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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Dalla regione LAZIO

Definiti i requisiti per non interrompere l'assistenza sociale alla maggiore età

La Giunta Regionale del Lazio ha  approvato una delibera  sull'inclusione sociale dei giovani e dei giovani disabili,  ospitati in strutture di assistenza e residenziali o nelle  famiglie affidatarie. La delibera fissa requisiti strutturali  e organizzativi necessari per l'autorizzazione di apertura e funzionamento delle strutture a ciclo residenziale di  accoglienza temporanea in semiautonomia per adolescenti  prossimi alla maggiore età e per giovani ospiti di famiglie  affidatarie o di strutture residenziali.

Il provvedimento mira a individuare criteri per  accompagnare giovani in difficoltà e persone con disabilità nell'età adulta per far si che il raggiungimento della  maggiore età non equivalga al disimpegno delle istituzioni.

Il provvedimento prevede assistenza sociale ma anche, e soprattutto, orientamento e sostegno per far entrare i giovani disabili nel mondo del lavoro; le strutture dovranno essere in grado, poi, di gestire servizi di accompagno nella ricerca di una casa. Ognuna di esse, dovrà adottare una carta dei servizi nella quale verranno indicati, fra l'altro, i criteri per l'accesso e la fruizione, le modalità di funzionamento della struttura e le tariffe praticate, con l'indicazione delle prestazioni comprese. Le strutture inoltre dovranno essere totalmente prive di barriere architettoniche.


Diritto allo studio, stanziati 36 milioni di euro

Interventi a favore del diritto allo studio, funzionamento delle scuole e fornitura di libri agli alunni delle medie e delle superiori. Questi alcuni degli obiettivi dello stanziamento di oltre 36 milioni di euro. La Giunta regionale ha approvato tre delibere che danno il via libera al pagamento a Province e Comuni di fondi destinati alla scolarità dell'Anno Accademico 2006/2007.

La Regione ha dato il via libera per l'erogazione ai Comuni del Lazio di più di sette milioni di euro per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo agli studenti delle scuole secondarie di I e II livello statali e parificate. I Comuni sono infatti gli enti locali competenti per l'assegnazione di queste risorse e dovranno procedere a raccogliere le domande delle famiglie e stabilire quali fra queste hanno diritto al contributo (il criterio fondamentale è l'Indicatore di Situazione Economica Equivalente, o Isee, del gruppo familiare, che non deve superare i 10.632,93 euro). Della cifra complessiva oltre cinque milioni di euro verranno destinati alla fornitura di libri per gli studenti delle scuole secondarie di I grado e due milioni alla fornitura di libri per gli studenti delle scuole secondarie di II grado.

Con un'altra delibera si è proceduto a predisporre il riparto dei fondi destinati a finanziare le borse di studio di alunni di scuole secondarie di I e II livello statali e parificate che appartengano a famiglie in condizione di svantaggio (per determinare il diritto all'accesso alla borsa il criterio è sempre l'Isee del gruppo familiare).

Per quanto riguarda le borse di studio e il finanziamento della fornitura dei libri di testo la novità rilevante di quest'anno è la possibilità di gestire i residui dei contributi versati ai vari Comuni e da questi non spesi. Finora, infatti, una volta attribuiti i fondi restavano all'amministrazione comunale destinataria, anche se poi non venivano effettivamente utilizzati, per mancanza di necessità reali. Da quest'anno, invece i Comuni dovranno fare un rendiconto esatto di come sono stati usati i finanziamenti. In questo modo - ha concluso - si potranno trasferire le risorse non utilizzate dai Comuni che hanno dimostrato di averne meno bisogno a quelli che invece devono fronteggiare necessità maggiori per la presenza di più alunni in stato di difficoltà.

Con una terza delibera, poi, è stato dato il via libera al finanziamento di sedici milioni di euro, destinato alle Province perché lo ripartiscano tra i Comuni che utilizzeranno ciascuno la propria quota per spese relative a diritto allo studio, acquisto di scuolabus e attrezzature per cucine e refettori scolastici, interventi per l'orientamento educativo e di documentazione e informazione.


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