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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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"Coordinamento docenti bis"

Allego i messaggi e i documenti che attestano non una utopistica  - o ridicola -  volontà di fronteggiare le "potenzialità politiche " dell'adunata palermitana bensì la capacità di repressione e di "disturbo" da parte di chi ( palermitano o no ) non ha tollerato e non tollera espressioni di libera democrazia.

In questo mese il gioco di contraffazione del Coordinamento Docenti , che ha preso la parola in Interlinea https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html, è stato insistente e coerente alle logiche di manipolazione e sopraffazione che vanno iscritte ad una cultura  che ama ottenere con atti di " irridente violenza" ciò  che non può avere con mente e cuore solare.

Al "coordinamento docenti bis" auguriamo un buon alloggio là dove  non ci sono i nostri interessi  e dove l'opportunità politika ha buon  gioco.

nadia scardeoni

https://www.edscuola.it/interlinea.html

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
26.01.02
Il COORDINAMENTO DOCENTI di Palermo lancia un appello per  creare , a
partire dallo spazio riservato in Interlinea :
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html
 un Coordinamento Nazionale

CONTATTI
Giovanna Federico : giovannafederico@libero.it
Lucia Bonaffino luciabonaffino@tiscalinet.it
per  documentazione in INTERLINEA :
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html
Per  aggiornamento documenti  : Nadia Scardeoni    nadiasc@tin.it

un caro saluto
Nadia Scardeoni
https://www.edscuola.it/interlinea.html

allegato

COORDINAMENTO DOCENTI
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html

PRESENTAZIONE

Giovedì 10 Gennaio 2002 , presso il Liceo Classico "G.Garibaldi" di PA, si è
costituito un "Coordinamento di Docenti"
 per
· sorvegliare sul presente e futuro della scuola pubblica
· analizzare, verificare la congruenza, i punti deboli, la praticabilità
della revisione complessiva del sistema educativo
· attuare forme di " protesta civile" che non siano lesive per gli alunni e
per la vita della scuola pubblica .
Del "Coordinamento Docenti"  fanno parte , a tutt'oggi, cira duecento
docenti, per lo più in rete attraverso e-mail, che operano in più di
quaranta scuole di Palermo e provincia, con qualche presenza di altre città
della regione.
Giovedì 24 gennaio, all'assemblea, organizzata  dal L.S."S.Savarino" al
"Meli" di Palermo,  si sono incontrati più di duecento docenti.
E' stato nuovamente approvato il documento del 17 gennaio :  il manifesto
scaturito dall'assemblea del Coordinamento che si è tenuta al  "Garibaldi",
e che come si è deciso , sarà portato ai Consigli di Classe dei prossimi
scrutini.
Inoltre si sono costituite delle commissioni per elaborare documenti su
settori specifici, e sono in via di attuazione una serie di altre
iniziative.
Il 28 Gennaio due membri del "Coordinamento Docenti", del Liceo Classico
"G.Garibaldi" di Palermo, parteciperanno ai lavori del convegno, sulla
didattica, del Liceo Mamiani di Roma.
da La Repubblica - Palermo
l'assemblea
Anche i docenti contro la Moratti in duecento nel fronte trasversale
SALVO INTRAVAIA

Dopo gli studenti, anche gli insegnanti si mobilitano contro la riforma
della scuola del ministro Letizia Moratti. In appena due settimane il
"Coordinamento docenti", nato il 10 gennaio per iniziativa di due insegnanti
del liceo classico Garibaldi, Lucia Bonaffino e Giovanna Federico, ha già
registrato l'adesione di quasi duecento professori in rappresentanza di
quaranta diverse scuole, non solo superiori. E oggi alle 15,30, dopo tre
assemblee svoltesi al Garibaldi e alla scuola media Vivona, si terrà
un'assemblea generale al liceo Meli di via Aldisio.
Un banco di prova per un movimento trasversale che, partendo da Palermo,
intende esprimere «la più netta e totale opposizione al progetto di riforma
del sistema scolastico elaborato dal gruppo ristretto» di saggi nominato
dalla Moratti. Sono parole tratte dalla pagina manifesto che, approvata
giovedì scorso al Garibaldi, in questi giorni sta facendo il giro delle
scuole della provincia. L'assemblea del Meli è promossa dal liceo
scientifico Santi Savarino di Partinico, ma «è in perfetta consonanza di
idee con il documento del Coordinamento docenti», dicono Fabrizio Mangione,
insegnante del Savarino, e Lucia Bonaffino. Nell'invito per l'assemblea si
legge: «Io non sono stato consultato... e tu?». Lo slogan sottolinea la
mancata consultazione dei docenti da parte del ministero. «Il nostro
obiettivo - dice la Bonaffino - è di consultare molti più Consigli di classe
di quelli sentiti dalla commissione Bertagna in giro per l'Italia e lo
faremo sottoponendo il documento approvato il 17 gennaio ai Consigli di
classe che si svolgeranno in occasione degli scrutini del primo
quadrimestre».
Lo scontro sulla riforma viene concentrato in una serie di punti. I docenti
rifiutano l'introduzione di logiche aziendali nella scuola. Il dissenso è
totale sul «sistema duale che separa l'istruzione dalla formazione», sulla
trasformazione «del Consiglio d'istituto in Consiglio di amministrazione» e
sulla riduzione del numero di ore di lezione obbligatorie e del numero delle
discipline, che i docenti che liceo scientifico Einstein definiscono
«oltraggioso». Ancora, i professori chiedono l'elevamento dell'obbligo
scolastico a 18 anni e rifiutano la destinazione di ingenti risorse alla
scuola privata e la modifica delle commissioni degli esami di Stato
introdotta con la legge finanziaria. «Lo scopo dell'assemblea di oggi è
quello di creare un coordinamento provinciale, ed eventualmente nazionale -
dice Mangione - che vada al di là delle sigle sindacali».
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/coordinamento_docenti.html
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/170102.html
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/manifesto.html

