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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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Droga e Istituzioni

  • Introduzione

  • Che cosa fa il Ministero dell'Interno

  • Che cosa fa la Direzione Generale dei Servizi Civili

  • Che cosa fa la Direzione Centrale per la Documentazione(della Direzione Generale dell’Amministrazione Generale e per gli Affari del personale)

  • Iniziative delle Prefetture

  • Normativa vigente

 

Introduzione

L’uso delle droghe ha avuto negli ultimi decenni una rapida diffusione a livello planetario, soprattutto nel mondo giovanile, e costituisce non solo un grave problema sociale e umano ma anche una sfida costante per i Governi e le Forze di polizia impegnate sia a livello internazionale nella lotta al traffico degli stupefacenti ("narcotraffico") ad opera delle organizzazioni criminali, sia a livello nazionale nella repressione della produzione e del commercio.

In Italia, già nel 1975 era stata varata la prima legge organica in materia di stupefacenti, la n.685. Tale legge, tuttavia, non si era dimostrata un valido strumento per la soluzione del fenomeno; pertanto, negli anni che seguirono alla sua approvazione, fu presentata una ventina di progetti di riforma che testimoniano il grande interesse delle diverse forze politiche per l’argomento.

Nel 1990 fu, infine, approvato un disegno di legge governativo orientato verso un notevole rafforzamento delle attività di prevenzione, nuovi istituti per la lotta al narcotraffico e più articolati strumenti di recupero e reinserimento sociale. La legge 26 giugno 1990, n.162 si propone, infatti, di combattere la produzione e il commercio di droga e di incidere nell’area del consumo, scoraggiando il consumatore attraverso una serie di sanzioni e prevenendo l’uso di droghe con interventi in campo sociale, psicologico e medico.

Nello stesso anno, le norme in vigore nella materia furono raccolte in un apposito Testo Unico in materia di disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza approvato con D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309.

Il Testo Unico è stato modificato dopo il referendum del 1993, che ha abrogato le sanzioni penali a carico dei consumatori di stupefacenti, e più di recente dalla legge 18 febbraio 1999, n.45 che:

  • ha attuato il decentramento alle Regioni di gran parte delle risorse finanziarie (75%) del Fondo Nazionale di Intervento per la Lotta alla Droga,
  • ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Sociali un Osservatorio permanente sull’andamento del fenomeno della tossicodipendenza,
  • ha riqualificato i servizi pubblici (Ser.t.) e del privato sociale e il relativo personale

Che cosa fa il Ministero dell’Interno

Il Ministero dell’Interno è impegnato nell’azione antidroga su un duplice fronte:

  • la lotta al narcotraffico condotta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) e dalla Polizia di Stato, in collaborazione con le altre Forze di polizia;
  • la prevenzione e il recupero dall’uso di sostanze stupefacenti attuata dai Prefetti.

Lotta al narcotraffico

Fra le misure contenute nel T.U. 309/90, volte a rendere più incisiva la lotta al narcotraffico, di particolare rilevanza sono: 

a) il coordinamento centrale delle indagini di polizia in ambito nazionale ed internazionale;

b) le autorizzazioni relative all’acquisto simulato di droga ed alle consegne controllate;

c) la possibilità di utilizzare per l’attività antidroga i beni e le somme di denaro sequestrate in tale contesto;

d) il distacco in sedi estere di esperti e di ufficiali di collegamento antidroga.

Per quanto riguarda le sanzioni previste: 

  1. il grande traffico o la produzione illecita sono puniti con la reclusione da 8 a 20 anni e la multa da 50 milioni a 500 milioni di lire per le droghe "pesanti"; con la reclusione da 2 a sei anni e la multa da 10 milioni a 150 milioni di lire per le "leggere";
  2. per il traffico di minore entità la reclusione é da 1 a 6 anni per le droghe "pesanti" e da 6 mesi a 4 anni per quelle "leggere"; 
  3. ulteriori riduzioni, da metà a due terzi, sono previste a favore di chi collabora con l’autorità giudiziaria o di polizia; 
  4. aggravanti sono previste per gli appartenenti ad associazioni criminali.

Prevenzione e recupero

Il procedimento dell'art.75

I progetti di prevenzione

Il procedimento dell’art.75

L’art.75 del T.U. 309/90 attribuisce al Prefetto un ruolo di grande importanza e delicatezza nell’ambito dell’azione di prevenzione e recupero.

Tale ruolo è stato ancor più accentuato dall’abrogazione, in seguito al referendum del 1993, delle norme che prevedevano sanzioni penali a carico del tossicodipendente che rifiutasse di sottoporsi al trattamento terapeutico-riabilitativo.

Pertanto, in seguito alla depenalizzazione dell’uso personale delle sostanze stupefacenti, l’unico referente del soggetto tossicodipendente è divenuto il Prefetto, affiancato dal personale del Nucleo Operativo per le Tossicodipendenze (N.O.T.) e, in particolar modo, dagli assistenti sociali coordinatori.

