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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Presentata a Roma, la proposta di revisione del Nomenclatore Tariffario Nazionale, lo strumento contenente l'elenco dei dispositivi protesici, delle ortesi e degli ausili tecnici erogabili dal SSN alle persone con disabilità

In Italia sono circa 2.824.000 le persone con disabilità, più di un milione di queste presenta disabilità fisiche. Si tratta di un vero e proprio esercito, numeri che fanno riflettere in quanto interessano il 15% delle famiglie italiane. La proposta di revisione è stata elaborata da un Tavolo tecnico costituito presso il Ministero della Salute, coordinato dal prof. Leopoldo Silvestrini, composto dallo staff dell'allora Viceministro della Salute Cesare Cursi, da Dirigenti delle Direzioni Generali del Ministero della Salute, dal Vice Presidente della Commissione Unica dei Dispositivi Medici (CUD) e dai presidente delle Associazioni degli Ortopedici, fisiatri ed esponenti degli operatori della tecnica ortopedica. Gli esperti hanno riclassificato le prestazioni proteiche secondo una logica di risposta funzionale al bisogno del paziente e hanno rivisto lo stesso impianto metodologico e normativo del Nomenclatore Tariffario, il tutto per creare un Servizio Sanitario Nazionale finalmente capace di farsi carico di un'offerta tecnica più attenta alle esigenze ed alla qualità della vita delle persone diversamente abili.

Il Tavolo ha infatti sviluppato una delle idee di maggior impatto politico sociale del legislatore, che fin dal 2001, auspicava una definizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) per l'erogazione dei servizi sanitari pubblici. "La proposta elaborata dal Tavolo tecnico - ha affermato Giuseppe Caforio, Vice Presidente della XII Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato nel corso di un convegno svoltosi questa mattina a Roma, presso la Biblioteca del Senato, per la presentazione della revisione del Prontuario Tariffario - affronta in modo globale il percorso di revisione dell'assistenza protesica avviatosi con l'introduzione dei LEA e con la legge di riforma delle professioni sanitarie.

Il nuovo impianto regolamentare del Nomenclatore tariffario non può più rispondere infatti, come in passato, ad una mera funzione di indennizzo, del tutto inadeguata al compito più complesso cui sono chiamati i LEA: la prestazione protesica, infatti, deve poter offrire risposte appropriate alle necessità dir recupero funzionale di una persona con disabilità, attraverso interventi terapeutici preventivi, compensativi e riabilitativi". "Un'assistenza protesica moderna e funzionale ai bisogni del paziente deve poter contare anche sulla collaborazione delle professionalità impegnate in questo campo - ha sottolineato il Sen. Cesare Curzi, Vice Presidente della XII Commissione Permanente Igiene e Sanità - anche alla luce dell'approvazione della legge istitutiva degli ordini delle professioni sanitarie, che rende necessario coniugare tali professionalità con quelle mediche all'interno di un'assistenza protesica che tenga conto delle novità emerse in questi ultimi anni".

(fonte: www.sordionline.com)


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