07.02.02

"Democrazia a Palermo"

Lettera di
G.Federico  a Giovanni Passaro

Carissimi
leggete attentamente e traetene le vostre considerazioni.
Commentare è inutile.
un caro saluto
nadia scardeoni
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html

----- Original Message -----
From: Giovanna Federico
To: Giovanni Passaro
Sent: Wednesday, February 06, 2002 9:31 PM
Subject: Re: COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI PALERMO

Non ho ben capito perchè usi il nome del Coordinamento Docenti nato giorno
10 al Garibaldi per poi non fare menzione del documento approvato
democraticamente il !7, nella successiva assemblea, quindi ed invece spacci
per documento unitario qualcosa che ne io ne altri conosciamo .
Ti ho personalmente inviato i Documenti prodotti ed a conoscenza di tutti i
membri del Coordinamento tranne la pagina-manifesto non ho trovato nulla .
Ti chiedo di spiegare ed apportare le dovute correzioni
Questi metodi sono palesemente scorretti e vanno pubblicamente denunciati.

----- Original Message -----
From: Giovanni Passaro
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Wednesday, February 06, 2002 6:52 PM
Subject: COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI PALERMO

E' NATO E' NATO!!!!
http://www.coordinamentodocenti.ion.it

Finalmente ci siamo riusciti... il sito sembra pronto... solo qualche
limatura da effettuare!!!
Partecipate al forum... abbiamo bisogno di arricchire la "discussione"
Esprimete i vostri pareri e le vostre critiche... saranno tutte gradite !!!

un saluto
Giovanni Passaro

3

07.02.02

il dopo moretti
professori siciliani unitevi

MARIO CENTORRINO

Se non ora quando, verrebbe da pensare, invidiando l'esperienza realizzata
dal professor Francesco Pardi a Firenze, nel leggere l'appello di Giovanni
Fiandaca rivolto agli uomini di cultura siciliani. «I quali scrive Fiandaca
dovrebbero impegnarsi di più nell'affrontare da esperti disinteressati le
questioni di interesse collettivo, per ridiscutere, con sforzo di
approfondimento e tensione emotiva, temi cruciali come la scuola, la
democrazia, la giustizia, il lavoro, lo sviluppo, la disoccupazione, la
criminalità. Con un preciso obiettivo: dare vita a un "rinascimento
siciliano" sotto forma di impresa politicoculturale collettiva, che veda
impegnati tutti gli intellettuali di buona volontà, a cominciare dal mondo
universitario e della scuola».
Operazione, vorrei suggerire, da realizzare rispettando alcune condizioni.
Accettando tutti e non rifiutando a priori il contributo di alcuno (salvo la
congruenza all'obiettivo delle storie personali). Non identificandosi con
partiti, centri studi, riviste ma mettendo a loro disposizione i materiali
elaborati. Avendo come interlocutori privilegiati non solo intellettuali ma
anche studenti e sindacati. Rifiutando per principio strumentalizzazioni,
asservimento, ruolo di consulenza, identificazioni apodittiche con la
società civile. Ma rivendicando forte e chiaro un ruolo di intellettuali che
debbono esercitare liberamente il loro spirito critico, ed essere
riconosciuti come tali, a prescindere da eventuali inclusioni burocratiche
negli apparati dei partiti (o esclusioni dagli stessi). Studiare per
conoscere, approfondire, progettare, educare alla ricerca. Dare spinta a un
"rinascimento" dove ognuno si rimette in discussione attraverso processi di
confronto, non di "scambio".
Sono meno pessimista sullo stato della ricerca sociale in Sicilia rispetto
al professor Fiandaca. Semmai va evidenziato lo scarso peso che quel poco di
ricerca sociale elaborata ha finora avuto nei programmi, nella selezione dei
bisogni, nella valorizzazione delle competenze. Anzi, si potrebbe
contrapporle un mondo vitale che esiste negli istituti scolastici, nelle
stesse università, in molte associazioni di volontariato la cui "produzione
di sapere" rimane fuori dai canali della comunicazione o comunque non trova
interlocuzione, non viene "assorbita" dal mercato politico.
Di fronte ad autoreferenzialità sempre più irritanti, senza polemica,
proviamo a confrontare le nostre referenzialità che derivano da quanto
abbiamo studiato e scritto. Non contro qualcuno ma per qualcuno. Non a
favore di qualcuno ma nell'interesse di tutti. Non per sostituire qualcuno
ma per non dover nutrire complessi di colpa sulla nostra pigrizia che si
traduce spesso in rinunzia e rifugio nella sfera del privato. Proviamo a
trasformarci da mediani in attaccanti, rievocando una nota canzone di
Ligabue.
E a proposito di pigrizia una proposta concreta: cominciamo a riunirci,
senza inviti né telefonate, nella sede palermitana di "Repubblica". Per
esempio, il primo marzo.



