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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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CON I “VULNERABILI”
Venti anni del Coordinamento delle comunità di accoglienza (C.N.C.A.)

 

20 anni fa nasceva il Coordinamento delle Comunità di accoglienza, conosciuto con la sigla C.N.C.A.

I numeri per il 2001 dicono: 250 gruppi e comunità aderenti, 36 mila persone accolte (giovani tossicodipendenti, minori, disabili, immigrati, malati psichiatrici, senza fissa dimora, prostitute, ex carcerati) in 2.000 strutture, con un organico di 7 mila operatori e 5 mila volontari.

 

Abbiamo scelto di ricordare l’evento, facendo riemergere i valori nei quali da sempre crediamo: il rispetto della persona, l'accoglienza, la tolleranza, il lavoro, l'integrazione: per questo abbiamo titolato il ricordo dei 20 anni "con i vulnerabili".

 

Per non essere sempre costretti a intervenire quando i guasti sono già compiuti, abbiamo bisogno prima di tutto di capire quale posto, nel nuovo millennio, è riservato a quanti sono chiamati, con linguaggio internazionale “popolazione vulnerabile” (vecchi, bambini, donne, malati, poveri).

È un “vuoto a perdere”, come ogni scarto di produzione, al quale si dedica lo stretto indispensabile per il recupero e la custodia, oppure c’è ancora spazio di vita per chi ha scarse risorse economiche, culturali, di salute?

 

Non abbiamo dubbi da che parte stare: vogliamo solo adeguare il nostro impegno al mondo che dicono stia cambiando.

Noi rimaniamo convinti della sacralità della persona, a prescindere dalla condizione di ciascuno: coltiviamo il sogno di popoli che sappiano vivere il benessere, senza esclusione di nessuno.

Dalla comprensione proseguiremo nel nostro impegno con fermezza, onestà e competenza: abbiamo estremo bisogno di futuro.

 

Nel corso del 2002 organizzeremo tre eventi:

 

- il primo consiste in un incontro in cui dialogheremo con quattro grandi giornalisti che, per professione, raccontano il mondo, insieme a “testimoni” che sanno proporre “qualcosa”;

- il secondo è riservato a una riflessione sulla “giovinezza”: adolescenti e giovani che stentiamo a riconoscere, ma sui quali è indispensabile investire;

- il terzo propone temi di “spiritualità”, senza i quali ogni azione, anche buona, rischia di non avere senso.

 

Tutto questo nello stile che ci è proprio: senza gridare, senza teatri, senza vacuità di luci…

 

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CON I “VULNERABILI”

Venti anni del Coordinamento delle comunità di accoglienza (C.N.C.A.)

 

19-20 aprile 2002

Milano, Auditorium del Pime – Via Mosè Bianchi, 64

  

PROGRAMMA

 

19 aprile

 

14.00 – Benvenuto: Gino Rigoldi

14.30 – Apertura dei lavori: Vinicio Albanesi (presidente C.N.C.A.) – Il sogno di un benessere senza esclusioni

 

Il mondo e il suo racconto

 

Gad Lerner (La Sette) – I costi e i benefici del progresso

Enrico Mentana (direttore TG5) – Esteriorità, materialità, successo… aspirazioni inarrestabili?

Dino Boffo (direttore Avvenire) – Tra normalità che produce disagio e modelli alternativi di vita

Antonio Sciortino (direttore Famiglia Cristiana) – La Chiesa nel terzo millennio: messaggio mediato o profezia?

 

17.00 – Marco Presta e Antonello Dose (Ruggito del coniglio Radio Due) “Intermezzo”

 

18.00-19.30 – Interventi e repliche

 

21.00 – Spettacolo teatrale del “Barrio’s” (a cura di Comunità Nuova)

 

20 aprile

 

Il mondo e le sue speranze

 

9.30

Gianfranco Brunelli (Il Regno) Passaggi di storia sociale recente

Marino Niola (antropologo) La società della frammentazione: che cosa ci accomuna?

 

Giuseppe Orru e Renzo Zucca – Intermezzo: breve concerto con le “launeddas”

 

Una lunga sfida

 

Sergio Pighi - Città diffidenti, generose e ostili

Dante Clauser Accogliere sempre e comunque

Mario Vatta La paura della illogicità

Andrea Gallo Il movimento dei giovani, qualcuno si muove all’orizzonte

Angelo Cupini Educare, educare, educare

 

Conclude

Luigi Ciotti – L’impegno della speranza

 

12.00 – Messaggio di Carlo Maria card. Martini (Arcivescovo di Milano)

 

12.30-13.30 – Conclusione: “Lettera ai vulnerati”*

 

*Anima il momento conclusivo l’Associazione Aeper.

 

NOTE LOGISTICHE

Dove si svolge - L’Auditorium del Centro Missionario Pime si trova a Milano in via Mosè Bianchi n. 94, tel. 02 438201.

Come arrivarci - Metropolitana linea rossa fermata Amendola Fiera o Lotto. Autobus n. 49 e 78. Filobus 90 e 91)

Informazioni e prenotazioni - Segreteria nazionale del C.N.C.A., tel.06 44230395, fax 06 44117455; e-mail: cnca.roma@flashnet.it. Nei giorni del convegno risponderà al n. 348 3004604 – 348 8017100.

 

 

I 20 anni del Cnca….