Il procedimento previsto dall’art.75 ha avvio con la segnalazione, da parte delle Forze dell’ordine, del soggetto trovato in possesso di stupefacenti per uso personale.

Il segnalato viene quindi convocato in prefettura per sostenere un colloquio (condotto generalmente dall’assistente sociale del N.O.T.), volto ad accertare le ragioni che hanno spinto il soggetto a far uso di sostanze stupefacenti e ad individuare gli accorgimenti utili per prevenire analoghi comportamenti in futuro.

Nel caso di prima segnalazione per detenzione di sostanze stupefacenti leggere (hashish, marijuana, ecc.), il procedimento può concludersi con un formale invito a non fare più uso di tali sostanze. Lo stesso accade nel caso in cui il segnalato sia un minorenne.

Nel caso di detenzione di sostanze pesanti (eroina, cocaina, ecstasy, ecc.), se durante il colloquio il soggetto dichiara la sua disponibilità a sottoporsi a un programma terapeutico, il N.O.T. invia l’interessato al Servizio pubblico per le tossicodipendenze (Ser.t.) e sospende il procedimento in attesa di conoscere l’esito di tale programma.

Se l’interessato porta a termine il programma, il procedimento si conclude con l’archiviazione.

Se, invece, durante il colloquio non emergono elementi sufficienti per l’invio al Ser.t. oppure se il programma socio-riabilitativo viene interrotto più volte, il procedimento viene riaperto e l’interessato viene sottoposto ad una sanzione amministrativa (sospensione della patente di guida, della licenza di porto d’armi, del passaporto e di ogni altro documento valido per l’espatrio, del permesso di soggiorno per motivi di turismo, se si tratta di uno straniero, o divieto di conseguire tali documenti).

Risulta evidente dalle fasi del procedimento amministrativo ora delineate, nel corso delle quali il N.O.T. e il Ser.t. mantengono rapporti di stretta collaborazione, che l’attività svolta dal Prefetto attraverso il N.O.T. si caratterizza come prevenzione secondaria, ossia quel tipo di prevenzione che viene promossa nei confronti di soggetti che manifestino alti livelli di rischio.

I progetti di prevenzione

Il D.P.R.309/90 (art.127, comma 5, come modificato dalla legge 45/99) individua le amministrazioni centrali - Ministero dell’interno, della Giustizia , della Difesa, della Pubblica Istruzione, della Sanità e del Lavoro - che possono beneficiare del 25% del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga per la realizzazione di progetti finalizzati alla prevenzione e al recupero dalle tossicodipendenze e dall’alcoldipendenza correlata, d’intesa con il Dipartimento per gli affari sociali..

I finanziamenti concessi dal Dipartimento per gli Affari Sociali al Ministero dell’Interno sono destinati all’esecuzione di progetti presentati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dalla Direzione Centrale della Documentazione della Direzione Generale per l’Amministrazione Generale e per gli Affari del Personale, dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e dalle Prefetture.

Che cosa fa la Direzione Centrale per la Documentazione

Nel 1999 è stato avviato il Progetto sperimentale di organizzazione di un sistema di diffusione territoriale delle informazioni sulle droghe e tossicodipendenze.

Il Progetto che ha durata biennale ed è finanziato dal Dipartimento per gli Affari Sociali, in base all’art. 127 del D.P.R. 9.10.1990, n.309, ha lo scopo di realizzare un sistema informativo di base per la rapida circolazione delle informazioni sulle tossicodipendenze grazie al coordinamento ed all’interazione dei sistemi informativi esistenti.

Vengono censite le fonti informative di dati dei campi preventivo-educativo, sanitario, socio-economico e repressivo e creati standard di selezione ed accreditamento al fine di divulgare le informazioni ai diversi gruppi di destinatari (operatori sanitari, studenti, ricercatori e docenti universitari, militari in servizio di leva, Pubbliche Amministrazioni ecc.), prevedendo specifici ambiti per la diffusione (Internet, Bollettini, ecc.).

Le informazioni selezionate e standardizzate saranno tradotte in un linguaggio fruibile da parte dei diversi livelli di utenza (operatori, professionisti, utenti in generale).

Verrà inoltre facilitato l’accesso alle singole Banche-dati esistenti anche tramite la creazione di una "Guida ragionata".

Nel I° anno sono state coinvolte 4 Amministrazioni Centrali (Ministero dell’Interno, della Sanità, della Pubblica Istruzione e della Giustizia), 5 Regioni e 4 Centri di Documentazione (ISTAT, Istituto Superiore di Sanità, i Centri di Documentazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e della Biblioteca Pedagogica di Firenze).

Per realizzare il Progetto è stato nominato un Comitato di gestione composto dal Responsabile del Progetto (Ministero dell’Interno) da 4 rappresentanti delle Amministrazioni Centrali, da rappresentanti delle regioni e dei Centri di Documentazione coinvolti.

E’ stata, inoltre, istituita una Segreteria tecnico-amministrativa, formata dai rappresentanti della Direzione Centrale per la Documentazione con compiti di supporto organizzativo e gestionale, di raccordo con il Comitato di gestione e addetto alle attività di controllo e di rendicontazione.