4

07.02.02
Parole sporgenti:

*  democraticamente......
*    E' NATO
*    tutti chi?

* democraticamente_________________________________

SABATO 26 GENNAIO 2002

 in Interlinea   è attivato uno "spazio "  COORDINAMENTO DOCENTI"
eccolo

link
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html
e sottolink
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/coordinamento_docenti.html
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/170102.html
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/manifesto.html

DOMENICA 27 GENNAIO
all'indirizzo di posta del sito
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html

arriva un documento in allegato : oggetto : Relaz. Assembl
senza alcun accenno di accompagnamento
mittente Fabrizio
eccolo

Return-Path: <edscuola@edscuola.com>
Received: from edscuola ([212.171.54.178]) by fep41-svc.tin.it
          (InterMail vM.4.01.03.13 201-229-121-113) with SMTP
          id <20020127093425.WSUA3603.fep41-svc.tin.it@edscuola>
          for <nadiasc@tin.it>; Sun, 27 Jan 2002 10:34:25 +0100
Reply-To: <edscuola@edscuola.com>
From: "edscuola" <edscuola@edscuola.com>
To: "!!interlinea@edscuola.com" <nadiasc@tin.it>
Subject: I: relaz.assembl.
Date: Sun, 27 Jan 2002 10:35:17 +0100
Message-ID: <LPBBLJIIMFPOJPLCAEMFKEBDKGAA.edscuola@edscuola.com>

ASSEMBLEA DEL COORDINAMENTO DOCENTI CONTRO LE PROPOSTE DI RIFORMA DEL
MINISTRO L.MORATTI DEL 24.01.2002
RELAZIONE SINTETICA
            L'Assemblea del Coordinamento docenti contro le proposte di
riforma del Ministro L.Moratti, riunitasi a Palermo presso il Liceo Classico
"G.Meli" in data 24.01.2002, alla quale hanno partecipato circa 250 docenti
in rappresentanza di 50 scuole statali di ogni ordine e grado della
provincia di Palermo
ha ribadito i fondamentali principi ispiratori del movimento:
1)      Rifiuto del concetto di scuola-azienda
2)      Affermazione di un'idea di scuola pubblica, democratica, laica,
pluralista, garante di pari opportunità nel processo educativo e formativo
di ogni cittadino
L'assemblea ha sottolineato l'importanza di estendere il Coordinamento a
livello nazionale ed ha proposto di sviluppare in tempi brevi:
1)      la stesura di un documento unitario;
2)      l'acquisto di uno spazio di intervento in un quotidiano nazionale;
3)      l'organizzazione di una capillare consultazione nelle scuole sui
temi della riforma;
4)      la realizzazione di un sito web del movimento;
5)      l'elaborazione di criteri uniformi da adottare per lo svolgimento
degli Esami di Stato;
6)      la lettura e il commento della "Pagina-Manifesto" nel corso dello
svolgimento degli imminenti Consigli di classe, già approvata dal
Coordinamento;
7)      l'adesione allo sciopero del 15.02.2002.
L'Assemblea si riunirà nei locali del Liceo Classico "G. Meli" di Palermo il
7.02.2002 alle ore 16.00.

* E ' NATO__________________________________________________________

messaggio a ml edscuola

democrazia "...a Palermo

Lettera di Giovanna Federico  a Giovanni Passaro

Carissimi
leggete attentamente e traetene le vostre considerazioni.
Commentare è inutile.
un caro saluto
nadia scardeoni
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html


----- Original Message -----
From: Giovanna Federico
To: Giovanni Passaro
Sent: Wednesday, February 06, 2002 9:31 PM
Subject: Re: COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI PALERMO

Non ho ben capito perchè usi il nome del Coordinamento Docenti nato giorno
10 al Garibaldi per poi non fare menzione del documento approvato
democraticamente il !7, nella successiva assemblea, quindi ed invece spacci
per documento unitario qualcosa che ne io ne altri conosciamo .
Ti ho personalmente inviato i Documenti prodotti ed a conoscenza di tutti i
membri del Coordinamento tranne la pagina-manifesto non ho trovato nulla .
Ti chiedo di spiegare ed apportare le dovute correzioni
Questi metodi sono palesemente scorretti e vanno pubblicamente denunciati.

