Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Emergenza rifiuti nel Lazio, la regione con il maggior incremento di produzione per abitante.

Sul fronte rifiuti è emergenza anche nel Lazio. Cassino, Cesano, Cupinoro, Latina, Monterotondo, Paliano, Tivoli, Velletri, Viterbo sono i luoghi in cui Legambiente Lazio, in occasione dell’iniziativa "Discarica Addio", ha scoperto "vergognosi scorci del paesaggio". Si tratta di "discariche a cielo aperto", in cui quintali di rifiuti ingombranti sono abbandonati sul ciglio delle strade, ha spiegato l’organizzazione. Tra Tivoli e Villa Adriana (Rm) c’è una discarica abusiva in mezzo agli oliveti; a Cesano (Rm), nella discarica lunga un chilometro si trova di tutto, dai calcinacci ai copertoni, dai frigoriferi ai materassi, anche nel mezzo della strada; a Monterotondo (Rm) sono custoditi in un capannone quintali di rifiuti provenienti dalla Lombardia e scaricati illegalmente in territorio laziale, senza che sia stata avviata alcuna opera di bonifica; oltre 3 mila tonnellate di scorie provenienti da industrie del Nord Italia o da Paesi esteri a Paliano (Fr) e a Cassino (Fr) le condizioni non migliorano: la discarica di una cartiera è in prossimità del corso d’acqua ed il terreno non è stato impermeabilizzato prima di depositare le centinaia di tonnellate di carta.


Sono solo alcuni esempi in una Regione in cui la produzione dei rifiuti solidi urbani è passata dal 1997 al 2000 da 2.639.990 a 3.125.319 tonnellate (+17.66 %) e nel 2001, piazzandosi al secondo posto in Italia dopo la Lombardia, a 3.252.000 con un ulteriore incremento (+ 4,0 %): nel 2001, con il 24% in più, il Lazio è la Regione italiana che ha avuto il maggior incremento in termini di produzione di rifiuti per abitante (617,8 kg/abitante/anno). Anche i dati della raccolta differenziata (presupposto indispensabile per il recupero di materia) hanno visto il Lazio attestarsi nel 2001 ad un misero 6,0%, ben lontani, quindi, da quel 35% previsto dalle normative nazionali che, comunque, è esso stesso da considerare come un limite minimo.


Nel Lazio sono 8 le discariche autorizzate a ricevere rifiuti di questa natura: in Provincia di Latina (B.go Montello), in Provincia di Roma (Cecchina, Cupinoro, Civitavecchia, Colleferro, Guidonia, Malagrotta) e in provincia di Viterbo (Le Fornaci). Secondo Legambiente il recente Piano rifiuti regionale è troppo "sottodimensionato sulla raccolta differenziata" e il Lazio secondo le previsioni dell’associazione ambientalista sarà in situazione di emergenza rifiuti in tutte le province fino alla fine del 2003. "L’allarme rifiuti nel Lazio è sotto gli occhi di tutti, con l’immondizia che assedia le nostre città e la nostra Regione. – ha dichiarato Maurizio Gubbiotti, Presidente di Legambiente Lazio - Una situazione davvero grave che va risolta avviando misure che vanno oltre l'emergenza, che vede la discarica come la scelta prevalente anziché residuale nella gestione dei rifiuti e la termovalorizzazione proposta come la sola soluzione al problema. E’ urgente intensificare i controlli su questi temi, monitorando la regione e reprimendo l’illegalità, superando il rimpallo delle responsabilità, bonificando immediatamente i siti a rischio. Dopo decine di anni di abbandono, il territorio non può più attendere: superare la discarica, che porta deregulation e consumo di territorio, vuol dire lanciare davvero la raccolta differenziata. Con "Discarica Addio" Legambiente lancia l’allarme riguardo a questa situazione, per la quale non c’è più tempo per attendere risposte concrete e bisogna mettersi subito al lavoro."


La pagina
- Educazione&Scuola©