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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE NON E’ UN “OPTIONAL”, ALMENO IN MATERIA DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA

            Alle scorrettezze dell’amministrazione scolastica concernenti l’illegittima applicazione delle sentenze dei Giudici civili sull’aumento delle ore di sostegno didattico, concesse ai vincitori delle cause  sottraendole agli altri alunni con disabilità della stessa scuola, si stanno aggiungendo altri comportamenti scorretti di Dirigenti scolastici.

            Infatti in alcune scuole, gli alunni che avevano ottenuto lo scorso anno scolastico un provvedimento d’urgenza del tribunale civile col quale si aumentavano le ore di sostegno, con l’inizio di questo anno scolastico si sono nuovamente viste ridurre le ore, con l’argomentazione illegittima che quel provvedimento valeva solo per lo scorso anno. Ciò, secondo questi Dirigenti, che probabilmente ignorano i più elementari rudimenti di diritto,  significa che i genitori dovrebbero rifare causa per riottenere , in via d’urgenza, le ore  in più già concesse lo scorso anno.

            In vero qualunque studente di giurisprudenza sa che i provvedimenti cautelari d’urgenza sono efficaci e vincolanti sino a quando non verrà pronunciata la sentenza di merito, anche se ciò dovesse avvenire dopo molti anni.

            A qualche Dirigente che aveva tentato questa illegittima operazione, è stato fatto comprendere che ciò era contrario alla legge e che essi rischiavano una denuncia per inottemperanza ad atti dell’autorità giudiziaria. Hanno pertanto immediatamente ristabilito le ore assegnate con l’ordinanza provvisoria del tribunale. Qualche altro dirigente non ha ancora provveduto a ritirare il comportamento scorretto e  rischia molto.

            Ci si augura che il Ministero ed i Direttori scolastici regionali vogliano divulgare delle indicazioni ai Dirigenti scolastici affinché essi evitino di andare incontro a denunce che potrebbero danneggiare le loro carriere.

            Ancora fortunatamente in Italia non siamo nella “repubblica di francischiello”, in cui ognuno, per suo gusto si improvvisa un’interpretazione della normativa che gli permette di sembrare bravo e risparmiatore nei confronti dei suoi superiori.

            Ancora i principi fondamentali del diritto esistono e vanno rispettati, pena l’applicazione delle sanzioni che la legge ha voluto a garanzia di chi ha ottenuto dei provvedimenti provvisori a tutela dei loro diritti.

            Salvatore Nocera

 


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