Parole di pace

 

Fiore del Kosovo

E' impossibile sottrarsi alla richiesta di tenerezza di questo sguardo.
Gli occhi, fermi come chiodi, di un cucciolo braccato.

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Ho elaborato la sua immagine... trasformandola in fiore.....
"un Fiore di Sangue"

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La goccia in fronte, è il segno indelebile della "casta"
alla quale la mostruosità della guerra l'ha iscritta... per sempre

Nadia Scardeoni

 

Fiore del Kosovo - Elaborazione artistica di Nadia Scardeoni

Elaborazione artistica della foto Ansa:
"Bambina Kosovara al confine di Morini in Albania"

 

Alex Langer, da Non siate tristi continuate

Forse è troppo arduo essere individualmente degli "Hoffnungstrager", dei "Portatori di speranza": troppe le attese che ci si sente addosso, troppe le inadempienze e le delusioni che inevitabilmente si accumulano, troppe le invidie e le gelosie di cui si diventa oggetto, troppo grande il carico di amore per l'umanità e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono, troppa la distanza tra ciò che si proclama e ciò che si riesce a compiere.
Addio, Petra Kelly.

 

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PAUL ELUARD

Questo piccolo mondo assassino
E' puntato sull'innocente
Gli toglie il pane di bocca
E dà la sua casa alle fiamme
Gli prende le vesti e le scarpe
Gli prende il tempo e i figli
Questo piccolo mondo assassino
Confonde i morti con i vivi
Assolve il fango, grazia i traditori
La parola trasforma in rumore
Grazie mezzanotte dodici fucili
All'innocente rendono la pace
E tocca sempre alle folle
Sotterrare quella sua carne
Sanguinosa e il suo cielo nero
E tocca alle folle comprendere
Quanto debole è chi assassina.

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JANE TOBY - Pasqua 1999

La terra trema
anch'io
Il ponte si rompe
anch'io
Le case crollano
anch'io
Il mondo è vuoto
anch'io
Notizie:
Le donne che sono per la pace
devono nascondersi a Belgrado
Saranno le prime ad essere uccise:
le donne che sono per la pace
Le bombe rompono il nostro silenzio
Perchè non grido il mio tormento al mondo?
Griderò da questo stagno
Lo stagno che ieri
portava le acque
fresche e pure
Zitta. Non senti le rane?
Cominciano a cantare
dalle acque fresche e pure
Per la primavera che sta arrivando
Zitta. Non senti le bombe?
Cominciano a cadere
sulle acque fresche e pure.
Dove sono le voci delle rane?
Dov'è la primavera che stava per arrivare?
Doveva nascondersi: la primavera
sotto quel nero, quel nero della terra
come le donne che lamentano
sotto il nero, il nero del lutto
Si nasconde adesso la primavera,
Sotto la terra
la terra che trema
che trema e lamenta
la terra che seppellisce
che seppellisce
la speranza
Ma ancora alzano le voci:
le donne
Non senti le loro voci:?
le donne
Non senti?
Si, le sento.
Me le sento:
Negli incubi
Le sento
Nei sogni
Le sento
Negli occhi
Le sento
Nel cuore
Le sento
Nel mio corpo
Le sento
Tutte
e tutto quello che
vogliono dire.
Mi dicono: continuare a sognare
continuare a lavorare
continuare a cantare
la nostra storia
Non nasconderti.
Non nascondetevi.
Avete lavoro da fare.

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PAPA GIOVANNI XXIII

"I millenni non parlano, i secoli non parlano, ma parlano gli uomini che hanno riempito questo ventesimo secolo, questo millennio."

"Vogliamo mettere queste parole sulle labbra di tutti questi uomini, cittadini del secondo millennio. Ci auguriamo che alla vigilia della Pasqua 1999 queste parole: "nelle tue mani affido il mio spirito" siano le ultime per ognuno di noi".