Un gruppo di esperti con esperienza professionale nel campo delle droghe e tossicodipendenze è stato incaricato di studiare e redigere il piano di fattibilità del Progetto.

Inoltre, la Direzione Centrale per la Documentazione cura periodicamente – sulla base delle informazioni fornite dalle Prefetture - le seguenti pubblicazioni:

  • Tossicodipendenti in trattamento presso le strutture socio-riabilitative (ex Comunità Terapeutiche)

Tale pubblicazione, a cadenza semestrale, contiene il numero dei pazienti in trattamento presso le Comunità Terapeutiche pubbliche e private, residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali, distinti per sesso, a livello provinciale e regionale.

  • Censimento delle strutture socio-riabilitative per il trattamento terapeutico dei tossicodipendenti

Tale elaborato, a cadenza annuale, contiene informazioni sulle strutture socio-riabilitative esistenti in Italia, disaggregate a livello regionale e provinciale e suddivise in base alla tipologia (residenziale, semi-residenziale e ambulatoriale).

Riporta, inoltre, la sede legale e sociale, con l’indirizzo, i recapiti telefonici e di fax delle singole strutture.

  • Monitoraggio sull’applicazione del procedimento amministrativo ai sensi dell’art. 75 del T.U. 309/90 (sui soggetti segnalati alle Prefetture dalle Forze dell’Ordine in quanto consumatori di sostanze stupefacenti)

Tale rilevazione

  • contiene informazioni relative alle caratteristiche dei consumatori (numero di segnalazioni e dei soggetti segnalati dalle Forze dell’Ordine ai Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze (N.O.T.) delle Prefetture per consumo personale di sostanze stupefacenti e sottoposti a colloquio, suddivisi per fascia di età, sesso, titolo di studio e condizioni socio-economiche);
  • ed informazioni relative alle varie fasi del procedimento amministrativo attivato dalla segnalazione delle Forze dell’Ordine ai N.O.T (formale invito al colloquio, richiesta di aderire ad un programma terapeutico, sanzioni amministrative adottate dai Prefetti in caso contrario, conclusione del programma terapeutico, archiviazione ecc.).
  • Iniziative di contrasto alle tossicodipendenze adottate a livello provinciale:

Tale pubblicazione, a cadenza annuale, concerne la rilevazione effettuata dalle Prefetture, delle iniziative pubbliche e private realizzate in ambito provinciale (da Enti locali, Amministrazioni pubbliche, Prefetture, A.U.S.L., Provveditorati agli studi, Case Circondariali, Questure, Comandi dei Carabinieri e Associazioni del volontariato).

Che cosa fa la Direzione Generale dei Servizi Civili

La Direzione Generale dei Servizi Civili dedica ampio spazio al tema della lotta alla droga, operando su tre differenti direzioni:

  1. razionalizzazione e semplificazione delle procedure previste dall'art.75 del D.P.R. n.309/1990 e riorganizzazione dei Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze (N.O.T.) costituiti con il compito di informare gli interessati, di incoraggiare la riflessione sulla propria condizione e di stimolarne il senso di responsabilità, per avviarli ad un programma terapeutico di riabilitazione.
  2. E’ stata pubblicata nel 1997 una ricerca effettuata sull'argomento da un gruppo di assistenti sociali in servizio presso le prefetture dal titolo I Nuclei Operativi Tossicodipendenti presso le Prefetture - Aspetti e modelli organizzativi;

  3. elaborazione di progetti da finanziare sul Fondo nazionale per la lotta alla droga;
  4. partecipazione agli organismi nazionali e internazionali che si occupano del fenomeno della tossicodipendenza.

Progetti

  • Progetti conclusi nel 1999

  • Progetti in corso

Progetti conclusi nel 1999

Si sono conclusi nel 1999 due progetti di prevenzione delle tossicodipendenze, finanziati con le risorse del Fondo Nazionale di Intervento per la lotta alla droga:

a) "Progetto di valutazione degli interventi dei Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze delle prefetture"

Il progetto sviluppato dall’istituto di ricerca IARD di Milano si è posto lo scopo di realizzare un’indagine valutativa delle azioni messe in atto dai N.O.T. in base all’art.75 del D.P.R.309/90 nei confronti dei tossicodipendenti convocati in prefettura per il colloquio

b) "Progetto di formazione e coordinamento dei servizi sul territorio", realizzato in collaborazione con la Fondazione Labos e volto a proseguire la formazione permanente del personale dei N.O.T. delle prefetture con particolare riferimento alla costituzione di reti operative inter-organizzative sul territorio.

Il progetto è stato attuato mediante la realizzazione di tre cicli di seminari destinati agli assistenti sociali in servizio presso i N.O.T. delle prefetture e la pubblicazione di un manuale operativo che è stato inviato a tutte le prefetture, allo scopo di fornire materiale utile per l’aggiornamento anche degli assistenti sociali che per vari motivi non hanno potuto partecipare personalmente ai seminari.

