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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Prorogato al 30 giugno 2006 il termine per la messa a norma degli edifici scolastici. Ma qual è la situazione di strutture e infortuni nelle scuole italiane? Gli ultimi dati disponibili.
Edilizia scolastica e sicurezza nella scuola: lo stato degli adempimenti

Le 10.798 scuole statali sono dislocate in 41.328 edifici – comprese le sedi staccate, le succursali ecc. – ove studiano e lavorano oltre 10 milioni di persone.

Come si sa, ai sensi dell’art 15 della legge 265/1999, i proprietari degli immobili – comuni e province - dovevano mettere a norma gli edifici scolastici entro il 31 dicembre 2004; mentre la medesima legge prescrive che gli obblighi sulla sicurezza posti a carico dei Dirigenti scolastici, in qualità di datori di lavoro, dovevano essere completati entro il 31 dicembre del 2000.

Per effetto di un ulteriore intervento legislativo (art. 9 del DL 266/2004) la data di scadenza della messa a norma degli edifici scolastici è stata prorogata al 31 dicembre 2005 per le sole opere di edilizia già programmate e finanziate dalle Regioni.

Edilizia Scolastica

Lo stato delle strutture

􀂾 Il 57% degli istituti non possiede il certificato di agibilità statica;

􀂾 il 36,10% non ha gli impianti elettrici a norma;

􀂾 il 29,67% ha barriere architettoniche;

􀂾 il 57,4% degli edifici scolastici è privo del certificato di agibilità sanitaria,

􀂾 Il 90% ha ingressi che non dispongono di standard di sicurezza adeguati;

􀂾 Il 91% non ha l’ingresso facilitato per disabili;

􀂾 nel 70% dei casi non esistono gradini antiscivolo;

􀂾 solo nel 36% è stata installata la chiusura antipanico;

􀂾 in 1 scuola su 5 le vie di fuga non sono adeguatamente segnalate;

􀂾 solo 1 scuola su 3 possiede scale di sicurezza.

􀂾 il 73,21% delle scuole non è in possesso del certificato di prevenzione incendi

(Nota: elaborazione FLC Cgil su dati del MIUR)

La Manutenzione degli edifici scolastici

Il 33,12% degli edifici necessitano di interventi di manutenzione urgente;

Il 53,14% degli edifici ha goduto nell’ultimo quinquennio di manutenzione straordinaria

(Nota: elaborazione FLC Cgil su dati MIUR e Lega Ambiente)

L’età degli edifici scolastici

Il 3,31% è stato costruito prima del 1900;

Il 17,61% è stato costruito tra il 1900 e il 1940;

Il 28,05% è stato costruito tra il 1940 e il 1996;

Il 45,92% è stato costruito tra il 1965 e il 1990;

Il 5,11% è stato costruito tra il 1990 e il 2002.

(Nota: elaborazione FLC Cgil su dati MIUR e Lega Ambiente)

Altre condizioni degli edifici scolastici

L’11% degli istituti sono collocati in strutture nate con altre destinazioni d’uso;

L’8,30% degli edifici scolastici sono in affitto;

Il 33,71% degli edifici si trovano in zone con rischio sismico;

Il 16,38% degli istituti vi sono strutture con amianto;

Nel 3,33% degli istituti vi è il sospetto della presenza di amianto;

L’8,93% ha subito bonifiche da amianto negli ultimi due anni;

Nello 0,22% è stata riscontrata la presenza di strutture con radon;

Il 15,72 degli istituti sono ubicati vicino alle antenne emittenti radio televisione;

Il 6,05% si trova in prossimità di elettrodotti ad alta tensione e bassa sezione;

Il 12,90% sono in prossimità di aree industriali;

L’1,83& si trova vicino strutture militari;

L’1,21% sono vicino ad aeroporti

(Nota: elaborazione FLC Cgil su dati MIUR e Lega Ambiente)

Le risorse finanziarie sull’edilizia scolastica

La legge- quadro sull’edilizia scolastica (L. 23/93 ovvero legge Masini) attribuisce a Province e Comuni la competenza in materia di fornitura, costruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria (compresi l’adeguamento e la messa a norma) degli edifici adibiti ad uso scolastico, nonché le forniture (acqua, luce, gas, telefono, riscaldamento) con i relativi impianti e le spese dell’arredamento.

La legge prevede, al fine di migliorare l’edilizia scolastica sul piano nazionale, una partecipazione ad adiuvandum dello Stato attraverso l’assegnazione alle Regioni di appositi finanziamenti. Tali finanziamenti sono erogati sotto forma di mutui accendibili presso la Cassa DD.PP. con totale ammortamento a carico dello Stato e vengono attribuiti attraverso piani triennali di programmazione.

