DAL MONDO DEGLI ATOMI AL MONDO DEI BIT

un modello cognitivo per il mondo de-materializzato dell’informazione telematica

Sesto Calende (Vr) - 19 maggio 1998

 

 di Paolo Manzelli

Laboratorio di Ricerca Educativa - Università Firenze

(LRE@chim1.unifi.it)

 

 

Alle soglie del III millennio viviamo in epoca di profonda trasformazione caratterizzata dal passaggio tra la società industriale a quella post-industriale della informazione.

La trasformazione può essere indicata come mutamento tra il "mondo degli atomi al mondo dei bit" di informazione e ciò comporta riflessioni di varia natura che fanno centro sull‘impatto del sistema tecnologico telematico interattivo sulla automazione e controllo a distanza della produzione delle merci, sulla loro commercializzazione (teleshopping), ma anche sull’impiego di lavoro telematico ( telework - telemedicine... ) che sulle modifiche della educazione in Internet (teletraining) e così via dicendo.

Ricercando un quadro cognitivo di riferimento valido per tutte queste problematiche riteniamo che ciò che accomuna tutti questi tipi di innovazione, che incidono sulla produzione sulle condizioni di lavoro e su le nuove modalità di insegnamento, sia caratterizzato da una sostanziale modifica delle relazioni tra spazio e tempo.

Lo spazio della informazione infatti non è più localizzato-cartesiano, ma diviene delocalizzato a livello globale ed il tempo d’uso di trasmissione della informazione si approssima alla velocità della luce.

Quindi con la utilizzazione della informazione telematica interattiva cambiano le dimensioni dello spazio/tempo a cui siamo storicamente abituati a vivere, lavorare ed apprendere.

Pertanto un modello cognitivo che abbia la funzione quadro di riferimento per il mondo del bit di informazione può essere utile guida per le importanti riflessioni contemporanee sui temi sopra accennati.

Nell’intento di costruire un tale modello cognitivo ricordiamo dalla relatività di Einstein, che quando una particella atomica viene accelerata fino ad assumere la velocità della luce, la sua massa diviene energia e quindi lo spazio definito dalla particella si caratterizza come vettore temporale di sviluppo dell’onda energetica.

Le concezioni di trasformazione relativistica dello spazio in tempo, che emergono dal caso limite in cui la materia non può più esistere come tale, ci permettono di costruire un modello rappresentativo generale che correla le interazioni tra Energia/Materia (E/M) alla informazione di tali eventi descritta dalle relazioni tra spazio e tempo (S/t).

Infatti al "mondo degli atomi" caratterizzato da interazioni Energia/Materia si può far corrispondere un mondo virtuale della informazione, dove ad ogni interazione (E/M) localizzata, si associa ad un nodo di un reticolo (N) che rappresenta la informazione dello spazio tempo relativamente connesso all’evento interattivo.

Le varie interazioni del "mondo degli atomi" vengono in tal modo rappresentate da una rete di nodi.

I nodi (N) sono configurazioni delle curvature cicliche di linee dello spazio e del tempo connesse inestricabilmente agli eventi localizzati nello spazio reale delle interazioni (E/M).

Lo spazio ed il tempo, nella suddetta rete dei Nodi, assumono l’aspetto di linee di un foglio a quadretti, (questi ultimi sono differentemente dimensionati in funzione della forza di interazione relativa all’evento considerato), per cui vedremo alternarsi nella rappresentazione reticolare dello spazio/tempo virtuale, una linea sia blu corrispondente allo spazio di interazione ed una rossa relativa al tempo le quali si attorcigliano in un Nodo in rappresentanza virtuale delle localizzazione dell’evento di interazione (E/M) del mondo reale.