----- Original Message -----
From: Giovanni Passaro
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Wednesday, February 06, 2002 6:52 PM
Subject: COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI PALERMO

E' NATO E' NATO!!!!
http://www.coordinamentodocenti.ion.it

Finalmente ci siamo riusciti... il sito sembra pronto... solo qualche
limatura da effettuare!!!
Partecipate al forum... abbiamo bisogno di arricchire la "discussione"
Esprimete i vostri pareri e le vostre critiche... saranno tutte gradite !!!

un saluto
Giovanni Passaro

* tutti chi?___________________________________________________

contestualmente
in PAGINE DI REPUBBLICA DI PALERMO
LEGGIAMO
il dopo moretti
professori siciliani unitevi

MARIO CENTORRINO

Se non ora quando, verrebbe da pensare, invidiando l'esperienza realizzata
dal professor Francesco Pardi a Firenze, nel leggere l'appello di Giovanni
Fiandaca rivolto agli uomini di cultura siciliani. «I quali scrive Fiandaca
dovrebbero impegnarsi di più nell'affrontare da esperti disinteressati le
questioni di interesse collettivo, per ridiscutere, con sforzo di
approfondimento e tensione emotiva, temi cruciali come la scuola, la
democrazia, la giustizia, il lavoro, lo sviluppo, la disoccupazione, la
criminalità. Con un preciso obiettivo: dare vita a un "rinascimento
siciliano" sotto forma di impresa politicoculturale collettiva, che veda
impegnati tutti gli intellettuali di buona volontà, a cominciare dal mondo
universitario e della scuola».......................
...................... Non contro qualcuno ma per qualcuno. Non a
favore di qualcuno ma nell'interesse di tutti............."

tutti chi?
un caro saluto
nadia scardeoni
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html

allegati
MARIO CENTORRINO
rassegna sindacale
Testata settimanale della Cgil
00185 Roma, via dei Frentani 4/a 00185 Roma
tel. 06/448881
fax 06/4469008
@
  rassegnasindacale@rassegna.it
Comitato editoriale
Aris Accornero, Patrizio Bianchi, Mario Centorrino, Claudio De Vincenti,
Fiorella Farinelli, Giorgio Ghezzi, Enzo Rullani
Giorgio Ruffolo, Bruno Trentin
__________________

http://www.clarence.com/contents/societa/tantoperabbaiare/000724.html

Giornalisti/3. Antonello Mangano, che adesso dovrebbe avere più o meno una
trentina d'anni, quattro anni fa denunciò documentatamente, dopo uno studio
durato oltre un anno, le collusioni fra organizzazioni criminali, strutture
massoniche e parte del baronato universitario a Messina. E' stata forse la
più grande inchiesta mai realizzata in quella città (il cui quotidiano
locale, del tutto vergine di simili argomenti, appartiene anch'esso a Mario
Ciancio); ha provocato diversi mesi di attenzione della stampa nazionale sul
"caso Messina", nonché diversi e fruttuosi interventi della magistratura;
l'abbozzo dell'inchiesta, mi pare di ricordare, prese forma sul tavolo di
cucina di Fabio a Catania, poiché anche Antonello apparteneva più o meno
all'area dei "Siciliani". Non essendo mai riuscito a diventare giornalista
professionista, Antonello oggi non è nemmeno formalmente disoccupato e vive,
a quanto mi dicono, riparando occasionalmente computer. La sua inchiesta,
originariamente, era nata come tesi di laurea; il relatore tuttavia,
professor Mario Centorrino, alle prime avvisaglie di "scandalo" si rifiutò
di dare ulteriormente copertura al ragazzo e ritirò senz'altro la firma da
una tesi così extravagante. Il professor Centorrino ha appena finito di
partecipare a un pensoso convegno su come risolvere i mali della Sicilia,
regolamentarmente indetto dalla sinistra isolana.



