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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

- RIORGANIZZAZIONE dei SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI -
- RIFLESSIONI ED INDICAZIONI sul CONVEGNO CNA-EMILIA ROMAGNA
 <http://www.er.cna.it/ >
- BOLOGNA - 14/DIC/2006


- L' Obiettivo principale del convegno della CNA a  Bologna e stata la presentazione del "REPORT" del Progetto denominato  "CHANGE" , sulle competenze per il cambiamento nei distretti e nei sistemi produttivi locali e piu’ in generale quello di  riflettere sulle necessita  strutturazione e lo sviluppo dei "sistemi di networking" per la condivisione e creazione di conoscenza innovativa.

- Quello che mi e sembrato veramente interessante come sintesi di quanto ho ascoltato e' focalizzato nell' accentuazione della consapevolezza di trovarsi di fronte ad una economia nuova definita come "ECONOMIA DELLA CONOSCENZA" , che prevede in sostanza una "co-evoluzione" dei sistemi produttivi e commerciali e istituzionali di ricerca e sviluppo del " Territorio" , quest' ultimo  inteso come Capitale Sociale, da valorizzare e rendere consapevole di come la conoscenza innovativa e condivisa diventi la chiave piu importante dello sviluppo complessivo del territorio.
 
- Pertanto rimanere lontani dal saper superare le criticita’ e la complessita’ relazionale del "Territorio" , significa, sia  per l' impresa produttiva cosi come per la societa' CIVILE , mantenere condizioni di separazione che rendono incapaci di valorizzare gli "assets" correlati al rinnovamento integrato  delle conoscenze , senza il quale si riducono gli spazi di una crescita dimensionale locale strategica  per  far fronte in tempi utili alle dinamiche  economia di scala della concorrenza globale .

- Certamente e' stato sottolineato come, sia le competenze economiche e scientifiche cosi come le competenze relazionali nel territorio sono  raramente possedute o eleborate in modo integrato dall' impresa e dei settori delle ricerca ; pertanto le   condizioni di efficienza nelle competizione internazionale delle singole imprese ovvero dei singoli  enti di ricerca ; tutti quanti infatti tendono ancora a competere sulla base delle tradizionli modalita' di fare impresa o ricerca in modo nettamente separato tra di loro.
 

    Cio e' essenzialmente  frutto del   timore che strategie "networking based" portino ad un rallentamento della  intrinseca capacita e know-how di gestione di  clienti e mercati , ovvero conducano ad una limitazione delle eccellenze nel quadro della Ricerca.. 
 

    Quanto sopra  ha una sua ragione di essere proprio in quanto  il "Territorio" non puo essere il luogo che va alla velocita di cambiamento della struttura piu rigida e piu lenta , ma  come e stato detto dal Prof  Andrea Lipparini  Del DIP. Scienze Aziendali della Univ.di Bologna <andrea.lipparini@unibo.it>  , e' necessatio oggi  "Alzare la asticella per Tutti " nell' quadro di orchestrazione di una nuova imprenditoria territoriale di ricerce e sviluppo , basata su un sistema interconnesso di crescita  del rapporto tra innovazione della ricercafondante per lo sviluppo di una conoscenza condivisa.
 

