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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Cervello e Significazione

Di: Paolo Manzelli : <LRE@UNIFI.IT>

 

FONTE: http://www.infcom.it/fsi/biblioteca/1-6.htm

         Il cervello e’ concepibile come un sistema “flessibile” di funzioni che opera su di un input (le afferenze sensoriali ), per elaborare un output, generatore di una  “alfabetizzazione” del significato, che ha come referente il duplice versante della realtà esterna ed interiore. La “Teoria delle Funzioni di apprendimento significativo” del LRE/EGO-CreaNET, si fonda schematicamente su due funzioni  di integrazione cerebrale “alfa”) che corrisponde alla evocazione della memoria e “beta”) al confronto ed alla elaborazione dei dati sensori e mnemonici attuata dall’ intelletto. La attivita’ di tali funzioni cerebrali viene anticipata da un processo di allarme (bio-elettrico), che pre-configura l’ attivazione della neuro-trasmissione nelle diverse aree cerebrali; cio’ e’ conseguenza di una processazione di carattere essenzialmente intuitivo, che correla l’attenzione nonche’ le attese, che sono in relazione all’ obiettivo di attuare una risposta cerebrale finalizzata, in ogni momento, alla ricerca della miglior risoluzione cognitiva e/o comportamentale. La “alfa-betizzazione” significativa delle informazioni in conoscenze apprese, avviene secondo un principio di economia, che tende a chiudere l’ ampiezza della gestione della memoria ed accellerare il ritmo della contemporanea attivita’ di elaborazione finalizzata attuata dall’ intelletto, suddividendo l’ “alfabetizzazione” interpretativa  in differenti tipologie di integrazione cerebrale. La suddivisione delle aree di integrazione il cervello persegue un principio di minimizzazione del dispendio energetico, che agisce sull’ orientamento della distribuzione di flusso sanguigno, proprio in quanto, per rispondere a differenti scopi attesi e’ sufficiente selezionare i contorni  di aree specifiche; infatti quanto più fosse potente l’integrazione, altrettanto maggiormente essa sarebbe dispersiva per l’ eccesso di  connessioni interneuronali ( assoni e dendriti) da porre a convergenza.

La definizione delle aree cerebrali  preferenzialmente attivate e’ esercitata dalle pulsioni provenienti dalle sezioni piu’ ancestrali del nostro cervello ( cioe’ le strutture sub-corticali come i Gangli Basali, Amigdala ed Ipotalamo), le quali  vengono inizialmente indirizzate verso la zona cerebrale dell’ Acumen, e successivamente distribuite per attivare particolari processi di integrazione funzionali, che, a livello di significazione cognitiva,  trovano corrispondenza con diverse strutturazioni di “mappe mentali”,le quali infine si rivelano determinanti nella formazione di differenti modalita’ di intelligenza che convivono in modo piu’ e meno esercitato in ciascuno di noi (intelligenze multiple).

Tra le forme di intelligenza che caratterizzano le modalita’ di significazione e comunicazione fondamentalmente sono da annoverare 1) la capacita’ “intra-personale” di riconoscere i propri stati di coscienza e di utilizzali entro sistemi logici di analisi e sintesi cognitiva, necessaria per costruire conoscenze innovative e personalizzarle; 2) la capacita’ “inter-personale” di percepire interpretare  ed agire in conseguenza agli atteggiamenti e motivazioni altrui, cio’ e’ alla base della abilita’ di interpretare efficacemente delle attivita sensoriali e tradurle con facilita’ nella risposta linguistica e comportamentale .3) la capacita “cinestesica” di apprendere ad eseguire movimenti articolati con le membra ed il corpo e  finalizzali ad una attivita’ di espressione artistica ,musicale e sportiva.

Pertanto gli  atteggiamenti mentali e i percorsi del ragionamento preferenziali risultano essere differenziati a seconda delle aree di integrazione cerebrale coinvolte , e cio’ corrisponde ad una “alfa-betizzazione” settoriale delle funzioni cognitive, che assume differenti aspetti nelle abilita’ intellettuali personali adeguate a realizzare ed esprimere propriamente le relazioni tra pensiero ed azione.