5
15.02.02

Carissime, carissimi

 Vi allego  l' intervista a  Giovanna Federico

Dai discenti..... ai docenti
Una storia di " esercizio della democrazia"

https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/federico.html

da
COORDINAMENTO DOCENTI
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html

UN CARO SALUTO
nadia scardeoni palumbo


........Quali sono i luoghi del riconoscimento reciproco, dell'apprendimento
comune ad esercitare rapporti reciprocamente rispettosi, della costruzione
di un destino (del frammenti di un destino) riconoscibile come non estraneo
ed imposto?
La scuola, i sindacati, le istituzioni sanitarie, i partiti, le associazioni
di categoria, gli enti locali o intermedi, i mass-media?
.....
stralcio da: Il luogo pubblico
http://www.see.it/eupolis/eupolis46.html

6

05.03.02

Grande parata di "Professori" a Palermo il 9 marzo........
............"I professori hanno allora messo lo slogan "legalità e sviluppo"
come punto di partenza della riflessione dell'assemblea di sabato."

da repubblica.it

Attorno ai professori si riorganizza la società civile
L'assemblea a Ingegneria
http://www.palermo.repubblica.it/archivio/20020305/attualita/04calsi.html

stralcio
..........Centinaia di email, un migliaio di adesioni all'appello dei
professori Giovanni Fiandaca e Mario Centorrino che hanno invitato a una
grande assemblea tutti coloro che «avvertono un senso di profonda
insoddisfazione e di disagio per l'attuale situazione siciliana e
dell'intero paese»...........

............Ma l'appello va anche oltre: L'esigenza di riaprire canali di
comunicazione e scambio tra i gruppi sociali, i movimenti di opinione e la
politica partitica è in atto particolarmente avvertita sul versante della
sinistra. Ma non soltanto. Specie in questo momento, siamo in molti - a
prescindere dalla scelta di schieramento tra sinistra e destra - a provare
insoddisfazione e non di rado indignazione».
________________________

COMMENTO:  per fortuna ...nessuno si è indignato delle piroette di
Centorrino!!!!!!!
;-))))

allegato

Giornalisti/3. Antonello Mangano, che adesso dovrebbe avere più o meno una
trentina d'anni, quattro anni fa denunciò documentatamente, dopo uno studio
durato oltre un anno, le collusioni fra organizzazioni criminali, strutture
massoniche e parte del baronato universitario a Messina. E' stata forse la
più grande inchiesta mai realizzata in quella città (il cui quotidiano
locale, del tutto vergine di simili argomenti, appartiene anch'esso a Mario
Ciancio); ha provocato diversi mesi di attenzione della stampa nazionale sul
"caso Messina", nonché diversi e fruttuosi interventi della magistratura;
l'abbozzo dell'inchiesta, mi pare di ricordare, prese forma sul tavolo di
cucina di Fabio a Catania, poiché anche Antonello apparteneva più o meno
all'area dei "Siciliani". Non essendo mai riuscito a diventare giornalista
professionista, Antonello oggi non è nemmeno formalmente disoccupato e vive,
a quanto mi dicono, riparando occasionalmente computer. La sua inchiesta,
originariamente, era nata come tesi di laurea; il relatore tuttavia,
professor Mario Centorrino, alle prime avvisaglie di "scandalo" si rifiutò
di dare ulteriormente copertura al ragazzo e ritirò senz'altro la firma da
una tesi così extravagante. Il professor Centorrino ha appena finito di
partecipare a un pensoso convegno su come risolvere i mali della Sicilia,
regolamentarmente indetto dalla sinistra isolana.

http://www.clarence.com/contents/societa/tantoperabbaiare/000724.html

Antonello Mangano è nato a Messina ed attualmente vive tra la sua città
natale e Catania. Ha militato nel movimento antimafia ed antirazzista, ha
scritto svariati articoli, inchieste e saggi su temi quali immigrazione,
impatto delle multinazionali nelle società del sud, rapporti tra criminalità
organizzata, economia e politica.
E nella redazione di terrelibere:     http://www.terrelibere.it/

alcuni  suoi articoli
http://www.ecn.org/est/albania/approf/albart26.htm
 AIUTI ALLO SVILUPPO CRIMINALE

http://www.ecn.org/est/balcani/albania/albania04.htm
Naufraghi

http://www.manitese.it/mensile/698/catania3.htm
SFRUTTAMENTO E GLOBALIZZAZIONE ALLE FALDE DELL'ETNA

http://www.sosed.it/Cdsole/LugAgo98/e9-798.htm
 UNIVERSITA' DI MESSINA:
Da "tempio di cultura" a "ricettacolo del malaffare"?
  di Agostino Pantano studente universitario
.
***********

............."La nostra sollecitazione si iscrive in un orizzonte
eticopolitico che trae alimento dal patrimonio di valori e di esperienze
collettive maturate negli anni migliori della mobilitazione antimafiosa.
Questo patrimonio deve intendersi come definitivamente
acquisito...............

 Ma esso va rivitalizzato e arricchito»."

GIUSTO!!!!!

7

09.03.02

https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/orioles.html

RICCARDO ORIOLES
Il coraggio di lottare

a cura di Nadia Scardeoni

"Nei brevissimi momenti in cui abbiamo avuto una minima possibilita'
d'azione ".........

