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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

DAL CILENTO A MILANO PASSANDO PER LA BASILICATA
LE BUONE PRASSI DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA SI NOTANO

 

            In questi giorni, forse a causa dell’approssimarsi delle festività pasquali, sono stato chiamato per incontri sulla recente normativa del Ministro gelmini in diverse regioni italiane.

            La prima visita è avvenuta nel Cilento, realtà  turistica meno frequentata  di altre, ma stupenda per essere sospesa fra passato e futuro. Infatti l’incontro si è svolto presso l’Istituto alberghiero di Castelnuovo Cilento, paesino sul mare di poche migliaia di abitanti, come tanti in questa zona a due passi da Velia la famosa colonia greca , che aveva saputo integrarsi con gli abitanti originari,  dai quali aveva imparato l’ospitalità, poi città romana fiorente anche per gli studi e la pratica medica.

            Queste informazioni ci vengono cortesemente fornite dal prof Rizzo, ex docente di latino e greco, ex sindaco ed oggi studioso della storia dei centri del Cilento.

            L’istituto alberghiero accoglie molti alunni con disabilità, che svolgono tirocinio in numerosi alberghi ed agriturismo della zona, in cui operano alcuni docenti dello stesso e quindi facilitano il reinserimento lavorativo per molti di loro.  

            Ma a poca distanza si trova Ascea, dove ha sede la Fondazione Alario in un bel palazzotto del 700, che fra le molte attività culturali  è impegnata in una ricerca di applicazione dell’informatica all’archeologia. Infatti i ricercatori di tutta Italia , sulla base dei reperti archeologici ipotizzano la ricostruzione virtuale dei siti, degli edifici e della vita che vi si è svolta.Anche con tale Fondazione le scuole hanno frequenti contatti.

            La Seconda regione visitata è stata la Basilicata con incontri a Melfi e Venosa, ricche di ricordi federiciani ed a Potenza,  in cui si sta realizzando una buona collaborazione fra Enti locali e scuola mirata all’’integrazione scolastica e prelavorativa degli alunni con disabilità.Questo dialogo è favorito dalla F I S H, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap attiva nella regione, malgrado la difficoltà dell’eccessiva frammentazione di piccolissime associazioni di persone con disabilità e loro familiari.

            La terza regione visitata è stata la Lombardia per un incontro organizzato  a Milano dalla LeDHa, federazione di associazioni locali , aderente alla fish nazionale, molto attiva sul territorio con un callcenter , uno sportello di consulenza legale alle famiglie ed agli operatori scolastici e sociosanitari.

            Le consulenze riguardano tutti gli aspetti della vita quotidiana delle persone con disabilità; ma particolare attenzione viene dedicata all’integrazione scolastica ed alla ricerca della sua qualità.

            L’incontro è stato caratterizzato dalla ben nota efficienza lombarda che ha permesso di riunire di Sabato numerossissime famiglie ed operatori e di discutere sui rapporti operativi fra legislazione nazionale e lombarda che ha lle sue peculiarità come la “ dote” costituita da bonus finanziari assegnati alle famiglie, sulla base della legge regionale del diritto allo studio, dote che è più pesante per gli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie.

            Certamente a questa impostazione si ispira la proposta di legge Aprea, in discussione alla Camera, sulle “quote capitarie” anche statali che dovrebbero  essere assegnate a tutti gli alunni per favorirne la libera scelta fra scuola pubblica e privata..Tale PdL ha suscitato molte perplessità, perché riduce i finanziamenti alle scuole pubbliche.La discussione dell’incontro si è però focalizzata sulla necessità di maggior coordinamento fra scuole , Enti  locali, ASL ed associazioni, tramite accordi di programma che, in Lombardia, non riescono ad essere diffusi , come in altre realtà del Nord Italia, come ad es. in Piemonte, veneto ed emilia Romagna.

            In tutti questi incontri non ho sentito le solite lagnanze circa le inadempienze e le novità introdotte , troppo frettolosamente dal Ministero; ma ho notato una volontà di lavorare per eliminare disservizi e migliorare la qualità dell’integrazione scolastica,  tramite una maggiore consapevolezza della normativa e dei diritti delle famiglie  e la volontà di collegarsi in rete per far circolare sempre più le idee e le azioni promozionali e, dove necessario, anche di lotta legale  per un maggior protagonismo  degli alunni con disabilità e dei loro familiari.

Roma 8/04/09

 

                                   Salvatore Nocera

 


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