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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Un difficile cammino

Sono una docente di scuola superiore. Sono sempre stata interessata al problema del rapporto tra Handicap e Scuola e nel corso degli anni ho letto e studiato leggi e materiale relativo, consultando anche il sito di Educazione e Scuola. Ho avuto alunni con difficoltà e collaborato con gli insegnanti di sostegno, per cui ho sperimentato metodi e strategie (computer, divisione in gruppi ) con una certa efficacia. Negli ultimi tempi ho però scoperto una realtà che mi sfuggiva e che mi ha lasciato perplessa ed amareggiata.

Nella scuola superiore i docenti di sostegno vengono nominati attingendo da aree disciplinari diverse. Inizialmente ho percepito queste aree come una comodità di raggruppamento delle classi di concorso, ma ora ho trovato che alcuni docenti di sostegno dicono di essere stati assunti solo per insegnare le materie comprese in queste aree disciplinari.

Mi sembra di capire che, in caso di alunno diversamente abile, la scuola individua un'area su cui intervenire, lo segnala al CSA che, attingendo da una graduatoria divisa in aree, manda un insegnante. Ne consegue che l'insegnante dice di avere un contratto per insegnare le discipline incluse nella sua area. Che poi è la verità. Ma allora il consiglio di classe delega l'intervento su quella area e si sconvolgono tutti i principi su cui si basa l'integrazione scolastica. Non c'è più un intervento del consiglio di classe ed il concetto di insegnante di sostegno viene trasformato in un insegnante 'di recupero' e ripetizione.

Non solo, ma percepisco contrasti fra docenti curricolari che vogliono che il 'recupero' sia in tutte le discipline e quelli di sostegno che vogliono intervenire solo sulle loro. Così tutto il discorso sull'integrazione scolastica è buttato a mare.

Ne resto profondamente amareggiata e mi affido a lei perché si apra un dibattito serio su quale è veramente il ruolo dell'insegnante di sostegno nella scuola superiore, e sull'obbligo che la personalizzazione dell'insegnamento sia un dovere di tutti e non solo del docente di sostegno.

Cordiali saluti,
lettera firmata


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