In questi giorni un po' grigi così come è grigio l'orizzonte di chi vede
avanzare nubi plumbee e cirrose su teneri germogli ai quali guarda con
trepidazione , mi sono detta più volte quanto io sia privilegiata a
desiderare più cose per gli altri che non per me stessa. E' un vero
privilegio potersi occupare degli "altri" ...più che di noi stessi ; infatti
quanto più le ambizioni personali - più o meno soddisfatte - dotano di una
energia fasulla , soggetta alle intemperie del caso, tanto più la tensione
di essere utili ad altri dà un'energia costante , libera e forte. Avevo
visto nascere un piccolo germoglio.. - in una terra bellissima e sciatta -
un piccolo ma intenso rigurgito di "democrazia di base"....... nel
"Coordinamento Docenti" -
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html  -  che si
apprestava a dire le sue opinioni così ...semplicemente senza dover
ricorrere alle passerelle politiche. Orrore! è successo di tutto. Fastidi
classici: un pò .......come dire....."trasversali". Non abbondiamo nei
particolari sono miserie dell'animo umano. Mi è sembrato giusto cercare di
capire . Ho scritto a Riccardo Orioles stupefatta della velocità con la
quale sia stato rimosso il comportamento quantomeno stravagante del Prof
Centorrino che un giorno si lava le mani di una tesi "che scotta" e domani
parte per la crociata sulle " questioni di etica pubblica e per i temi della
legalità"...............

Gli ho chiesto un commento. Eccolo:

" Cara Nadia, sotto il profilo politico, la risposta purtroppo e' semplice:
la societa' siciliana si e' ormai tanto provincializzata che e' pronta a
prender per buono qualsiasi bidone, lasciandosi condurre nel suo solito
pendolo fra apatie vigliacche e momentanei entusiasmi. Unica eccezione,
negli ultimi vent'anni, il movimento antimafia e la Rete (quella dei primi
mesi): l'uno e l'altra penalizzati dall'inadeguatezza (o, in alcuni casi,dal
vero e proprio tradimento) del gruppo dirigente. Questo per la "politica";
che pero', come sai, e' solo l'aspetto piu' immediatamente evidente di
condizioni umane piu' profonde. Da questo punto di vista, il fatto che io
debba scrivere di un Centorrino e' un momento esemplare. Di due
intellettuali di sinistra siciliani uno - Centorrino - ha fatto il
gattopardo, l'altro - io - ha fatto il garibaldino. Il primo ha accumulato
un potere baronale, e l'ha difeso insieme a tutti gli altri baroni. Il
secondo e' dovuto emigrare. Il primo, benvisto sui giornali collusi come La
Sicilia e dunque letto da migliaia di lettori; il secondo, disoccupato e in
lista nera, costretto a inventarsi strumenti sempre diversi per esercitare
il suo mestiere di giornalista (gratis, naturalmente, e facendo la fame). Il
primo, applaudito dalla sinistra ufficiale; il secondo, appoggiato dai
ragazzi senzapotere, ma per il resto solo). Ecco. Per anni, la sinistra
siciliana - senza eccezioni: compresi, tanto per capirci, anche i
"rinnovatori" - ha messo la propia firma su questa situazione. Ala fine,
quando questa situazione (il caso mio e' solo uno fra moltissimi altri: lo
do' come caso esemplare) ha portato alla catastrofe, s'e' messa a gridare:
"Accidenti! E' tutta colpa di Orioles! Dovevamo sostenere ancora di piu'
Centorrino!". Ecco. Tutto cio' ha a che vedere con la divisione delle
societa' in classi sociali, divisione che in Sicilia e' ancora ottocentesca
e caricaturale. Liberali e borbonici, di sinistra e di destra -- ma, prima
di tutti, o galantuomini o viddani. Io mi sono schierato coi "viddani", e
dunque - quando i galantuomini si "rinnovano" - non ho diritto di parola.
Vedremo cosa saranno capaci di fare, sbolliti i primi entusiasmi, lor
signori.Io penso che continueranno a collezionare sconfitte. Saremo noi
garibaldini e "viddani", alla fine - se riusciremo a restar vitali fino
allora - a salvare la sinistra e a riportarla vincente, come siamo riusciti
a fare ogni volta nei brevissimi momenti in cui abbiamo avuto una minima
possibilita' d'azione.