Dalla L. 23/96 sono stati stanziati:

Primo triennio 1996 -1998 complessivi 1.569 milioni di vecchie lire di cui 456 miliardi per la prima annualità, 522 miliardi per la seconda annualità; 591 milardi per la terza annualità;

Secondo triennio 1999/2001 complessivi 1.395 miliardi di vecchie lire di cui 385 miliardi per la prima annualità, 398 miliardi per la seconda annualità e 612 miliardi per la terza annualità;

Nel 2002 non sono state stanziate risorse

Nel Terzo triennio 2003/2005 sono stati stanziati complessivi 461.916.248 euro di cui per 112.600.641 euro per il 2003 e 348.915.607 euro per il 2004; per l’anno 2005 non è previsto alcun finanziamento.

Non si riesce a capire cosa succederà per il triennio 2006-2008.

Interventi straordinari del Governo

Nell’art. 80 della l. 289/2002 era previsto che all’interno degli 8.000 miliardi di euro per le infrastrutture almeno il 10% fosse destinato all’edilizia scolastica nelle zone colpite da calamità naturali. Due piani straordinari relativi alle zone sismiche avrebbero dovuto far fronte all’emergenza nel Molise con una somma di circa 474 milioni di euro. Di questi finanziamenti le scuole del Molise ancora non vedono un euro, perché tutto è ancora bloccato.

Salute e sicurezza nelle scuole lo stato di applicazione del D.Lgs 626/94

L’attività di prevenzione e protezione

il 7,45% delle scuole non ha predisposto il documento di valutazione dei rischi;

l’ 8,50% delle scuole non ha predisposto il piano di evacuazione dei rischi;

il 17,23% delle scuole non ha il servizio di prevenzione e protezione;

nel 12% circa delle scuole non è stato designato il responsabile del servizio di prevenzione;

nel 15% delle scuole non sono stati designati gli addetti all’antincendio;

nel 20% circa delle scuole non vi sono gli addetti al pronto soccorso;

nel 13% delle scuole non è presente il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

(Nota: elaborazione FLC CGIL su dati MIUR)

La formazione, l’informazione e la partecipazione

Il 44,76 delle scuole non ha provveduta alla formazione degli RLS;

Il 25,40% delle scuole non ha provveduto alla formazione del responsabile del SPP;

Il 33,28% delle scuole non ha formato gli addetti all’antincendio;

Il 32,14% delle scuole non ha formato gli addetti al pronto soccorso;

Il 42% circa delle scuole non ha provveduto all’informazione ai lavoratori e agli studenti;

Il 52% delle scuole non ha provveduto alla formazione dei lavoratori e degli alunni;

Nel 23% delle scuole non è stato consultato il RLS in occasione della predisposizione del documento di valutazione dei rischi e sugli altri adempimenti.

(Nota: elaborazione FLC CGIL su dati MIUR)

Le risorse per la sicurezza D.Lgs 626/94

Per far fronte alle attività relative alla sicurezza (formazione figure sensibili, formazione personale e docenti, informazione ecc.) sono previsti, a carico del bilancio del MIUR, annualmente a partire dal 2002 e fino al 2004 l’equivalente di 40 miliardi di vecchie lire.

Tale risorse sono risultate essere largamente insufficienti

Gli infortuni

Gli infortuni sono la cartina al tornasole di questo autentico disastro:

a) gli infortuni degli alunni

􀂾 nel 1999 vennero denunciati all’INAIL 79.168 casi;

􀂾 nel 2000 i casi denunciati sono stati 82.281;

􀂾 nel 2001 gli infortuni denunciati sono saliti addirittura a 89.176;

􀂾 nel 2002 gli infortuni denunciati 88.682;

􀂾 nel 2003 gli infortuni denunciati 88.581;

􀂾 nel 2004 gli infortuni censiti 90.570.

b) Gli infortuni degli insegnanti

nel 1999 sono stati denunciati 4.393 casi;

nel 2000 i casi denunciati sono stati 4.988;

nel 2001 i casi sono stati 5.978 ;

nel 2003 i casi sono stati 5.209;

nel 2004 i casi sono stati 5.290

Degli infortuni sopra ricordati alcuni sono risultati gravi e hanno determinato invalidità permanenti o sono stati mortali.

(Nota: elaborazione FLC CGIL su dati INAIL)

Oltre il 20% delle scuole non ha attivato il servizio di prevenzione e protezione, il servizio antincendio e il servizio di primo soccorso.


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