Possiamo ora approfondire la interpretazione delle precedenti modalità integrative di “alfabetizzazione” cerebrale:

1) la costruzione “intra-personale” delle conoscenze, puo’ essere evidenziata  mediante lo studio delle “mappe concettuali” in quanto esse sono la conseguenza della primaria modalita’ di integrazione funzionale delle aree cerebrali che da’ come risultato prevalente una cascata di associazioni cognitive. Lo studio delle mappe concettuali puo’ essere utile per comprendere le fasi di assimilazione  delle nuove conoscenze in modo da  ottenere  maggior consapevolezza delle proprie modalità di costruzione dei concetti e conoscenze. Si ottiene cosi’ un sistema per "imparare ad imparare", mediante l’ utilizzazione delle piu’ appropriate caratteristiche “alfabetizzanti” della significazione cognitiva,  esplicitando le associazioni preferite nel rielaborare e comunicare conoscenze ed evidenziando i concetti e le emozioni principali evocate ed i legami che tra essi si stabiliscono per creare  percorsi  alternativi di ragionamento.

 2) l’ intelligenza emotiva  e’ invece alla base delle capacita’ di comprensione e comunicazione “inter-personali”. In particolare e’ normalmente l’ Amigdala  quella che inizia l’ attivazione delle memorie emozionali; l’ esercizio di questa seconda tipologia di integrazione si fonda sulla capacita’ di autocontrollo delle attivita’ emotive che permettono di ottenere una maggior attenzione allo stile relazionale da assumere nei rapporti di comunicazione con gli altri. Nello specifico tale modalità di integrazione cerebrale conduce ad una miglior conoscenza delle possibilita’ di regolazione dei propri vissuti emotivi, che induce la capacità di sapersi motivare in quadro relazionale basato sulla attenzione ad entrare in ascolto, e riconoscere e valutare l’ empatia, attuando dinamiche di comunicazione basate su strategie cognitive ed affettive adeguate a stemperare le barriere psicologiche, e gli atteggiamenti di difesa propri ed altrui nelle relazioni di comunicazione interpersonale. La capacità di dominare le emozioni per raggiungere un obiettivo è una dote istintiva essenziale, ma che puo’ essere esercitata per concentrare l'attenzione, e per trovare motivazione e controllo di sé, anche ai fini di essere compresi nella propria creativita’. Il controllo emozionale, corrisponde alla capacità di ritardare la gratificazione e di regolare gli impulsi, ed è centrale per qualunque tipo di realizzazione sia di crescita cognitiva “intra-personale”, che nell’ appropriarsi coscientemente della successiva tipologia di integrazione cerebrale.  “Cinestetica”.

Per inciso notiamo che “motivazione ed emozione” hanno in comune la stessa matrice nella lingua latina "movere", cioè entrambe determinano la spinta all'azione, consentendo  all'individuo di riconsiderare e riorientare il suo pensiero e comportamento verso uno scopo e verso la soddisfazione di determinati bisogni.

3) Per evitare  predisposizioni mentali stereotipate e correggere preconcetti o mis-conoscenze ed anche per  migliorare le capacita cognitive, non e da sottovalutare la tipologia di integrazione cerebrale che include prevalentemente l’ attivita’ del “cervelletto”, in quanto essa permette di aumentare l’ efficienza e le prestazioni mentali tramite un potenziamento della esperienza nell’ esercizio delle relazioni tra memoria a breve e a lungo termine.

L’ attivita “Cinestetica” implica infatti notevoli interferenze neuronali tra sistema percettivo e sensoriale con il “cervelletto", (posto alla base occipitale del cervello), generando una integrazione  processuale tra memoria ed intelletto, che attraverso la spina dorsale provvede a segnalare al cervello indicazioni  interattive di equilibrio e di direzione e di azione al corpo ed agli arti  in movimento e viceversa da questi ultimi al cervello..Tale attivita’ integrativa, pertanto conduce ad un “modus operandi” capace di  rafforzamento dei potenziali cognitivi ed emozionali, amplificando la piu’ completa formazione nella sperimentazione e nell’utilizzazione dell’ intelligenze multiple che convivono in ciascuno di noi.

Le tecnologie della “intelligenza connettiva”

La diffusione globale delle reti telematiche ha iniziato ad agire  profondamente su ogni aspetto della vita sociale, non ultima la relazione dell'uomo i processi di sviluppo delle conoscenze. Tale innovazione della tecnologia di comunicazione informatizzata tende a trasformare le relazioni di flessibilità tra i sistemi di integrazione cerebrale, modificando notevolmente le precedenti dinamiche di apprendimento, cio’ in quanto la esternalizzazione delle memorie in rete tende a cambiare lle strategie di costruzione delle mappe cognitive entro in un sistema distribuito, andando di conseguenza ad agire anche su una differenziazione delle capacita’ empatiche e delle  abilita cinestetiche del cervello umano. Il sistema educativo  in rete va pertanto inteso letteralmente come “sistema “trasformativo” dei processi di “alfabetizzazione” dei significati, proprio in quanto  gradualmente cambiera’ irreversibilmente, le relazioni di relativa flessibilità di interazione tra i processi di integrazione cerebrale sopra indicati, in seguito al modificarsi delle relazioni tra gli stimoli propriocettivi ed esterocettivi, sia nei processi di memorizzazione che di elaborazione cognitiva dell’ intelletto