8

 11.03.02

28/2/02, Istituto Gramsci Siciliano, Incontro-dibattito con T.De Mauro, Dove
va la scuola italiana?
Interventi:V.Andò (CISAP, università di PA);P.Blandano (Dirigente
scolasticoPA);A.Brigaglia(SISSIS, universitàdi
PA),G.Federico(InsegnanteL.Garibaldi,PA);G.Ruvolo(Segretario
prov.CGILscuolaPA)
Intervento:
I problemi della scuola sono tanti, alcuni vecchi, altri nuovissimi,
urgenti, pericolosi.
Gli attacchi alla vita della scuola sono molteplici: dalla finanziaria che
interviene, scorrettamente, ad anno scolastico iniziato sull'esame di stato
, mortificando la verifica finale del lavoro svolto, alla legge, che con la
forma deprecabile della delega, non tutela gli interessi di tutti, delegando
il governo ad articolare i contenuti senza passaggi parlamentari, alla
modifica del titolo V della Costituzione che con l'attribuzione della
podestà legislativa alle Regioni, nega l'uguaglianza delle pari opportunità
formative e di cittadinanza che la Repubblica deve fornire ai cittadini,
al decreto legge sugli OOCC che snatura le funzioni degli organismi stessi
sminuendo, per esempio, il cosiddetto Consiglio della scuola della sua
componente fondamentale : alunni, docenti, genitori, e che mortifica la
responsabilità professionale del docente in ambito di valutazione,
dichiarata nell'articolo 7, il momento in cui le modalità della valutazione
devono essere indicate dal regolamento, che è deliberato dal Consiglio della
scuola, nel quale la rappresentanza dei docenti è di 3 Membri su 11.
Il Consiglio della scuola entra quindi nel merito della didattica decidendo
il cosa ed il come valutare.
Ma la valutazione è il fulcro della didattica, della funzione docente, delle
competenze professionali dei docenti,perché la valutazione è la diagnosi di
una situazione a partire dalla quale si possono formulare e verificare
ipotesi di lavoro.
Non possiamo accettare che il meccanismo della valutazione, così come verrà
attuato, agisca negativamente sull'attività didattica costringendola a
ridimensionarsi , ad appiattirsi sul test.
Non possiamo accettare che la revisione del sistema educativo riduca la
funzione del docente a somministratore di test e redattore di Piani
dell'Offerta Formativa.

La riflessione pedagogica, didattica e disciplinare viene azzerata,
tutto il lavoro di questi anni sviluppato verso il recupero dell'insuccesso
scolastico da un lato e la promozione delle eccellenze dall'altro, lavoro
che è incentrato sulla relazione di effettiva comunicazione che va
instaurata tra docente e studente, viene annullato dalla riforma.
Sappiamo che uno dei compiti del docente è il suscitare una propensione
attiva verso il sapere, sapere che contribuisce alla costruzione
dell'identità personale e che è quindi formazione ,formazione culturale che
è la finalità della scuola pubblica statale e per formazione culturale
intendo formazione critica,  che permette di pervenire al possesso di
conoscenze che siano strumenti di interpretazione , che permette di compiere
scelte libere e responsabili, scelte ideologiche attraverso un consapevole
esercizio critico della propria autonomia culturale, di stabilire rapporti
costruttivi con gli altri senza omologarsi, formazione che è strumento di
emancipazione e libertà, rifiuto di una società omologata e
strumentalizzata.
E per ottenere questa formazione, non sarà sufficiente un bagaglio minimo di
contenuti da spendere immediatamente o il puro addestramento pratico, né
l'acritico adattamento alle richieste del mercato, la scuola non deve essere
trasformata in agenzia di consumatori inconsapevoli,
il livello di istruzione non può abbassarsi verso la logica del mercato.
Io credo in un apprendimento che è significativo se è attivo , se
responsabilizza lo studente se è costruttivo e collaborativo se è
contestualizzato, non credo in una didattica appiattita sullo stile
conoscitivo imposto dal modello tecnologico caratterizzato da nozionismo e
superficialità.
Credo nella cultura della ricerca e non degli adempimenti,
 nella metodologia attiva, nella riflessione sui saperi condotta in questi
anni anche attraverso le sperimentazioni ,alle quali ho aderito
contribuendo, nel mio piccolo, ai processi di innovazione curricolare e
didattica che al Garibaldi si attuano già dal 1985,  ed il lavoro dei gruppi
di ricerca didattica, le riflessioni sui modelli di insegnamento, sui
linguaggi delle discipline, l'importanza del contratto didattico, delle
dinamiche di gruppo, l'analisi a priori che individua i possibili nodi
concettuali per mettere a punto le possibili strategie, il ruolo dell'errore
come ostacolo epistemologico o didattico da rimuovere attraverso la sua
contestualizzazione, e  che diventa quindi strumento conoscitivo.
Le discipline,quelle che restano, invece verranno svuotate perché il tempo
scuola stretto nelle 25 ore , anzi 24 perché vi è compresa la religione,
sarà dedicato per massima parte a somministrazione di test, attivazione di
passerelle, orientamenti.
Verrà a mancare il coinvolgimento dell'alunno,le discipline diverranno merce
da acquistare indifferentemente in qualunque scuola/azienda.
Ma, noi docenti siamo professionisti della formazione :
 elaboriamo le premesse teoriche delle nostre scelte disciplinari,
metodologiche, didattiche e pedagogiche ed in questo senso ci sentiamo lesi,
mi sento lesa nella mia identità professionale, la legge-delega nega la
concezione didattica che pone al centro dell'apprendimento lo studente, si
basa su un apprendimento non collaborativo, non cooperativo.
La scuola pubblica statale ha funzione di garante della parità dei diritti
di ciascuno e della collettività, e per questo una delle finalità
fondamentali del sistema educativo democratico è l'unitarietà della
formazione
che invece viene a mancare con l'abolizione del termine costituzionale
"obbligo scolastico" e con la canalizzazione precoce nel mondo del lavoro
attraverso il sistema duale.Si annulla di fatto il diritto costituzionale
all'istruzione, si annulla il sistema nazionale di istruzione statale
frammentandolo e finanziando le scuole private in nome di una libertà di
pochi che va contro il diritto di tutti, la scuola cioè, perde il ruolo
storico di promozione sociale attraverso l'istruzione.
Queste sono le motivazioni che mi hanno portata ad  esprimere il dissenso e
gli alunni ne hanno fornito l'occasione il 29 Dicembre scorso giorno
dell'assemblea aperta alla società civile al Garibaldi durante l'anomala
occupazione delle vacanze natalizie.
Il dissenso che va tradotto in impegno personale che si esplica nel
ricercare azioni che siano in difesa della cultura, della scuola pubblica
statale come sottinsieme dello stato democratico che porta in se quindi i
valori stessi della democrazia.
L'impegno è nel tentativo di tentare di frenare, tentare di far cambiare
direzione, esercitando la democrazia di base anche a partire dagli organismi
di competenza quali i consigli di classe ed i Collegi, sostenendo un'idea
forte di scuola che è quella di scuola pubblica statale che è conquista
della società, che è stata al centro di faticose conquiste sociali,
bene comune democratico che è indispensabile per l'educazione alla
cittadinanza, alla scienza, alla memoria storica, perché credo che a partire
dalla scuola e nella scuola si misura il grado di civiltà di una nazione.
E' per questo che ho intrapreso la strada di sorveglianza di protesta di
difesa della scuola democratica intrisa di valori culturali,che può e deve
essere migliorata ed adattata alle nuove esigenze, alla nuova realtà,  ma
che non può essere svilita dei suoi valori costituenti.
E come hanno dichiarato gli alunni del Garibaldi nel loro documento di
Dicembre:
"credo in una scuola pubblica di tutti ed aperta  a tutti democratica laica
non influenzata da ideologie o religioni, pluralista che garantisce la
coesistenza di minoranze politiche sociali culturali etniche o religiose".
Idea di scuola che ha sempre presente gli alunni come centro attorno al
quale si costruiscono tutte le relazioni e tutti i valori della cultura
democratica che ha la sua sede naturale nella scuola pubblica statale.

