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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Olocausto

Presentato ai ministri riuniti ad Auschwitz il rapporto dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali "Scoprire il passato per il futuro": nei programmi scolastici non c'è connessione con il presente. L'Agenzia pubblicherà due manuali

dal Redattore Sociale

BRUXELLES -- Le violenze del passato non vengono tradotte in lezioni attuali per comprendere appieno l'olocausto e il ruolo dei diritti umani. È la conclusione cui giunge il rapporto pubblicato oggi dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali. Lo studio, dal titolo "Discover the past for the future. A study on the role of historical sites and museums in Holocaust education and human rights education in the EU" ("Scoprire il passato per il futuro. Studio sul ruolo dei luoghi e dei musei storici nel campo dell'insegnamento all'olocausto e ai diritti umani nell'UE"] verrà presentato ai ministri dei 27 che si riuniscono oggi ad Auschwitz in occasione della giornata di commemorazione delle vittime del nazismo.

Il rapporto evidenzia la mancata creazione di un legame didattico fondamentale tra le lezioni storiche sull'olocausto e il loro contenuto potenziale e fortemente educativo sui diritti fondamentali e il loro ruolo nella società di oggi. Questo scollegamento è presente sia nelle scuole e nei programmi scolastici che nei 22 siti di commemorazione dell'olocausto presi in considerazione dallo studio: di questi, solo uno ritiene prioritario informare i visitatori sui diritti fondamentali ai giorni nostri. Gli studenti infatti hanno bisogno di una connessione con il presente. Come sottolinea un docente di Milano intervistato nel corso dello studio, "non basta ascoltare un testimone di più di 80 anni se non si associa la sua esperienza al presente, se non si riconosce che ancora oggi i diritti umani non sempre vengono rispettati".

In base agli esiti dello studio, la FRA sollecita i governi nazionali a promuovere l'integrazione nei programmi nazionali sul tema dei diritti umani, "punto rilevante sia dal punto di vista storico che per il futuro democratico della stessa Unione Europea". Per dare un sostegno pratico allo sforzo chiesto ai governi, l'Agenzia pubblicherà a breve due manuali sull'istruzione all'olocausto partendo dai diritti umani: uno destinato ai docenti, l'altro alle guide dei siti di commemorazione.

Per il direttore dell'Agenzia, Morten Kjaerum "gli esiti del nostro studio rivelano la necessità che i governi europei affrontino i temi dell'istruzione in materia di olocausto, democrazia e diritti umani.

Tuttavia, ciò non si riflette abbastanza nei programmi scolastici e spesso non vengono evidenziate le correlazioni tra rilevanti eventi storici, come l'olocausto, e i diritti umani. Quando si raggiungerà questo obiettivo, i giovani dell'Unione Europea saranno in grado di comprendere appieno il loro passato e di procedere alla costruzione di un futuro più unito." (mm


DALLE LEGGI RAZZIALI ALLA SHOÀ 1938-45

Documenti della persecuzione degli ebrei italiani per conoscere, per capire per insegnare

Autore: Nando Tagliacozzo

Editore Sinnos Editrice - Anno: 2008

Una raccolta di documenti che hanno sancito l’attuazione della persecuzione degli ebrei italiani. Non si tratta però di documenti “ufficiali” bensì di carte personali, di certificati di nascita, lettere di licenziamento, dichiarazioni di appartenenza alla “razza” che ci permette di entrare nella vita di tutti i giorni…. Materiale interessante, coinvolgente, commovente, che aiuta a riflettere e a spiegare.
L’autore racconta anche di sé della sua famiglia, di quello che è accaduto a lui, mostra la lettera di licenziamento della madre, la pagella del fratello con la scritta “di razza ebraica”, toccante è la singolare lettera che l’autore riceve il 13 dicembre del ‘46 per il suo compleanno a firma “Arnaldo” suo padre, in realtà è un ‘falso’ d’amore, è sua madre a scriverla. Il padre infatti risulta scomparso. È il 2 febbraio del 1944 quando il signor Arnaldo Tagliacozzo viene tradito da un suo “amico” che praticamente lo consegna per la somma di 5000 lire al tenente Carbonelli e al tenente delle SS Scott. Il 5 aprile viene portato ad Auschwitz da dove non farà mai più ritorno. All’ 'amico’ scrive Tagliacozzo sono rimaste le 5000 lire “guadagnate” con la delazione, tanto valeva la denuncia all’autorità di un ebreo, valeva ancor meno quella di una donna o di un bambino.
Nelle pagine del libro anche il documento della grande deportazione (16 ottobre 1943) degli ebrei da Roma “insieme con la vostra famiglia e con gli altri ebrei appartenenti alla vostra casa sarete trasferiti…” iniziava così il documento, il trasferimento che doveva essere attuato 20 minuti dopo la lettura del foglio in realtà consisteva in un arresto. 1200 ebrei vengono arrestati di questi 1017 caricati sui carri bestiame di un treno che dopo 5 giorni di viaggio arriva ad Auschwitz. 835 donne vecchi e bambini vengono subito inviati alle camere a gas, dei 186 rimanenti ne torneranno 15. Per capire cosa è successo, come si è manifestato, come potrebbe manifestarsi ancora.

1938. L’INVENZIONE DEL NEMICO

Le leggi razziali del fascismo. Testimonianze e storie di perseguitati

Autore: Tonino Tosto

Editore EDUP - Anno: 2008

In un periodo in cui il dibattito pubblico sull’immigrazione è incalzato da politiche governative controverse e da episodi di indubbia xenofobia fra la popolazione, è sicuramente attuale e necessario riflettere e tenere viva la memoria di uno dei periodi più oscuri della storia italiana, contro logiche revisioniste e giustificazioniste menzognere.

Il libro è un’interessante raccolta di documenti, immagini, testimonianze che vanno dall’emanazione delle leggi razziali da parte del regime nel 1938 fino alla liberazione nel ’45.
L’emanazione delle leggi non è stata la reazione ad un’ingerenza nazista: è stata una scelta del fascismo basata sull’idea di una “razza italica” che discriminava una parte della popolazione perfettamente integrata nel tessuto italiano e che ha portato all’arresto e alla deportazione degli ebrei in Italia, molti dei quali persero la vita nei campi di sterminio. La programmata volontà di persecuzione è evidente soprattutto nella serie di decreti legge, circolari e disposizioni volte a creare nella popolazione un “coscienza di razza” e il mito dell’ebreo pericoloso. La propaganda si rafforza nelle immagini, i fumetti, le canzoni, la letteratura, i giornali, dei quali il testo presenta un ampia rassegna.

Nella seconda parte del libro sono presenti una serie di interventi: Pupa Garribba ci ricorda come la paura del diverso sia sempre presente, Carlo Lizzani parla delle conseguenze del periodo razzista sul cinema, Matteo Luigi Napoletano fa luce sugli aspetti politici internazionali dell’antisemitismo fascista; ci sono poi le testimonianze di quelli che sono stati discriminati in prima persona, noti o meno, come Enrico Modigliani, Arnoldo Foà, Samuele Modiano, Lisa Calmieri-Billig e altri, che ricordano l’intreccio delle loro vicende individuali coi fatti storici, il vissuto del trauma, l’incubo di Auschwitz, l’esilio in America, ma soprattutto la necessità di tenere viva la memoria storica collettiva nel e per il futuro.


http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto


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