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Riconosciuto il diritto dei docenti curriculari alla formazione sull’handicap



Il Ministero dell’Istruzione ha emanato la Nota prot. n.4088 del 2 Ottobre 2002, importante per l’integrazione scolastica.

Infatti tale Nota, sviluppando una constatazione critica contenuta nella Nota dell’8 Agosto 2002 circa la logica perversa della delega dell’integrazione ai soli insegnanti per il sostegno, offre agli insegnanti curriculari una serie di principi pedagogici e di proposte e strumenti formativi che mai prima erano stati tanto esplicitati con riguardo agli insegnanti curriculari.

La Nota si apre con l’affermazione che il modello italiano di integrazione "si fonda sulla assunzione, da parte di tutti i docenti della classe, del progetto di integrazione dell’alunno con handicap e dei suoi compagni."

L’intervento del solo insegnante per il sostegno "rischia di snaturare la stessa più complessiva efficacia dell’integrazione scolastica."

"In una logica di qualità del sistema di istruzione, il successo dell’integrazione scolastica deve essere infatti, un aspetto caratterizzante dell’ordinaria programmazione didattica e deve divenire oggetto di verifica e valutazione mediante l’individuazione di indicatori standard di qualità."

"Occorre, in questa prospettiva, intervenire per soddisfare in modo sistematico le esigenze di informazione e formazione sull’integrazione scolastica con una iniziativa che si rivolga, almeno tendenzialmente, a tutto il personale della scuola."
Sulla base di tali premesse, gli Uffici scolastici regionali sono invitati a fornire consulenza ed i mezzi finanziari per attività formative promosse dalle scuole singole o associate, tenendo presente "l’idea che la scuola è intesa come comunità educante che si fa carico collegialmente dell’integrazione".
Ciò, al fine di migliorare l’offerta formativa della "programmazione del piano educativo individualizzato dell’alunno con handicap, che deve essere integrata coi piani di studio individuali dei compagni."

La nota quindi fornisce alcune rapidi suggerimenti circa i contenuti dei corsi, da svolgersi preferibilmente all’inizio dell’anno scolastico, con riguardo alla lettura collegiale della diagnosi funzionale, alla formulazione, gestione e verifica collegiale del PEI.

Si propone altresí di coinvolgere le risorse di territorio quali i docenti specializzati presenti nella scuola, gli esperti dei GLH e dei GLIP, dei servizi sociosanitari e delle associazioni delle persone disabili e dei loro familiari.
Si comunica infine che, nel quadro della formazione permanente in servizio del personale, si avvieranno iniziative, anche di e-learning, "relative all’integrazione scolastica, che, sotto il profilo metodologico, risulta utile anche al di là dello stesso specifico campo di applicazione".


Dalla Nota ministeriale risulta chiarissimo il diritto degli insegnanti curriculari a pretendere dall’amministrazione scolastica un’attività formativa, come strumento importante per migliorare le proprie prestazioni professionali.
Sulla base di questa Nota ministeriale, i genitori dovrebbero prendere l’iniziativa, eventualmente sostenendo quella già avviata dai docenti curriculari, perchè i Dirigenti scolastici si attivino, preferibilmente all’inizio dell’anno scolastico, ma anche nel corso dello stesso, per realizzare corsi di formazione permanente ed aggiornamento nel campo dell’integrazione, chiedendo ai Direttori regionali anche i finanziamenti previsti.



Salvatore Nocera

Osservatorio dell’AIPD sull’integrazione scolastica
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