 E' su questi principi, e come dicevo prima, nel tentativo di fare cambiare
direzione,e citando il prof De Mauro :"attraverso le opinioni di chi fa
esperienza nelle aule scolastiche", così come ha affermato due anni fa nella
sua presentazione dell'allora piano di progressiva attuazione del riordino
dei cicli, che il 10 gennaio è nato al Garibaldi il Coordinamento Docenti,
del quale mi occupo,per sostenere un tema di interesse comune che è il
futuro della scuola pubblica statale e le cui finalità sono:
·         sorvegliare sul presente e futuro della scuola pubblica statale
·         analizzare la revisione complessiva del sistema educativo
·         attuare forme di " protesta civile" che non siano lesive per gli
alunni e per la vita della scuola pubblica statale .

Il Coordinamento  ha più di trecento membri che sono docenti di 10 scuole
elementari , 10 istituti comprensivi, 21 medie, 45 superiori  di palermo ,
provincia con presenze di scuole di AG, CT, EN, TP, SG  collegati  tramite
e-mail

ha il suo spazio in EDSCUOLA (dal 26/01)  nella rubrica INTERLINEA
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/interlinea12.html

Ha Contatti con Coordinamenti di Napoli, Bari, Milano, Carpi, Bologna,
Torino, Roma, Rimini, Firenze

tra le azioni  ne cito alcune :
·         Il Sondaggio  sulla revisione complessiva del sistema educativo
attraverso il "documento del Coordinamento" effettuato nei Consigli di
Classe o  nei Collegi che ha ricevuto ad oggi l'adesione di 115 CdC di 7
scuole e 285 adesioni di singoli docenti di 6 Collegi
·         la Partecipazione a Roma (il 28/01/)al convegno sui curricula
·         L'Adesione al documento sulla "Giornata della Memoria" (3/02)
·         la Partecipazione (14/02)al convegno del CIDI
·         La Manifestazione  del 15/02
·         La lettera aperta al presidente  Ciampi per chiedere la vigilanza
sull'iter legislativo e per la quale continuiamo a raccogliere adesioni  e
che pubblicheremo su un quotidiano nazionale (se riusciremo a raccogliere i
fondi necessari)

Giovanna Federico


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