- Su questa tematica si e effervorato l' intervento centrale del Prof. Enzo. Rullani , un caro amico di origine  Senese, che e famoso come economista per i suoi  studi sui Distretti Industriali Italiani.  Egli ha sottolineato come, il "distretto industriale",  stia attualmente sviluppando tutta una serie di mutazioni  spinto dalla forte concorrenza , cosi che sta man mano evolvendo nella dimensione di Sistema Produttivo Locale (SPL) anziche quella dell' antica struttura del Distretto specializzato territorialmente in sistemi di produzione manifatturiera. Il Prof.  Rullani ha  sottolineato quanto era gia stato indicato dalla precedente relazione del Dr. Roberto Centazzo Resp. Ricerca e Sviluppo della CNA Regionale
il quale aveva  evidenziato  l' esigenza di AGIRE per TRASFORMARE , di "Gramsciana Memoria" , al fine di utilizzare di sistemi relazionali di rete capaci di trasformare la interazione ed il dialogo  come  fonte di innovazione e conoscenza onde aprire la chiusura delle azienda su se stessa (LOK IN) , in un sistema di crescita della conoscenza innovativa ( LOK NET ).
Il Prof. Rullani  ha inoltre sottolineando come, gia nel Distretto Italiano,  la competitivita non si risolveva nel perimetro della singola azienza; egli ha pero messo in viva luce che la attuale  di sviluppo necessita di accrescere il DIFFERENZIALE COGNITIVO del TERRITORIO, perche se il Territorio frena , l' impresa la quale   singolarmente diviene  capace di competere nel sistema globale , si dissocia dal distretto e quindi  distaccandosi da territorio provoca una discregazione della funzionalita territoriale del vecchio distretto. Di consequenza la eccellenza a lungo termine attiva un deprecabile impatto su l' inaridirsi delle produttivita territoriale e locale ,  invece di favorirne la evoluzione rischiando di esportare benessere e di importare poverta'.
 

    Quindi per generare valore  aggiunto sociale  e non impedire la evuluzione di meritevoli  eccellenze e bene uscire dalla retorica del Territorio come capitale sociale  stabile e coerente con la propria identita da mantenere indelebilmente inalterata ;  cio perche  e' urgente capire come i beni intangibili ( conoscenze , relazioni , organizzazione collaborativa ecc...  ) non debbano piu' essere considerati elementi gia esistenti essenzialmente privi di sostenibili  politiche di investimento . Attualmente il basso investimento nel rinnovo delle conoscenze  condivise , e dovuto all' idea che la conoscenza  sia di per se un fattore deprivato di immediato valore economico e finanziario , facile pertanto da trasferirsi gratuitamente . Tale concettualita'  deprezza ogni forma di crescita del DIFFERENZIALE COGNITIVO COMPETITIVO, che dovra essere ricostruito economicamente mediante investimenti mirati sulla coesione e la responsabilita sociale della ricerca cosi come della impresa.
 

    Cio e estremamente necessario in particolare  per elevare il linguaggio scientifico tecnologico e culturale del territorio e sviluppare economia di scala ad un piu elevato livello di diffusione della  conoscenze economiche, scientifiche e tercnologiche,  capaci nel loro complesso dialogo interattivo,  di attivare una piu elevata  creativita di sviluppo della Societa della Conoscenza nell' ambito della estenzione delle economie di scala di una nuova imprenditorialita' dei paesi ad indrustrializzazione avanzata vista  nel quadro dei futuri sviluppi della economia della conoscenza.

Gli altri relatori si sono addentrati in questioni piu specificatamente correlate ai sistemi di filiera dei comparti territoriali con specifiche valenze produttive nella Regione Emilia Romagna.

A  conclusione  di questo interessante convegno mi sono ancor piu convito di quanto tentiamo di sviluppare con il Progetto "INN-OVATION"   (che significa:  inovazione con applauso) di  -LRE/EGOCREANET. Infatti "INN-OVATION" sara'  un Progetto di disseminazione delle opportunita di sviluppo scientifico e tecnologico delle Economia della Conoscenza basato su una strategia di  motivazione ampia e mirata dei cittadini  che perseguira'  lo slogan < POWERING  SCIENTIFIC &  ECONOMIC KNOWLEDGE TO THE PEOPLE >.
Le iniziative di tale progettazione le concorderemo a partire del prossimo Gennaio con il Ministro Luigi NICOLAIS .

