Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Roma, in vigore le nuove regole sui permessi auto alle persone disabili

Le norme approvate dal Consiglio comunale della capitale a metà febbraio sono entrate in vigore. Maggiori controlli, integrazione con il call center, sanzioni più salate per chi usa il contrassegno senza averne diritto. I particolari

Sono scattate alcuni giorni fa le nuove regole sui permessi auto per persone con disabilità (circolazione e parcheggio), approvate il 19 febbraio dal Consiglio comunale di Roma. Non poche le novità, introdotte con l'obiettivo di tutelare meglio chi ha diritto al contrassegno e, nel contempo, di frenare i possibili abusi. Vediamo i punti salienti del provvedimento.

 
La validità dei permessi temporanei per disabilità è prolungata di 45 giorni. Per quelli concessi a seguito di invalidità irreversibile, invece, ogni anno gli uffici controlleranno che il titolare sia in vita. In caso di decesso del titolare, c'è l'obbligo di restituire il contrassegno entro un mese.

Altra novità di rilievo riguarda il caso in cui una vettura con il contrassegno esposto - come sempre, in originale e "in modo ben visibile sulla parte anteriore della vettura" - entri in una zona a traffico limitato senza il titolare del permesso a bordo. Qui il nuovo regolamento punta a conciliare i diritti dei disabili con la necessità di contenere il traffico: occorre comunicare per telefono al contact center del Comune (060606) i dati che consentono il controllo della vettura - targa, numero del contrassegno auto disabili, nome e cognome del guidatore, giorno e fascia oraria del transito -. Possono chiamare lo 060606 sia il titolare del permesso che il guidatore.


Possibilità di circolazione: il contrassegno consente di viaggiare sulle corsie preferenziali e durante i blocchi temporanei del traffico (per interesse pubblico o esigenze militari), "purché il transito non costituisca grave intralcio al traffico".


Parcheggio: invariato il diritto, per i possessori di contrassegno, a lasciare l'auto gratis e senza limiti di tempo tra le strisce blu dei parcheggi a tariffa. Il Comune può anche istituire posteggi riservati (ma solo per sosta temporanea) presso luoghi frequentati da disabili: zone commerciali, farmacie, uffici pubblici, scuole, studi medici e di fisioterapia, associazioni degli stessi disabili.


Posti auto riservati. Per avere il posto riservato con il numero di concessione indicato sul cartello, sotto casa o nei pressi del posto di lavoro o di studio, il titolare del contrassegno deve avere precisi requisiti: 1) invalidità grave ai sensi della legge 104/92; 2) non avere a disposizione un altro posto macchina adeguatamente accessibile - questo requisito va dichiarato con autocertificazione -; 3) avere la patente di categoria speciale; 4) avere un'auto con i comandi adattati.
Prevista una deroga, in particolare per i minorenni con disabilità grave: per chi è nelle condizioni previste dalla legge 104/92, ma non ha la patente speciale, è stabilito che il posto riservato sia richiesto dai genitori o dai tutori. Inoltre una commissione, composta da esperti e funzionari e costituita presso il Consigliere Delegato alle Politiche dell'Handicap, valuterà se concedere il posto riservato "nei casi di particolare rilevanza sociale".


Sanzioni per chi usa il contrassegno invalidi senza diritto. Vengono inasprite, e si aggiungono a quelle già previste dal Codice della Strada. Vanno da un minimo di 74 ad un massimo di 296 euro. Chi invece ha diritto ad usare il permesso, ma non ne osserva condizioni e limiti, rischia una multa da 36 a 148 euro. In ogni caso non si potranno rimuovere i veicoli che espongano il contrassegno originale, né applicare le ganasce (a meno di intralcio al traffico o pericolo per la circolazione).

Banca dati: il nuovo regolamento prevede la costituzione di una banca dati integrata Comune-Atac, costantemente aggiornata sui decessi e i cambi di residenza dei titolari di contrassegno auto disabili. Grazie alla banca dati, la Polizia Municipale (che è per legge l'autorità di vigilanza) potrà avere sott'occhio in tempo reale la lista degli aventi diritto.

 


La pagina
- Educazione&Scuola©