Progetti in corso

  • Sperimentazione del colloquio motivazionale in dieci Prefetture-pilota
  • Valutazione dell’efficacia delle attività realizzate presso i Nuclei Operative per le Tossicodipendenze
  • I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt.75 e 121 del D.P.R.309/90

- Progetto "Formazione per gli operatori psicosociali dei N.O.T."

Progetto "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art.75 del D.P.R.309/90 in dieci Prefetture-pilota"

Attuatori: Assistenti sociali in servizio presso dieci Prefetture-pilota (Arezzo, Firenze, Pisa, Prato, Bologna, Perugia, Terni, Rieti, Roma, Campobasso) coordinati dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e formati da tre esperti di colloquio motivazionale che costituiscono l’équipe italiana di CMC – Centre for Motivation & Change – Associazione europea dei formatori al colloquio motivazionale.

Finanziamento: £. 171.000.000 a valere sul Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga (triennio 1997/1999)

Avvio delle attività: dicembre 1999

Conclusione: dicembre 2001

Obiettivi:

1) Aumentare e migliorare la motivazione al cambiamento nei consumatori di sostanze stupefacenti per evitare il ripetersi del consumo;

2) Facilitare l'approccio con strutture socio terapeutiche e riabilitative rinforzando la motivazione al cambiamento.

3) diffondere le tecniche del colloquio motivazionale con il tossicodipendente e nuovi percorsi più efficaci nel trattamento della dipendenza da sostanze stupefacenti.

Modalità di realizzazione: l’attività progettuale si sviluppa in 4 fasi:

1) impostazione della sperimentazione e scelta dei contenuti;

2) espletamento della sperimentazione con l’applicazione diretta del metodo e la programmazione di momenti di supervisione;

3) immissione dei dati ed elaborazione statistica dei risultati;

4) realizzazione di una pubblicazione.

Progetto "Valutazione dell’efficacia delle attività realizzate presso i Nuclei Operative per le Tossicodipendenze"

Ente attuatore: Istituto di ricerca IARD di Milano

Finanziamento: £. 340.000.000 a valere sul Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga (triennio 1997/1999)

Avvio delle attività: dicembre 1999

Conclusione: dicembre 2001

Obiettivi:

1) sviluppo di un sistema di valutazione degli interventi compiuti dai N.O.T. che consenta di evidenziare quali siano le modalità e le occasioni per cui gli interventi si rivelino più efficaci e dove, invece, emergono problemi;

2) estensione a tutte le prefetture del territorio nazionale del modello sviluppato.

Modalità di realizzazione:

    1. preparazione degli strumenti di rilevazione sui fascicoli archiviati;
    2. raccolta dei dati presso le Prefetture attraverso una scheda di rilevazione;
    3. codifica ed elaborazione dei dati;
    4. analisi dei dati raccolti e stesura del rapporto finale di ricerca.

Progetto "I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt.75 e 121 del D.P.R.309/90"

PARTE I:

Ricerca – intervento per i N.O.T. delle Prefetture e i Ser.T della A.S.L. a livello nazionale

Ente attuatore: Associazione ricerca e interventi sociali PARSEC di Roma

Finanziamento: £. 399.133.000, a valere sul Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga (triennio 1997/1999)

Avvio delle attività: dicembre 1999

Conclusione: dicembre 2001

Obiettivi:

  1. verificare le modalità utilizzate dai N.O.T. delle prefetture per affrontare il problema dei consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e cogliere le reali potenzialità operative presenti sul territorio;
  2. individuare e consentire lo scambio tra le prefetture, i ser.t. e gli enti ausiliari di informazioni ed esperienze sulle buone prassi in materia, al fine di delineare dei prototipi operativi volti ad omogeneizzare le procedure;
  3. approfondire i temi d'indagine in alcuni N.O.T. (Brescia, Cuneo, Taranto e Venezia), con particolare riferimento ai consumatori saltuari delle cosiddette "nuove droghe".

Metodologia operativa:

  1. analisi quanti-qualitativa della rete degli operatori nel suo complesso e valutazione dei risultati;
  2. costruzione di tecniche operative innovative e conseguente applicazione delle stesse sul territorio in venti prefetture campione;
  3. sperimentazione del lavoro di rete nelle prefetture coinvolte e identificazione delle buone prassi operative.

PARTE II: Formazione degli operatori

Ente attuatore: Centro Studi e Interventi Psicosociali CeSIP di Parma

Finanziamento: £. 137.200.000 a valere sul Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga (triennio 1997/1999)

Avvio delle attività: dicembre 1999

Conclusione: dicembre 2001

Obiettivo:

  1. formare, sulla base dei dati e dell’analisi di cui alla prima parte del progetto sia gli operatori dei N.O.T. che dei Ser.t.;
  2. avviare un processo di scambio di informazioni ed esperienze tra N.O.T. e Ser.t.