La rete di informazione assume così l’aspetto di un foglio immaginario di un quaderno a quadretti a struttura bidimensionale, essendo composta di bit di informazione in assenza di materia; nella rete dei Nodi (S/t) le forze di interazione del mondo reale vengono rappresentate dalle distorsioni del reticolo virtuale, che si piega come quando avvolgiamo

come una palla un foglio del nostro quaderno.

Questa semplice rappresentazione virtuale dello spazio tempo di informazione, poiché può essere sempre ricondotta al mondo reale che dà forma agli atomi ed alle loro interazioni con la energia, risulta utile per interpretare direttamente le relazioni binarie della informazione nello spazio/tempo.

Cosi ad esempio la forza gravità tra due corpi materiali viene reinterpretata nel modello della rete di bit (S/t) come distorsione del reticolo, che risulta più profonda la dove nel corrispondente mondo reale le interazioni (Ex/Mx) sono maggiori, infatti il relativo nodo Nx

tende ad assumere la forma di un gomitolo per le interazioni forti.

Ritornando a ragionare nel mondo materiale, quanto sopra significa che ad es. il sole esercita attrazione gravitazionale sulla terra, poiché il nodo a forte densità, corrispondente alle interazioni sul sole, determina una forte distorsione del reticolo dei bit di spazio/tempo, proprio in quanto la tensione generata dal cambiamento di forma della

rete, provocato dalla densità del nodo solare, definisce la proprietà di attrazione del sole su corpi di minor capacità di interazione quali ad es. la terra.

Ogni cambiamento di forma del reticolo (S/t) corrisponde quindi ad una informazione che si propaga come tensione che si estende a tutto il reticolo. La concezione che la tensione provocata dai nodi ad elevata densità relativa, modifica incurvandole le relazioni spazio/temporali del reticolo, semplifica pertanto la comprensione del fatto che nella

rappresentazione della rete (S/t), ciò che è distante nello spazio tridimensionale reale, può divenire molto ravvicinato nel mondo dei bit di informazione, in seguito al fatto che il reticolo piegandosi come un foglio può disporre due nodi in vicinanza tra di loro, pur essendo i punti materiali corrispondenti del mondo reale-cartesiano assai distanti. Può accadere infatti nella realtà che vie di comunicazione veloci abbrevino i tempi tra distanze di fatto più lontane, ma percorribili in tempi più brevi, come ciascuno può capire trovandosi a scegliere un percorso autostradale più lungo per abbreviare i tempi di percorrenza tra partenza ed arrivo.

Vediamo quindi che il vantaggio di ragionare in termini di una rappresentazione virtuale dei bit rispetto alla dimensione reale del mondo oggettivo degli atomi, essenzialmente risiede nel fatto che il mondo della rappresentazione della informazione (S/t) è dematerializzato da una finzione immaginaria e quindi perde la terza dimensione spaziale; quest’ultima viene trasformata in una seconda dimensione temporale, come nel caso relativistico in cui la materia, alla velocità della luce, scompare trasformandosi in energia.

Ricordiamo che il tempo, nello spazio cartesiano, possiede una unica dimensione lineare definita dalla successione di passato, presente e futuro; il tempo può infatti essere in tal caso segnalato da una linea continua di punti in cui ogni punto si può trovare o prima o dopo qualsiasi altro punto.

Tale unicità della dimensione temporale relativa allo spazio tridimensionele cartesiano, è garante della successione di causa ed effetto nella interpretazione degli eventi reali.

Diversamente nel mondo dei bit il tempo diviene informazione e pertanto assume una bidimensionalità come quella dello spazio, in quanto in assenza di materia è plausibile immaginare che la terza dimensione spaziale venga trasformata in una dimensione temporale per ottenere il modello di rete di bit di informazione virtuale che stiamo definendo.

