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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
Centro Servizi Amministrativi di Padova
Settore Interventi Educativi
Servizi per l'Integrazione Scolastica o Ufficio Integrazione - G.L.H.

Prot. n. 000447/c24

Padova, 26 gennaio 2006

AI Prof. Stefano Cavallaro S.M.S. Pegoraro
I.C. Solesino

e, p.c.

AI Dirigente scolastico Dell'I.C. di Solesino

Alla Direzione generale deIl'U.S. R. per il Veneto

Venezia

LORO SEDI

Oggetto: Insegnanti di sostegno e sostituzione di colleghi assenti .

In riferimento alla nota della S. V. del 7 gennaio u.s. in relazione all'oggetto, ribadendo il parere sulla non correttezza della procedura che vede la sostituzione dei docenti assenti con il docente di sostegno, quest'ufficio ha già chiarito con la propria circolare del 6 maggio 2004 prot. n. 018548/c24, citata nella nota, quanto le norme in questione stabiliscano circa tale eventualità.

Tuttavia, fatto salvo il principio della correttezza delle relazioni professionali tra dirigenti scolastici, docenti, e utenza, nonché il fine ultimo di ogni azione educativa che è il bene dell'alunno, si è convenuto che possa essere tollerata la sostituzione del docente assente

da parte del collega di sostegno solo nel caso in cui si tratti di docente assente della classe di cui il docente di sostegno è contitolare, e ciò non arrechi danno alla situazione dell'alunno disabile e della classe. Ciò in virtù della pari dignità tra docenti curriculari e di sostegno e l'appartenenza allo stesso consiglio di classe. Inoltre, deve trattarsi di soluzioni estemporanee , adottate per breve durata e motivate anche da obiettivi didattici condivisi.

In merito a quanto sostenuto dalla S.V., relativamente al fatto che non vi sia nessun altro che “ può valutare il disagio dei ragazzi diversamente abili meglio del docente di sostegno” tale consapevolezza , può risultare, da un lato, lo strumento attraverso cui motivare la non adeguatezza della soluzione rappresentata dal capo d'istituto, a cui peraltro, non dovrebbero mancare le conoscenze per una simile valutazione.

Da un altro lato però, sembra sostanziare il motivo per cui, spesso, da parte dei docenti di sostegno viene lamentata la solitudine in cui vengono lasciati dai colleghi nel seguire l'alunno disabile.

Pertanto, come suggeriscono tutte le norme sull'integrazione scolastica, non è che nella pratica della condivisione tra tutte le figure coinvolte, dirigente, docenti curriculari, sostegno, assistenti ecc. la soluzione delle problematiche riguardanti la effettiva presa in

carico dell'alunno disabile e della classe e che trova, negli spazi e nei tempi destinati alla programmazione degli interventi, la sua collocazione ideale.

In ogni caso, salvo l'assenza degli alunni disabili seguiti, l'impossibilità di utilizzare il docente di sostegno eventualmente disponibile per altri alunni disabili , non è legittimo usare il personale di sostegno per altro scopo se non l'integrazione scolastica di alunni in tale situazione.

Si auspica che con questo ulteriore parere, i dirigenti scolastici abbiano modo di evitare ai docenti di sostegno simili segnalazioni.

Il Dirigente
Dr.ssa Francesca Sabella


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