 

Raccolte in un nuovo libro le scelte e le proposte educative della federazione

 

Due decenni vissuti nell’impegno sul fronte del disagio e nel confronto con le politiche sociali italiane: il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) riassume i passaggi salienti di questo camminare “sulla strada” in un volume che sarà presentato a Milano il 19 e 20 aprile, in occasione dell’incontro “Con i vulnerabili” all’Auditorium del Pime. Durante le due giornate che apriranno i festeggiamenti per il ventennale della federazione verrà consegnato ai partecipanti il libro in cui vengono ripercorse le scelte – ma anche le proposte – che hanno accompagnato in questi anni il Coordinamento riguardo a minori e tossicodipendenti, disabili e immigrati, carcere e volontariato, psichiatria e prostituzione e tratta. Una storia a cui si affiancano come parte integrante, quindi, contributi particolari che illustrano in modo sintetico e competente “spezzoni” di problematiche e di risposte sociali.


Non mancano le riflessioni sul presente, in cui i poveri e le persone a rischio di emarginazione continuano ad essere numerose. I segni del disagio non mancano, in un clima di “rincorsa” al benessere e alla sicurezza che produce fra i singoli e le famiglie, gli anziani e i giovani, “solitudine e marginalità”. Lo dimostrano le fasi riabilitative vissute nelle comunità: “Nonostante il lavoro di accompagno, di crescita, di autonomia, nel momento del reingresso nella vita ordinaria, la mancanza di riferimenti affettivi, amicali, solidali mette a rischio tutto il lavoro fatto”.


Accanto ai dati allarmanti sulla crescita delle povertà materiali nel nostro paese - secondo l’Istat 2 milioni e 700mila famiglie (il 12,3%) vivono con meno di un milione e mezzo al mese: quasi otto milioni di italiani, fra cui molti bambini, mentre il 10% delle famiglie italiane possiede il 40% della ricchezza – diventa più evidente il disagio dei ragazzi non solo nelle forme della tossicodipendenza o della devianza (la causa maggiore di morte tra i 19 e 24 anni è il suicidio), ma in tutta l’area affettiva ed educativa, anche a causa della “full immersion” nel mondo virtuale proposto dai media. Aumentano anche le persone con problemi psichiatrici (10 milioni), colpite soprattutto da disturbi d'ansia e affettivi, mentre ogni anno 6mila giovani entrano nel disagio psichico, rischiando di passare dalla “crisi” episodica alla malattia e alla cronicità.


Richiamando le istituzioni ad essere sensibili verso le componenti deboli della popolazione, i 256 gruppi e comunità appartenenti al Cnca ribadiscono la loro scelta di stare accanto agli ultimi, “nascondendo” i volti nel rispetto della privacy e facendo invece emergere i problemi, tutelando le drammaticità delle storie e cercando di riportare a normalità le vicende difficili. Nelle risposte date finora dalle attuali politiche sociali il Cnca ravvisa una “scarsa solidarietà verso le forme di problematicità sociale”, anzi, l’insistenza sul binomio “cura-contenimento” e l’applicazione di metodi “aziendalistici” ai fenomeni sociali, appellandosi al privato in nome di una “presunta efficienza”. Secondo il Coordinamento, “è un errore gravissimo scommettere solo sull’efficienza. Molti hanno già dato, molti possono offrire qualcosa, nessuno è in grado di dare sempre e in abbondanza”.


Per la federazione punti irrinunciabili restano i servizi sociali alla persona come diritto, lo sviluppo di una cultura d’attenzione verso i giovani, il garantire livelli omogenei di servizi e prestazioni, la sussidiarietà attiva, servizi sociali competenti (cioè capaci di produrre relazioni significative, non solo di erogare prestazioni), risorse: tuttavia “a fronte di molte iniziative legislative, nessuna aggiunta di risorse per le politiche sociali. La conclusione, nemmeno nascosta, è quella del risparmio per gente che non merita attenzione”.


A Milano arriverà – fresco di stampa – anche lo “Year book 2001”. Nell’annuario sono consultabili i dati su operatori e volontari, i loro incarichi, oltre alla storia della federazione, alle schede con i recapiti di tutti i 256 gruppi federati, suddivisi in 14 aree regionali. I gruppi e le comunità sono presenti dalla Lombardia (49) al Veneto (34), dalla Sicilia (29) al Piemonte, Val d’Aosta e Liguria (20); oscillano tra 7 e 19 le presenze nelle altre regioni. Pagine anche sulle cooperative e i progetti europei. La “celebrazione” del ventennale, quindi, è improntata alla memoria e al far riemergere i principi alle radici della fondazione: dalla sacralità e il rispetto della persona all’accoglienza, dalla tolleranza all’integrazione, dal lavoro alla condivisione.

 

 

 

Persone prese in carico dalle strutture del C.N.C.A.
Dati al 31/12/2001

Tipo

N. accolti

Maschi

Femmine

Minori dal civile

9.219

5.495

3.724

Tossicodipendenti

8.253

6.785

1.468

Immigrati

2.185

1.580

605

Giovani in difficoltà

1.774

1.282

492

Partecip. attività formative

1.558

653

905

Famiglie a rischio

1.664

825

839

Handicappati psichici

958

538

420

Senza fissa dimora

764

705

59

Handicappati fisici

624

320

304

Minori dal penale

440

366

74

Affetti da Aids

430

292

138

Prostituzione

396

0

396

Malati mentali

368

260

108

Detenuti ed ex detenuti

307

276

31

Alcolisti

268

199

69

Anziani

262

80

182

Handicappati fisici e psichici

159

85

74

Nomadi

158

119

39

Madri nubili

99

0

99

Gestanti

64

0

64

Altro

4.086

2.148

1.938

TOTALE

34.036

22.008

12.028

Fonte: C.N.C.A.  


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