La rete di informazione assume quindi differenti proprietà relativamente alle dimensioni dello spazio e del tempo. Una bidimensionalità temporale infatti è rappresentata da una funzione d’onda flessibile, dove la forma dell’onda non dipende solo dalle condizioni iniziali, come nel caso una traiettoria del moto, in quanto lo sviluppo temporale, si comporta similmente alla situazione di una corda, dove il movimento dipende dalle interazioni che si effettuano ai due capi e non solo dal movimento applicato al nodo di testa. Inoltre la bidimensionalità dello spazio della rete dei nodi, rispetto alla

tridimensionalità dello spazio cartesiano, rende flessibile la struttura virtuale che stiamo costruendo, che pertanto rappresenta un sistema di informazione binario nelle sue componenti essenziali di spazio e di tempo.

Da tale costruzione si intuisce un fatto concettualmente importante.

Infatti ciò che nel mondo reale indichiamo come futuro, sapendo che come tale esso non può avere influenza sul passato, nel mondo descritto dalla rete di informazione notiamo invece che tale influenza proibita nel mondo reale delle interazioni (E/M) è invece possibile. Sappiamo infatti dal mondo reale che quanto il sole illumina la terra la mattina

l’alba, che definisce una situazione presente per una determinata posizione dell’osservatore sulla terra, quella situazione presente è di fatto già passata per chi si trova ad oriente e sarà il futuro per chi vive ad occidente. Nel mondo dematerializzato della informazione, che viaggia alla velocità prossima a quella della luce, una

osservazione di un particolare, come ad es. della intensità delle macchie solari, vista ad oriente, può essere cominciata ad occidente quando ancora là non è osservabile perché ancora è notte fonda. In tal senso nel mondo della informazione, quello che sarebbe futuro per chi vive ancora nella notte, viene anticipato come conoscenza dall’informazione ricevuta da oriente, che pertanto può influenzare decisioni immediatamente attuabili. Tale influenza tra futuro e passato discende dal fatto che l’informazione si comporta come un fatto trasmissibile globalmente che non persegue le definizioni di passato e

futuro definite localmente.

Quanto sopra indica esemplarmente come il virtuale della rete spazio/tempo, non sia mai scorrelata dal mondo reale con il quale ha una corrispondenza biunivoca tra il pensare globalmente e l’agire localmente; pertanto il ragionare in termini di rete di informazione può essere veramente utile a capire la doppia funzione temporale, quella che

è in pratica utilizzabile in rete Internet, dove il messaggio può essere ricevuto in tempo reale ed in tempo differito e cioè agendo su due dimensioni del tempo di informazione.

Il modello di rete dei Nodi (S/t) inoltre presenta una somiglianza pregnante con la dicotomia mente/cervello. Infatti le interazioni tra neurotrasmettitori e campi bioelettrici che determinano l'attività della rete neuronale del cervello, definiscono la significazione di ciascun evento percepito nello relativa dimensione spazio/temporale.

Anche in questo caso pertanto le azioni (E/M) che si attuano alle sinapsi, possono essere correlate ad un reticolo immateriale (S/t), che è parte essenziale dello sviluppo cognitivo della mente, necessario alla interpretazione dei dati percepiti ed elaborati dal cervello.

La correlazione tra interazioni oggettive (E/M) e modello virtuale del reticolo di informazione (S/t), non è quindi da considerarsi fittizia, proprio in quanto anche nel circostanza delle relazioni cervello/mente possiamo riconoscere che l’azione di droghe o stimolanti che alterano la neurotrasmissione alle sinapsi generano distorsioni delle percezione spazio temporale della realtà.

Concludiamo pertanto che le relazioni tra "cervello, informazione ed apprendimento" così importanti oggi per riflettere sullo sviluppo dei sistemi di informazione interattiva e del loro impatto sulla società e sull’individuo, potranno essere inquadrate nell’ambito del modello di trasformazione "dal mondo degli Atomi al mondo dei Bit", che abbiamo cognitivamente costruito prendendo in considerazione le relazioni generali sussistenti tra le interazioni Energia/Materia e le corrispettive relazioni spazio-temporali della informazione.