Obiettivi

 

POMEZIA - Una città fondata il 25 Aprile del 1938, in località Petronella. Mussolini depose la "prima pietra". L'inaugurazione avvenne il 29 Ottobre del '39.

Nell'anno 2000, finalmente, si sente la necessità di costruire un Osservatorio per il territorio, che deve diventare un momento privilegiato  per connettere o riscoprire significato nelle reazioni:

Il mondo della scuola con quello delle Associazioni e Pubblica Amministrazione, quello del lavoro, con il Ser.T., etc..

La rete sociale che vuole essere una realtà anche culturale e politica.

Una rete di servizi e di iniziative di solidarietà operanti

Nella parte iniziale dell'Osservatorio si evidenzia una raccolta sulla realtà giovanile così come nelle aree di  indagine si approfondiscono alcuni elementi:

l'Handicap nella "Scuola ", la dispersione scolastica, il "Lavoro" e le nuove forme di lavoro, il disagio familiare e minori, il disagio mentale

I "Servizi Sociali", le nuove droghe, il mondo degli anziani . Un Osservatorio sulla consistenza del disagio, le cause ricorrenti, le risposte in atto, le carenze e le risposte necessarie, tenendo conto del contesto storico-demografico, economico e di sviluppo urbano.

Le risposte:

Garantire a tutti le più ampie opportunità di crescita individuale e soddisfare bisogni che si differenziano a seconda delle persone, delle situazioni familiari, del lavoro, della cultura, degli interessi di ciascuno.

L'educazione e la scuola, l'assistenza alle famiglie ai vecchi e ai nuovi disagi dei più deboli, la cura e le opportunità per gli anziani, la tutela della salute, l'uso del tempo libero, lo sport, le proposte culturali, gli stimoli e il supporto alla vita associativa.

Partecipazione: come metodo per governare e progettare il futuro insieme alla qualità della vita nella città, come cultura dello sviluppo e della convivenza civile, sono delle ragione profonde per cambiare e realizzare gli indirizzi e gli obiettivi verso quei valori che purtroppo sono ovunque in declino.
Partecipazione: la nuova logica organizzativa che potrà consentire di sviluppare:
il processo di concertazione partecipata dei servizi, alle persone
il confronto e il lavoro congiunto su progetti e proposte dei soggetti e dei gruppi sociali della città.
La valorizzazione dei bisogni di soggetti sociali più deboli o non rappresentati.