Metodologia operativa: seminari di formazione destinati agli operatori delle province-campione prescelte. Gli argomenti da sviluppare riguarderanno:

- le aree operative dell’organizzazione di un servizio;

  • la gestione del ‘caso’;
  • la capacità di strutturarsi come équipe di lavoro interdisciplinare "in rete", sviluppando percorsi di collaborazione tra professionalità differenti, attraverso l’acquisizione di strumenti metodologici e progettuali condivisi.

Progetto "Formazione per gli operatori psicosociali dei N.O.T."

Attuatori: Prefetture dei capoluoghi di regione.

Finanziamento: £. 2.115.000.000, a valere sul Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga (triennio 1997/1999).

Avvio delle attività: dicembre 1999.

Conclusione: dicembre 2001.

Obiettivo: promuovere sul territorio la formazione congiunta sul tema della droga degli assistenti sociali dei N.O.T. e degli operatori sociali dei Ser.t. al fine di costituire una rete operativa e organizzativa tra i servizi socio-sanitari.

Modalità di realizzazione: organizzazione delle attività didattiche da parte delle prefetture dei capoluoghi di regione, al fine di aderire quanto più possibile alle esigenze formative locali.

Normativa vigente

  • D.P.R. 9.10.1990, n. 309

  • Legge 18.2.1999 n. 45

(*)

INIZIATIVE DELLE PREFETTURE PER LA PREVENZIONE DELL’USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

PREFETTURE INIZIATIVE PROGETTUALI

TORINO Istituzione (1996) di un Osservatorio sul fenomeno dei minori presenti in famiglie con tossicodipendenti; monitoraggio e predisposizione di linee guida di intervento interistituzionale nei confronti di minori appartenenti a nuclei familiari di tossicodipendenti convocati in prefettura.

ALESSANDRIA Convegno (1999) dal titolo "Una convivenza possibile" sul tema del conflitto che sorge tra "normalità" e "diversità" (tossicodipendenti, malati di mente, devianti in genere) con l’obiettivo di proporre programmi e progetti tendenti alla soluzione e alla prevenzione di tale conflitto. Al progetto hanno collaborato le tre ASL della provincia nonché gruppi di lavoro costituiti da operatori pubblici e privati.

BIELLA - Iniziativa e coordinamento a partire dal 1996 del progetto "Unità di strada" per la cui attuazione è stata istituita una rete di soggetti istituzionali. Il progetto prevede l’impiego di campers quali strumenti operativi di conoscenza ed assistenza di quanti si trovano coinvolti a qualsiasi titolo nel fenomeno della tossicodipendenza.

- Progetto Delta: iniziativa nel campo della prevenzione delle tossicodipendenze.

Le attività coinvolgono studenti ed insegnanti delle scuole medie oltre ad associazioni ed agenzie sul territorio.

CUNEO - Partecipazione al progetto della Direzione Generale dei Servizi Civili "I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt. 75 e 121 del citato D.P.R.", in corso di esecuzione. Sottoprogetto N.O.T.: "Sistema valutativo integrato N.O.T.-S.E.R.T. in merito agli artt. di cui sopra, finalizzato all’elaborazione di ipotesi di miglior funzionamento delle istituzioni di presa in carico dei soggetti tossicodipendenti con particolare attenzione alle loro connotazioni e caratteristiche.

  • Coinvolgimento del N.O.T. nella fase di attivazione del progetto "Educatori di strada", proposto dal Comune di Manta e volto a promuovere condizioni di benessere fra i giovani, ridurre le manifestazioni di disagio conclamato, orientare ai Servizi i soggetti bisognosi di trattamento;
  • Avvio a partire da ottobre 1999 di una serie di incontri in Prefettura tra componenti sociali e Forze dell’Ordine, con l’obiettivo di valutare e arginare il fenomeno del consumo di sostanze in provincia.

NOVARA - Collaborazione all’esecuzione del progetto della Direzione Generale dei Servizi Civili, realizzato nel corso del 1999, sulla rilevazione di dati concernenti l’attività svolta dal N.O.T.;

  • Attivazione a breve del progetto "Guida sicura" per la formazione del personale delle scuole-guida e la sensibilizzazione dei giovani automobilisti, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

VERCELLI Progetti ai sensi del D.P.R. n. 309/90:

  • borsa lavoro per tossicodipendenti con la collaborazione del SER.T. Vercelli e del Comune di Vercelli;
  • prevenzione della farmatossico-dipendenza e sensibilizzazione del territorio sul problema a cura degli operatori SER.T.;
  • prevenzione del disadattamento: creazione di uno spazio per i genitori, attivazione di gruppi motivazionali e di un centro diurno con la collaborazione di più figure professionali del SER.T. di Vercelli e del Comune di Vercelli;

Altre iniziative:

  • Lavoro di rete e collaborazione tra Ser.t. e Comunità, tra Ser.t. e Assessorato alle politiche sociali del Comune;
  • Creazione di un gruppo interistituzionale sulla prevenzione delle tossicodipendenze e del disagio giovanile;
  • Interventi di collaborazione tra i gruppi di insegnanti e gli operatori del Ser.t.;
  • Interventi strutturati con istituti scolastici e A.S.L. 11.