In EGOCREANET/LRE -ON-NS ( open Network for NEW Science) ,  ci siamo fatti la convinzione  che il nostro modo di pensare e di vivere  delle masse ( incentivato da TV, Calcio , Musica ed altre attivita di  entertainment ...) non sia piu compatibile con lo sviluppo delle economia della conoscenza,  che in vero non e piu quelle dell' HOMO FABER  ma semptre di piu quelle dell' HOMO SAPIENS.
 

    - Putroppo senza discutere sui pregiudizi e tradizioni obsolete che impediscono ancora l'indurre un profondo  cambiamemto economico e sociale  ci stiamo arenando senza piu' alcuna motivazione ideale per competere e avere successo.
 

    - A tal proposito  ha detto nella sua relazione ALDO DURANTE  info@montebellunadistrict.com , siamo passati attraverso un ponte di grande instabilita’ che per passare alla economia dei beni intangibili , ha direttamente condotto l’ immaginario sociale di una un'epoca in cui si lavorava duramente anche senza avere successo a quello di  una  epoca contemporanea in cui  si accentua la possibilita’ per pochi ,  (dirigenti, furbetti del quartierino, categorie privilegiate ecc.. ...),  di avere facilmente  successo anche senza lavorare un gran che.

 Tale costatazione   per la nostra societa al limite del disastro,  equivale al vecchio detto “ TROPPA GRAZIA SAN’ANTONIO” , di colui che  volendo cavalcare il suo ciuco non riusciva a montarlo , cosi che riferendosi al suo Santo preferito gli chiese la grazia di saltare , ed ottenendola , salto direttamente dall’ altra parte del ciuco senza poterlo montare per  tornare a casa.

 Infine e stato notato che ancora oggi la Bolla Speculativa su INTERNET e le sue sulle funzioni relative alle opportunita economiche di relazione e connessione e formazione in  rete per lo sviluppo si attivita di networking , subisce di un atteggiamento di sfiducia culturale che impedisce la funzionalita innovativa del NETWORKING COLLABORATIVO in RETE. Cio' determina un  danno evidente di correlazione efficace tra Societa e  sistemi locali produttivi ; infatti nel dibattito c’e stato chi ha detto criticamente che il convegno delle CNA a Bologna era meglio che analizzasse la "Disorganizzazione dei sistemi IMPRODUTTIVI Locali" , cosi da  trovare " senza troppi peli sulla lingua" le responsabilita di non aver attuato soluzioni di comunicazione fiduciaria interattiva adeguate ad arginare un  disastro ormai incipiente e facilmente intuibile  per la incapacita di  trasformare la nostra societa industriale in societa della conoscenza.

 
In  conclusione nella dinamica di Trasformazione verso la Economia della Conoscenza e' stato sottolieato che ....< e'  proprio la Conoscenza che dovra essere rigenerata >...  e cio "non" corrisponde solo ad una attivita di restiling delle vecchie conoscenze disciplinari e delle tradizioni culturali , ma alla assunzione di una nuova credibilità e fiducia nel rinnovamento cognitivo, capace di superare lo scenario congiunturale  contemporaneo, proprio in quanto esso  e' rimasto  basato su vecchie cognizioni ed esperienze consolidate; quest' ultime  certamente prive di rischio econonico e sociale perche ben affermate ,  ma allo stesso tempo lontane mille  miglia da innestare una fertilità territoriale e locale dello sviluppo creativo,  nell' ambito del quale cio’ che si potra effettivamente fare dipendera'  da cio che ci si predispone a capire in termini di cambiamento  , in modo da potersi correlare in modo non dipendente dai cambiamenti profondi dovuti al superamento delle logiche della società industriale . In conclusione e stato suggerito dal REPORT del PROGETTO "CHANGE" la necessita di  "acquisire una modalita di vedere le cose usuali con uno sguardo non usuale",  per percepire capire e valorizzare le nuove opportunita e prospettive di sviluppo aperte dalla Società Europea delle Conoscenza.

 ---------------------------------------------------------------Paolo manzelli Firenze 15 DIC/2006 ----------------------------


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