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Kahlil Gibran - Del comprare e del vendere

E un mercante disse: Parlaci del comprare e del Vendere.
Ed egli rispose e disse:
La terra vi offre i suoi frutti, e voi non patirete indigenza se solo saprete come riempirvene le mani.
E’ scambiandovi i doni della terra che troverete abbondanza e sarete soddisfatti.
Ma se lo scambio non sarà con amore ed equanime giustizia,
non condurrà che alcuni all’ingordigia ed altri alla fame.
Quando voi, lavoratori del mare e dei campi e delle vigne incontrate sulla piazza del mercato i tessitori,
i vasai e i venditori di spezie,
invocate allora che lo spirito supremo della terra intervenga tra voi a santificare bilance e calcolo,
di modo che pesi e valori si corrispondano.
E non lasciate che chi ha mani sterili partecipi alle vostre transazioni, perché costoro
venderebbero le loro chiacchiere per la vostra fatica.
Dovreste dire a tali uomini:
"Venite con noi nei campi, o recatevi con i nostri fratelli al mare a gettare la vostra rete:
Poiché la terra e il mare saranno generosi come con noi".
E se colà verranno i danzatori e i cantanti e i suonatori di flauto, ebbene. Comprate pure i loro doni.
Poiché anch’essi sono raccoglitori di frutti e d’incenso, e ciò che essi vi recano,
benché fatto di sogni, è di ornamento e alimento alla vostra anima.
E prima di lasciare la piazza del mercato, badate a che nessuno vada via a mani vuote.
Poiché lo spirito supremo della terra non dormirà in pace nel vento finchè i bisogni dell’ultimo tra voi,
non siano soddisfatti.

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LA NONVIOLENZA

Un grande maestro appare una volta ogni tanto. Possono passare parecchi secoli senza che se ne presenti uno. Lo si riconosce dalla sua vita. Prima vive e poi dice agli altri come possono vivere nella stessa maniera.
Gandhi fu un tale maestro". ( S. Radhakrishnam)

Dai pensieri di Mohandas Karamchand Gandhi

E’ una bestemmia dire che la nonviolenza possa essere praticata solo dagli individui e mai dalle nazioni, che sono composte di individui. (Harijan, 12 novembre 1938)

La nonviolenza è la piu’ grande forza a disposizione dell’umanità.
E’ più potente della più potente arma di distruzione che l’ingegno dell’uomo abbia mai escogitato.
Quella della distruzione non è la legge degli umani.
L’uomo vive liberamente soltanto quando è pronto a morire, se necessario, per mano di suo fratello, mai ad ucciderlo.
Ogni delitto o altra offesa commessa o inflitta ad altri, non importa per quale causa, è un crimine contro l’umanita’. (Harijan, 20 luglio 1935)

Mi oppongo alla violenza perche’, quando sembra produrre il bene, è un bene temporaneo; mentre il male che fa è permanente. (Young India, 21 maggio 1925)

 

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GIULIANA MARTIRANI - Ad Alex, carezza di Dio per i costruttori di futuro

Non muori nel nostro cuore, Alex
col tuo dolce sorriso sempre accennato,
col tuo protenderti all'altro, anche fisicamente,
ad ascoltarlo innanzitutto e poi incoraggiarlo,
e poi a progettare insieme per fare piu' giusto il mondo.
Non muori nel nostro cuore Alex,
finché non vivrà anche solo l'ultimo Indio in Amazzonia,
finché non ci sarà più guerra a Sarajevo,
e nelle piccole scuolette del Kossovo, divise da muri di cemento etnico.
Non muori nel nostro cuore, Alex,
finché non ci sarà pace tra le etnie,
o nei campi di grano e nei frutteti non ci saran più veleni,
finché i lupi economici che divorano il mondo
non saranno diventati agnelli mansueti
che aman la terra ed ogni sua creatura.
Non muori nel nostro cuore, Alex,
finché non ci sarà quel mondo bello
per cui continuamente tu lottasti,
più' lenti più alto più profondo,
il mondo tranquillo dei grandi ideali realizzati,
il mondo che sa amar teneramente,
come tranquillo e tenero eri tu.
uomo dagli ideali troppo grandi
nel tuo corpo smilzo e nella nostra Storia così fragile.
Non muori nel nostro cuore, Alex,
tu che hai portato su di te il peso del mondo.
Altri prima di te morirono sotto quel peso
uccisi da quei pesi,
o dai mille poteri che creano quei pesi.
Anche morendo, però,
teneramente hai amato tutti....ed il futuro,
raccomandandolo a noi, tuoi compagni di speranza,
e non buttando su nessun altro i pesi,
anzi chiedendo scusa, con la tua ultima carezza a noi,
come facevi tu, con accorato sussiego,
timoroso di addolorare troppo con questa tua morte assurda,
tu che hai amato tanto la Vita
fino a morirne...



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