MILANO - Corso di formazione per operatori sociali della Prefettura delegati a svolgere i colloqui di cui all’art. 75 D.P.R. n. 309/1990.

  • Collaborazione all’esecuzione del progetto della Direzione Generale dei Servizi Civili, realizzato nel corso del 1999, sulla rilevazione di dati concernenti l’attività svolta dal N.O.T.;
  • Attivazione a breve di un progetto di rilevazione e analisi dei tratti socio-anagrafici, percorsi formativi e allocazione lavorativa delle persone convocate ex art. 75 DPR 309/90, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

BRESCIA - Partecipazione al progetto promosso dalla Direzione Generale dei Servizi Civili, finanziato nel 1999 con il D.P.R. n. 309/1990: "I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt. 75 e 121 del D.P.R. n. 309/1990".

  • Tavolo progettuale interistituzionale sul tema "Abuso delle sostanze stupefacenti nella popolazione giovanile bresciana";
  • Attivazione a breve del progetto "Luci ed ombre nella notte", finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

CREMONA - Monitoraggio effettuato negli anni 1997-98 dei progetti di prevenzione rivolti a preadolescenti, adolescenti e giovani realizzati nel territorio provinciale da enti pubblici e privati.

  • Interventi didattico-formativi organizzati nel 1998 presso una scuola superiore di Cremona sulle problematiche legate all’uso di sostanze stupefacenti.
  • Partecipazione dal 1997 al progetto RAIA (Rete di Ascolto Informazione e Accompagnamento) in collaborazione con il Provveditorato agli Studi, il Ser.t., il Centro Studi sulle problematiche minorili, il Comune di Cremona e la Cooperativa Iride.

LODI Attivazione entro la fine del 2000 del progetto "In pista" per la formazione del personale delle scuole guida della Provincia, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

MANTOVA Progetto finanziato nel 1999 con il D.P.R. n. 309/1990: "Conduzione gruppi di discussione e attività di coordinamento tra Prefettura e SER.T.".

PAVIA - In corso di esecuzione il progetto finanziato nel 1999 con i fondi del DPR 309/90 per la realizzazione di un sistema informativo e formativo per le tossicodipendenze nella provincia;

  • Organizzazione di un convegno nel 1999 su "Tossicodipendenza: insieme per capire e cambiare".

VENEZIA - Partecipazione al progetto "I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt. 75 e 121 D.P.R. n. 309/1990" promosso dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e finanziato nel 1999 con il D.P.R. n. 309/90;

- Progetto di ricerca con i SER.T. della Provincia "Sviluppo di collaborazione e scambi informativi tra le tossicodipendenze e i N.O.T.".

TREVISO - Realizzazione con i fondi del DPR 309/90 di un Centro sociale per la prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza in località San Giacomo di Veglia nel Comune di Vittorio Veneto.

- Costituzione di un gruppo interistituzionale dell’Osservatorio e di un Centro di documentazione sulla condizione giovanile.

VERONA - Progetto finanziato nel 1995 con il D.P.R. 309/90: "Completamento ed ampliamento dell’iniziativa di razionalizzazione di un sistema di rilevazione, di valutazione ed analisi dei dati ricavabili dalle segnalazioni di cui al predetto D.P.R. e dell’intervento sociale proprio del N.O.T."

- Partecipazione all’esecuzione del progetto promosso dalla Direzione Generale dei Servizi Civili sulla rilevazione degli interventi dei NOT realizzato nel corso del 1999.

Altri progetti:

- "Operare in rete contro la droga";

  • "Progetto In Comune".

VICENZA - Istituzione di un Comitato Antidroga che

prevede un tavolo di confronto tra SER.T e Comunità cooperative di reinserimento.

TRIESTE Progetto interistituzionale per l’educazione alla legalità e lotta alle tossicodipendenze.

PORDENONE Progetto di educazione alla salute indirizzato ai giovani militari di leva e finalizzato alla prevenzione. Elaborazione e proposta del NOT di un programma di educazione alla salute da effettuarsi in una struttura militare della provincia.

GENOVA Iniziative finalizzate alla prevenzione nelle scuole, incontri con classi di studenti nell’ambito della programmazione "Educazione alla salute";

  • Progetto " Vela": NOT, SERT del Centro genovese, Consorzio Agorà;

  • Progetto "Spaziando": NOT, SERT dell’ ASL 3 genovese, Consorzio Agorà.

LA SPEZIA Progetto "Unità di strada" finanziato ai sensi del D.P.R. 309/’90 ed ideato dal SER.T. della A.S.L. 5 "Spezzino": prevede l’impiego di un camper itinerante che sosterà in alcune zone a rischio per dare informazioni ed offrire colloqui.

BOLOGNA - Progetto di formazione per gli assistenti sociali dei NOT della Regione Emilia Romagna, finanziato con il DPR 309/90 e realizzato tra il 1997 e il 1998.

