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Somministrazione farmaci a scuola


Frequentemente accade che alunni con o senza handicap debbano assumere in orario scolastico dei farmaci, a seguito di terapie prescritte o per lievi malori occasionali. In proposito sembra opportuno riportare il parere ufficiale espresso dal Comune di Roma, Dipartimento XI Ufficio scuola dell’infanzia, con nota del 22 febbraio 2000, inviata a vari uffici per l’infanzia delle circoscrizioni romane a agli assessorati competenti.
Data l’autorevolezza dell’autore della nota, sembra opportuno trascriverla, poiché essa può risolvere parecchie situazioni pratiche che altrimenti rischierebbero di creare ostacoli alla normale frequenza degli alunni.


"A) Una terapia medica ciclica e programmata, per determinate patologie (p.es. diabete, epilessia ed altro) e della quale pertanto non si può fare a meno, deve essere somministrata a scuola, secondo le indicazioni del medico curante e previa autorizzazione scritta da parte dei genitori: l’istituzione deve individuare le figure a ciò preposte, nominate per ciascuna scuola per interventi di primo soccorso nei casi di emergenza ai sensi della Legge 626/94.

In caso di malore, non ci si può esimere di portare il normale soccorso con la solerzia che ogni buon padre o madre di famiglia ha il dovere di fornire. Altrimenti, inoltre, potrebbe configurarsi, come accade per la strada (o in occasione di incidenti) il reato di omissione di soccorso".

 

Salvatore Nocera
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