bambini ma anche alle persone anziane, oltre ai pompieri e ai piloti, vi è sicuramente quella dei ferrovieri. E' difficile quindi non essere contenti, al sentire che qualcuno sta lavorando per adeguare la pensione dei vecchi ferrovieri, che - chissà? - staranno pensando a come sarebbe bello pilotare i nuovi pendolini o staranno pensando a come tenere a bada i nipoti più piccoli, riuscendo nel frattempo a fare una partita a carte nel circolo del centro anziani:"ma la nonna non lo deve sapere!"

La simpatia per i vecchi ferrovieri non viene sicuramente intaccata all'apprendere che per "arricchire" le loro pensioni si pensa di rompere il salvadanaio dei loro nipotini. In questo caso il salvadanaio è di alcuni nipoti proprio particolari, come le persone Down.

No, non stiamo prendendo un abbaglio. Infatti, il provvedimento in discussione nella XI commissione della Camera dei Deputati prevede - secondo un emendamento del relatore della maggioranza - la copertura finanziaria di 41 milioni di euro per l’anno 2003; di cui

31 milioni attraverso il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (di cui all'art. 11 comma 1 della legge 431/98): che è come dire prendere i soldi agli altri nonni o agli zii tra i più poveri che hanno difficoltà a pagare l'affitto di casa.

Quel che è peggio è che per gli anni successivi, il finanziamento di 40 milioni di euro viene finanziato ricorrendo a:

- 6 milioni di euro del Fondo per l'armonizzazione dei tempi delle città previsto dall’art. 28 comma 2 della legge 8 marzo 2000 n 53 (tanto su questo fronte non sembra che sia stato realizzato molto);

- 8 milioni di euro del Fondo per l’associazionismo (l.. 383/ 2000, ma tanto a che serve l'associazionismo?) e - notate bene -

- 11 milioni di euro, riducendo l’autorizzazione di spesa del Fondo per il riordino dell'indennità di accompagnamento a favore delle persone con disabilita' fisica, psichica o sensoriale associata alla sindrome di Down.

I nipotini, appunto, quei nipotini simpatici ed a volte dispettosi che fanno sorridere ma che sempre più di frequente - diventando grandi - riescono anche ad indispettire o a far preoccupare per il loro futuro. Quei nipotini che proprio perché hanno una nuova relativa autonomia fino ad oggi possono essere esclusi dal beneficio dell'indennità di accompagnamento, rendendo così non solo più difficile ogni percorso di integrazione ma anche più preoccupati i loro genitori per il loro futuro. Per loro non basterà un sorriso di ricompensa dei nonni ferrovieri.

Come ha fatto notare, nella seduta di ieri, l'on. Luigi Giacco, figura storica della Lega del Filo d'oro, tale opzione avrebbe la conseguenza di intralciare l'iter di formazione dei fondi previsti sia per gli accertamenti delle disabilità sia per gli emolumenti economici dei soggetti disabili, inviando un segnale contraddittorio rispetto alla proclamazione del 2003 quale anno a favore dei disabili.

Speriamo che qualcuno riesca a mettere in salvo i salvadanai dei nipoti Down, intanto, saggiamente, il presidente della Commissione, Angelo Santori, ha rinviato ad altra seduta l'esame del provvedimento a favore dei vecchi ferrovieri, che forse però non possono aspettare tanto tempo.


La pagina
- Educazione&Scuola©