- Partecipazione al progetto promosso coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione;

Attivazione a breve di un progetto per l’istituzione di un osservatorio permanente sulle caratteristiche, le problematiche e i bisogni dei soggetti segnalati ai NOT delle Prefetture della Regione Emilia Romagna, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

FORLI’ CESENA Coinvolgimento del NOT nel progetto "Nuove droghe – Centro di ascolto e counselling, discoteche, alcool " presentato dal SERT della USL di Cesena per il triennio 2000-2002.

PARMA Progetto di formazione degli assistenti sociali della Regione Emilia Romagna finanziato nel 1999 con il DPR 309/90.

FIRENZE - Corso di formazione per assistenti sociali e funzionari dei N.O.T. della Toscana e operatori dei Ser.t. della provincia, tenuto da operatori del Gruppo Abele di Torino – anno 1999;

- Partecipazione al progetto promosso coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione.

AREZZO - Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione.

Corso di formazione sul colloquio motivazionale finanziato con il DPR 309/90 e realizzato nel 1999;

Attivazione a breve di un corso di formazione rivolto al personale delle forze dell’ordine e agli operatori dei servizi per le tossicodipendenze pubblici e privati, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

Monitoraggio dell’attività svolta dal Nucleo Operativo per Tossicodipendenze nel corso del 1995.

MASSA CARRARA - Progetto "Ecstasy e nuove droghe, parliamone" finanziato nel 1999 con il D.P.R.309/90 e rivolto alle Scuole Superiori della Lunigiana (MS).

- Istituzione di un Comitato provinciale di Coordinamento per le tossicodipendenze.

GROSSETO Campagna di informazione e sensibilizzazione sui rischi legati al consumo di droga. Realizzazione di progetti che coinvolgono scuole e famiglie.

PISA - Partecipazione del N.O.T. ad un progetto avviato all’inizio del 2000 in collaborazione con il Provveditorato agli Studi, il Ser.t. del capoluogo ed altri organismi operanti nel settore e rivolto a docenti e genitori, per la formazione-informazione sulla tossicodipendenza.

- Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione.

PRATO Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione.

SIENA Attivazione entro la fine del 2000 del progetto "Alcool e droga: stop al rischio", finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90, che prevede una campagna di informazione e sensibilizzazione nelle scuole guida della Provincia.

PERUGIA - Progetto finanziato nel 1999 con il DPR 309/90 per il potenziamento dell’Osservatorio Provinciale sulle tossicodipendenze e il disagio giovanile;

- Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione.

TERAMO - Realizzazione di corsi di autoformazione tra gli operatori dei Servizi pubblici, privati e di volontariato che si occupano in provincia di tossicodipendenza e di disagio giovanile in genere;

- Sportello di segretariato sociale, pubblicizzato inizialmente attraverso spot televisivi trasmessi dalle emittenti locali, rivolto a quanti vivono direttamente e indirettamente il problema droga.

ROMA - Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999.

LATINA - Attivazione negli anni 1998 e 1999, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi e l’Azienda USL di Latina di corsi di informazione – aggiornamento e sensibilizzazione sulla tossicodipendenza, rivolti a docenti referenti delle scuole di ogni ordine e grado e ad alunni delle scuole medie superiori;

- Attivazione a breve del progetto "Insieme" di formazione e informazione sulle nuove droghe, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

RIETI - Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999.

NAPOLI - Coordinamento tra i NOT della Regione Campania e realizzazione di incontri per precisare nell’ambito di applicazione dell’art. 75 del DPR 309/90 le competenze ed i ruoli istituzionali;

Partecipazione al progetto di valutazione degli interventi dei NOT realizzato dalla Direzione Generale dei Servizi Civili nel corso del 1999;

Attivazione a breve del progetto di indagine sulle nuove droghe nella realtà napoletana, finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

AVELLINO Stipulazione di un protocollo d’intesa con i Servizi pubblici per le tossicodipendenze delle AA.SS.LL. della provincia in merito all’applicazione del DPR 309/90.

SALERNO Progetto ai sensi del D.P.R. n. 309/1990: costituzione di un "Polo provinciale di coordinamento" e attivazione di un "Osservatorio sul disagio manifesto".

CAMPOBASSO - Partecipazione al progetto promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei e Servizi Civili, "Sperimentazione del colloquio motivazionale nell’art. 75 DPR309/90 da parte di dieci Prefetture pilota", finanziato con il D.P.R. 309/90 nel 1999 e in corso di esecuzione.

- Elaborazione di una Guida ai Servizi socio-sanitari presenti nella provincia;

  • Istituzione di un Osservatorio Provinciale sulle problematiche minorili;
  • Realizzazione a breve di un corso di formazione rivolto al personale delle forze dell’ordine e agli operatori dei ser.t., finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

POTENZA - Progetto finanziato nel 1999 con il D.P.R. 309/90, denominato "Memoria" con l’obiettivo di sperimentare una metodologia di analisi delle forme di disagio sul territorio;

  • Realizzazione nel 1997 di un opuscolo informativo contro l’uso delle sostanze stupefacenti.

