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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Pronta la bozza delle Linee guida ministeriali per l’integrazione scolastica dei disabili

Il testo contiene la normativa vigente, i compiti del personale della scuola, gli aspetti organizzativi, le buone e le cattive prassi in materia. Soddisfatta del risultato la Consulta delle associazioni che fanno parte dell'Osservatorio permanente per l'integrazione degli alunni disabili

 

ROMA – Pronta la bozza delle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni disabili che il ministero dell’Istruzione dovrebbe emanare entro settembre. E la Consulta delle associazioni che fanno parte dell'Osservatorio permanente per l’integrazione scolastica degli studenti disabili si dice soddisfatta del risultato. “Pur essendo un documento che fa il punto della situazione in Italia, si tratta comunque di un segnale politico importante”, commenta Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap). Il testo vuole essere “un gesto di attenzione a un problema, quello dell’integrazione in classe, che non è ancora risolto” nonostante la normativa, e “un monito alle riforme della scuola targate Gelmini a non dimenticarsi dei ragazzini disabili”.

Suddivisa tra legislazione vigente e nuovo scenario normativo (dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità alla classificazione internazionale del funzionamento dell’Organizzazione mondiale della sanità), tra ruolo degli uffici scolastici regionali e compiti educativi e formativi di tutto il personale della scuola e tra aspetti organizzativi e piani educativi individuali, la bozza sulle Linee guida per l'inclusione degli alunni disabili contiene “anche le buone e le cattive prassi in materia, come ad esempio non utilizzare gli insegnanti di sostegno per le supplenze ordinarie, non far uscire dall’aula i bambini e i ragazzini disabili, non concentrare gli studenti disabili in un’unica scuola”, spiega Nocera. Il testo - una ventina di pagine in tutto - accenna inoltre ai Gruppi di lavoro sull’handicap d’istituto, al clima della classe, al progetto di vita dell’alunno e alla collaborazione con le famiglie.

La Direzione generale per lo studente del ministero, inoltre, ha recepito le osservazioni alla bozza fatte dalla Consulta delle associazioni “sia in merito alla continuità didattica – visto il precariato di molti insegnanti – sia in merito all’obbligo di una specifica formazione su integrazione e disabilità per tutti i docenti”, continua il vicepresidente della Fish. Nel futuro delle Linee guida per l'inclusione scolastica c’è poi l'attuazione pratica dell'intesa tra Stato e Regioni del 20 marzo 2008 sulla presa in carico degli alunni disabili anche da parte degli enti locali e delle Asl e “l’individuazione di indicatori di qualità dell’integrazione scolastica”, ha aggiunto Nocera.

Michela Trigari


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