Si acuisce pertanto la necessita di studi di “Neuroscienze dello sviluppo” delle relazioni - tra “intelligenza artificiale e creatività umana”, capaci di interpretare e presagire  le rinnovate modalità di integrazione cerebrale , che si rivelano necessarie per acquisire rinnovate funzioni cerebrali estese e condivise in rete internet, le quali saranno  piu’ proprie di una nuova modalita’ di “intelligenza connettiva”..

La trasformazione graduale  delle modalita’ di integrazione cerebrale, sia rispetto alla gestione della memoria che all’ elaborazione dell’ intelletto, senza una opportuna teoria, potra’ svolgersi soltanto attraverso modalità di rappresentazione confuse e indistinte, ritardando la nostra capacita’ di capire ed attuare una sperimentazione cosciente, adeguata ad indirizzare le modalita’ ed i criteri di flessibilizzazione ottimale dei sistemi di integrazione cerebrale nel quadro dello  sviluppo contemporaneo della Societa della Conoscenza.

Un miglioramento delle funzioni cerebrali  e’ evolutivamente  possibile proprio in quanto le categorie mentali non sono statiche nella memoria, ne’ componibili tramite percorsi cognitivi dal significato invariabile e quindi non ulteriormente elaborabili dall’ intelletto.; pertanto le concezioni anche le piu’ tradizionali vanno sempre storicamente modificandosi secondo una rinnovata maturazione funzionale della utilizzazione dei sistemi di integrazione dell’ apparato neurale..<Le idee dice un vecchio saggio sono come colombe in gabbia, non e facile infatti catturarle perche’ per loro natura volano via> Pertanto sulla base sulla base della  flessibilita’ dell’ apprendimento mnemonico, l’ intelletto possiede la congenita potenzialità di evolversi costruendo modificando categorie cognitive, allo stesso tempo in cui puo’ creare  significazioni  innovative piu’ coerenti con lo sviluppo individuale e sociale.

Certamente per agire intelleggibilmente nel quadro del cambiamento  contemporaneo del management della Economia della Conoscenza e quindi necessario per saper eccettare le nuove sfide di una linea di orizzonte mentale  che si sposta nella condivisione della conoscenza nel World Wide WEB, e’ necessario un profondo risveglio della consapevolezza,  tale che perseguendo appropriate indicazioni teoriche, la mente umana possa divenire ancora piu’ capace e creativa nell’elaborare sistemi integrati di  “condivisione di conoscenza” e favorire in tal guisa lo sviluppo della “Intelligenza Connettiva”.

BIBLIO LINK :

Neuro-biotica dell’ attenzione: http://www.descrittiva.it/calip/dna/reflcreativ.htm

Rimozione pregiudizi : https://www.edscuola.it/archivio/lre/precognit.html

Le Nuove Teorie Della Mente: https://www.edscuola.it/archivio/lre/teorie_mente.htm

Cervello e Musica: http://www.descrittiva.it/calip/dna/musica.htm

Cervello e linguaggio: https://www.edscuola.it/archivio/lre/cerling.html

STORIA DELLA RETE: http://www.spbo.unibo.it/orgint/storiaint.html

Le Mappe Concettuali:

http://www.enco-journal.com/journal/ej17/cardellini.html

http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/Concetti%20e%20mappe%20concettuali.htm

Mappe Mentali ed Internet: https://www.edscuola.it/archivio/lre/mappemen.html

Empatia per Internet: https://www.edscuola.it/archivio/lre/empatia.html

Nota esplicativa: Relazione tra campo bio-elettrico di attivazione e Neurotrasmissione

Un neurone ha due estremità - l'assone ed il dendrite. Le cariche elettriche dei 'segnali' nervosi attraversano il neurone dal dendrite all'assone. L'assone rilascia molecole di neurotrasmettitori nella sinapsi, lo spazio fra l'assone di un neurone e il dendrite d'un altro neurone. Le molecole del neurotrasmettitore viaggiano attraverso la sinapsi sino al recettore sul dendrite dell' altro neurone, come è mostrato nella figura:

-          FONTE: http://www.fuoriluogo.it/medicalcannabis/neurocann.htm

 

 

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