TARANTO - Partecipazione al progetto "I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt. 75 e 121 D.P.R. n. 309/1990" promosso dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e finanziato nel 1999 con il D.P.R. n. 309/90.

CATANZARO Attivazione a breve del progetto "Discoteca, alcool e nuove droghe: quale relazione?", promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e finanziato per il 2000 con il DPR 309/90.

COSENZA - Accordo di programma con i "Centri di Ascolto" delle quattro comunità terapeutiche presenti nella provincia;

- Attivazione a breve del progetto "Ma la notte no!", finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90, che prevede interventi in rete, coordinati dalla Prefettura, dei vari enti presenti sul territorio.

REGGIO CALABRIA - Istituzione nel gennaio del 2000 di un osservatorio giovanile presso la Prefettura;

- Attivazione a breve di un progetto di monitoraggio ("309 on line") finanziato per il 2000 con i fondi del DPR 309/90.

PALERMO - Progetto " Forze dell’ordine e Peer support: una possibile integrazione", finanziato ai sensi del DPR 309/90 nel 1999, prevede un corso di formazione integrata tra operatori delle Forze dell’Ordine ed operatori pari dei servizi a bassa soglia.

Altri progetti a cui partecipa il N.O.T. della Prefettura:

  • "Integra", finanziato con fondi europei, per la formazione integrata di operatori sociali, ex tossicodipendenti e tossicodipendenti in fase di remissione, per la costituzione in cooperative e l’attivazione di un centro a bassa soglia (attivato nel novembre 1999) ;
  • "Unità Sanitaria di Strada", finanziato dal Comune di Palermo e in corso di realizzazione, prevede l’attivazione di un camper attrezzato per attività di riduzione del danno e per favorire l’accesso ai servizi pubblici sanitari delle fasce di popolazione più emarginate;
  • "Mosaico" (1999), progetto di ricerca sulla diffusione delle "nuove droghe";
  • "Rappresentazioni sociali della tossicodipendenza" , progetto di ricerca in corso di esecuzione;
  • "Centro ascolto adolescenti", in collaborazione con l’A.S.L. n.6, in fase di definizione.

AGRIGENTO Progetto di formazione del NOT realizzato nel 1999 con i fondi del DPR 309/90.

CALTANISSETTA - Progetto finanziato con il DPR 309/90 (anno 1999) per l’istituzione di un Nucleo provinciale interistituzionale per i fenomeni della tossicodipendenza ed alcoldipendenza;

  • Attivazione a breve di un progetto di rilevazione e valutazione dei trattamenti socio-riabilitativi svolti da soggetti tossicodipendenti sottoposti alla sospensione del procedimento amministrativo ai sensi dell’art.75 del DPR 309/90 o segnati ai sensi dell’art. 121 dello stesso DPR., finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

CATANIA - Progetto finanziato ai sensi del DPR 309/90 e in corso di esecuzione: "Sistema Informatico sociale territoriale";

  • Altri progetti: "Interventi di formazione finalizzati alla responsabilizzazione degli alunni delle scuole medie inferiori" (anni scolastici 1995/96 – 1996/97 – 1997/98), in collaborazione con il Provveditorato agli Studi, l’A.U.S.L., il Tribunale dei Minori e i Comuni;
  • Attivazione a breve di un progetto che prevede iniziative di razionalizzazione dei sistemi di rilevazione e valutazione dei dati "sull’attività dei N.O.T.", finanziato con i fondi per il 2000 del DPR 309/90.

MESSINA Collaborazione all’esecuzione del progetto della Direzione Generale dei Servizi Civili, realizzato nel corso del 1999, sulla rilevazione di dati concernenti l’attività svolta dal N.O.T..

RAGUSA Progetto finanziato ai sensi del DPR 309/90 e in corso di esecuzione: "Informatizzazione del servizio tossicodipendenze e monitoraggio del fenomeno relativo al consumo di sostanze stupefacenti nell’ambito provinciale".

TRAPANI Attivazione entro la fine del 2000 del progetto "Discoteca, alcool e nuove droghe: quale relazione?", promosso e coordinato dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e finanziato per il 2000 con il DPR 309/90.

TARANTO - Partecipazione al progetto "I consumatori saltuari di sostanze stupefacenti e l’applicazione degli artt. 75 e 121 D.P.R. n. 309/1990" promosso dalla Direzione Generale dei Servizi Civili e finanziato nel 1999 con il D.P.R. n. 309/90.

  • Stipula di un protocollo d’intesa con alcuni Comuni della Provincia e il Sindacato imprenditori locali da ballo (SILB) il 10.7.2000 per concordare l’ora di chiusura delle discoteche, il termine della somministrazione delle bevande alcoliche e la riduzione dei valori massimi di pressione sonora.
  • Organizzazione di un seminario di formazione-informazione destinato ai gestori e agli operatori delle discoteche, realizzato il 27 e 28 luglio 2000.

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