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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Barbieri (Fish): "In Italia prevale l'approccio risarcitorio"

Convegno dell’Anffas. Anticipati i dati Istat: in Italia ci sono 800 mila disabili intellettivi e relazionale, di cui 150 mila istituzionalizzati e circa 15 mila bambini. 400 mila sono disoccupati, 250.000 a carico delle famiglie

da Superabile

"Secondo una pubblicazione Istat che sta per uscire, in Italia ci sono 800.000 persone con disabilità intellettiva e relazionale. 150.000 sono istituzionalizzati. 10-15.000 sono bambini". Ad anticipare questi dati è Pietro Barbieri, presidente della Fish, intervenendo il giorno 23 c.m. al convegno dell'Anffas sulla Supports intensity Scale (Sis). "Il dato sull'istituzionalizzazione fa spavento. Per quanto riguarda l'occupazione, poi, 400.000 di questi sono disoccupati. Il che significa che 250.000 sono totalmente a carico delle famiglie, le quali però hanno anche rinunciato ad inserire i figi all'ufficio di collocamento. Hanno perso le speranze". Il problema, secondo Barbieri, è che "in Italia prevalgono le norme risarcitorie: indennità di accompagnamento, congedi parentali, perfino l'insegnante di sostegno ha una valenza risarcitoria. Uno specchio di tutto questo è l'accertamento dell'invalidità".

E proprio su questo tema la Fish propone alcune riforme sostanziali: l'unificazione dei momenti certificativi, secondo l'esempio del Veneto; l'istituzione di un "luogo aperto per la certificazione - spiega Barbieri - in cui si sia accolti da persone competenti con strumenti validi e giuste discipline". Si chiede cioè di abbandonare "l'incancrenimento intorno alla medicalizzazione della disabilità: siamo gli unici a dare diritti sociali a fronte di certificazioni mediche". Il Sis, il nuovo sistema di misurazione dei bisogni di supporto, "sembra andare esattamente in questa direzione. Occorre però che questo, come tutti i progetti significativi, divenga patrimonio del Paese e non serva solo alla rete delle associazioni. Su questo abbiamo avuto proprio ieri un incoraggiante confronto con il direttore generale per il volontariato, l'associazionismo e le formazioni sociali del ministero della Solidarietà sociale".

Nel passaggio da una legislatura all'altra, si giocano alcune carte importanti, tra cui "il decreto di riparto sul fondo per la non autosufficienza. La nostra proposta, accolta dal governo Prodi e che speriamo trovi attuazione, è che si realizzi una distinzione tra persone con disabilità e persone anziane, come accade tra gli articoli 14 e 15 della 328: questa distinzione deve trovare applicazione nel riparto del fondo". L'altra priorità è "la definizione dei livelli essenziali di assistenza, per cui abbiamo proposto alcuni emendamenti. Dal momento che ancora si privilegia il ricorso alla residenzialità, chiediamo che siano prima esaminati tutti i possibili percorsi che terrebbero la persona nel suo contesto sociale. Il destino dei disabili - ha concluso Barbieri - è nella capacità che avremo poi di trasferire queste battaglie dal livello nazionale al livello regionale". (Chiara Ludovisi)
 


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