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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Sostegno e Supplenze

Buongiorno,

sono un' insegnante di sostegno di scuola primaria avendo ormai dall'inizio dell'anno durissimi scontri con la dirigente in quanto mi rifiuto categoricamente di fare supplenze in altre classi quando è presente l'alunno H che io seguo, ed avendo più volte richiesto un ordine di servizio, la "cara" dirigente dopo aver superato il limite della decenza ed avendomi rimproverata, gridando come fossimo al mercato lungo il corridoio della scuola alla presenza di collaboratori scolastici, docenti e bambini, sostenendo che non ce la fa più con me che ho superato il limite e che dovrei vergognarmi di come agisco (ma dovrebbe vergognarsi lei che parla sempre di legalità), non mi dilungo oltre sugli insulti e le maniere da "pescivendola", ma mi scusi è uno sfogo plausibile, chiedendo sempre l'ordine di servizio mi risponde che secondo un DPR 53 l'ordine di servizio è anche orale, ma io le richiedo un ordine scritto, ma lei me lo nega. Ora *vorrei sapere se* è davvero così, cioè se *l'ordine di servizio è anche orale e quindi io devo obbedire* nonostante pensi si stia commettendo un illecito che secondo la dirigente non c'è in quanto lei avendo necessità deve utilizzare tutte le risorse della scuola, quindi anche le insegnanti di sostegno non avendo le supplenti nelle tasche e quindi bisogna aspettare che arrivino, infatti sosteneva che non mi stava mandando a fare una supplenza ma a coprire una classe in attesa della supplente!Ma non è la stessa cosa?Coprire che vuole dire mi devo stendere fisicamente nell'aula?Anche perchè la supplente è arrivata alle 9.50 ed io dovevo supplire dalle 8,30 fino al suo arrivo. Purtroppo alla fine mi sono trovata costretta a recarmi in quell'aula in quanto la dirigente sbraitando è venuta a prendermi nella mia classe, che professionalità!

Io le ho detto tutto ciò che pensavo e che credevo giusto, lei mi ha risposto che la sua stima nei miei confronti è a terra ma a me non importa più di tanto. Poi mi chiedo se nelle necessita deve utilizzare tutte le risorse della scuola se manca un bidello può chiamarmi a pulire i bagni?

Nel circolo vige la totale dittatura e nessuno oltre me e pochissime altre colleghe cercano di "contrastare"questo abuso, ovviamente solo noi che non siamo del posto ma pendolari,,,,ma come sempre la maggioranza vince per cui noi rimaniamo dei casi isolati se non da evitare. Mi scusi per questo sfogo anche altre volte le ho scritto lamentando questa consuetudine e lei è sempre stato pronto nel rispondermi e "confortarmi".

Attendo una positiva risposta, anche perchè credo che se non ho un ordine scritto e volessi agire contro questo abuso non potrei farlo vero?

Buona giornata.


Se i fatti narrati sono dimostrabili con testimonianze, sono gravissimi e mostrano un esempio eclatante di come non si debba fare il Dirigente scolastico. Comportamenti come quello raccontato sono totalmente contrari al decreto n. 53 sulla dirigenza e vanno legalmente censurati ( mi assumo la responsabilità di quello che dico come avvocato). E' bene chiarire che, in base alle norme generali di stato giuridico del personale civile dello Stato e quindi della scuola pubblica, quando un dipendente riceve un ordine che egli ritiene illegittimo, ha il dovere di pretendere che tale ordine gli venga dato per iscritto ed il Superiore non può rifiutarsi; altrimenti l'ordine orale non vale nulla. Ora che l'ordine dato ad un docente per il sostegno di supplire in altre classi, quando l'alunno con disabilità è presente nella sua classe è palesemente illegittimo, in violazione dell'art 35 comma 7 L.n. 289/02, secondo il quale l'insegnante per il sostegno può essere nominato e svolgere attività didattica solo in presenza dell'alunno con disabilità per il quale è nominato. Quindi il Dirigente sapeva che la sua richiesta era illegittima e per questo non ha voluto metterla per iscritto, perchè avrebbe fornito la prova di un abuso di potere che costituisce reato. Come reato è l'aggredire un docente in modo incivile in presenza di terzi, violando la sua dignità professionale. A mio avviso ci sono estremi sia per una denuncia penale sia per una richiesta di risarcimento danni morali, oltre che gli estremi per una richiesta di visita ispettiva. Però occorre conoscere il nome e l'indirizzo della scuola, perchè questi casi incresciosi che gettano ombre sinistre su tutta la categoria dei Dirigenti che, nella maggioranza sono ben diversi da quella descritta. Il caso , ben circostanziato dovrebbe essere segnalato dalla Sezione sindacale unitaria della scuola al Ministero , affinché assuma i provvedimenti del caso e segnalato alle associazioni delle persone con disabilità , che, come la F I S H , sono presenti nell'Osservatorio ministeriale sull'integrazione scolastica, affinché questi casi di prassi lesive della qualità dell'integrazione, assai frequenti, vengano definitivamente a cessare.

Cordiali saluti.
Salvatore Nocera


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