Oasi Città Aperta
Nuova Frontiera nel cuore del Mediterraneo che cambia

di Padre LUIGI FERLAUTO

E’ bello ed interessante prendere un telefono, comporre un numero e subito trovarsi in una grande sala dove centinaia di persone sono lì pronti ad ascoltarti, curiosi di conoscere te e la realtà che rappresenti.

Noi dell’Oasi Maria SS. stiamo vivendo oggi questo momento che potremmo definire magico.

Siamo a Troina, una cittadina dell’entroterra siciliano, a 1120 metri sul mare, con una visione panoramica veramente eccezionale e nello stesso tempo siamo a Roma, Firenze, La Spezia, Milano Francoforte, insieme a Voi che ci guardate, con i quali, se necessario, possiamo interloquire e magari più tardi essere in America e poi in Australia.

Il mondo è diventato davvero un villaggio dove si può confluire da distanze diverse, incontrarsi per conoscersi e per scambiare idee su un certo problema, e magari procedere al baratto di prodotti che ci interessano e tutto questo fuori del frastuono e della confusione che affliggono le città di oggi, restando tranquilli nella funzionalità di nuove scenari di comunicazione situati in casa dove in un certo posto c’è un computer o in una piazza telematica appositamente allestita.

L’Oasi è una realtà che da sempre ha anticipato il futuro e questo futuro.

Già all’inizio degli anni ’70 l’OASI aveva fatto dell’Istituto un grande centro di osservazione e di interazione: 180 telecamere funzionalmente dislocate nei posti dovuti, 100 monitor nelle aule per vedere e interloquire, 10 cabine di osservazione dove studiosi psicologi, pedagogisti, psichiatri potevano osservare e registrare i comportamenti spontanei degli assistiti sparsi per la casa.

Per la Philips fu un grande impianto e la stessa ritenne di farlo conoscere al mondo presentandolo allora, 1970, come una delle realizzazioni più significative che si affacciavano nel futuro.

C’era nell’Istituto una rete di oltre 30 Km di fili attraverso i quali scorrevano immagini palpitanti di vita, ma era un mondo chiuso e circoscritto.

Oggi la rete è nel mondo, le decine di Km di fili sono diventati milioni di Km, il pulsante che ti metteva in circuito è diventato il numero del telefono che ti collega col mondo che vuoi.

Un balzo in avanti nel futuro di almeno 50 anni scrisse il Prof. Leonardo Ancona dell’Università Cattolica dopo aver visitato l’Oasi nel 1973.

Ed è stato grazie all’utilizzo intelligente della telematica che allora in Italia incominciava ad affacciarsi cautamente che l’Oasi pur trovandosi lontana dai grandi centri si mise in comunicazione con il mondo che l’interessava e preparò la realtà di oggi che la pone al centro del Mediterraneo come l’organizzazione capace di coagulare attorno a sé i paesi che si affacciano in quello che i Romani chiamavano mare nostrum e se necessario raccogliere attorno allo stesso tema cento persone esperte nel settore ma sparsi nel mondo.

Quello che vedete è una sala multimediale dotata di 100 tavoli predisposti per 100 computer accompagnati da 100 telefoni.

Il posto da cui vi parlo è una sala video conferenze che consente di avere presenti chi per motivi non dipendenti dalla sua volontà, non ha potuto essere presente.

Questa che vedete adesso è una grande sala capace di 500 posti comodamente predisposti che può collegarsi con il centro multimediale o con i centri operativi sparsi nell’Istituto.

C’è nelle strutture dell’Oasi la reale possibilità di poter tenere contemporaneamente 12 seminari di Studio, con supporti anche per le riunioni dei sottogruppi e tutte collegate tra di loro.

Nel prossimo futuro il mondo vedrà in Troina una immagine virtuale di Cristo alta 51 metri inserita in una torre a tre colonne monumento a Dio uno a trino, che sarà una grande emittente del positivo nel mondo.

C’è tanto bene su questa terra che merita di essere conosciuto, c’è tanta positività nell’uomo che i nostri giovani devono attenzionare se c’è un emittente che lo diffonde, c’è un negativo che va presentato nella giusta dimensione.

A questo punto Vi chiedete ma cosa è questa Oasi Maria SS. di Troina? E’ una organizzazione costituita come Ente non profit circa 50 anni fa, quando ancora di questi enti non se parlava.

E’ sorta per dare una casa agli handicappati della Sicilia che dovevano pellegrinare al Nord dell’Italia per mendicare un posto.

L’Oasi è voluta partire da dove gli altri erano arrivati e oggi è un centro all’attenzione del mondo.

La superficie in atto coperta in Troina va oltre i 120.000 mq che si aggiungono ai 500.000 mq ancora da coprire e che si riferiscono alla Città Aperta.

Per il nuovo millennio infatti l’Oasi ha programmato l’Oasi Città Aperta che vuole rappresentare in una sorta di microcosmo, la società futura sognata, dove sarà possibile verificare presupposti e modelli di sviluppo comunitario che emergono nella convivenza delle diversità in una sintesi di reciprocità, quasi un continum di combinazioni fra le potenzialità e i valori dei forti e quelli dei deboli.

L’Oasi Città Aperta di Troina sarà un frammento di una città possibile dove tutti hanno un ruolo per il vivere, e non più una funzione esclusivamente produttiva ed economica ma città che può aiutare i forti a vivere con i deboli (piuttosto che il contrario); gli emarginati a trovare un proprio destino di homo faber e non di tollerati; dove i luoghi collettivi della socializzazione convivono con quelli della privacy, dove i luoghi pubblici sono i condensatori delle relazioni interpersonali.

L’Oasi Città Aperta ha l’ambizione di rimettere in gioco in tutto il suo spessore culturale e umano, il principio delle integrazioni e pertanto si propone come esperimento per molte altre Oasi nel mondo.

L’Oasi Città Aperta con la possibilità che la telematica oggi offre e domani offrirà sempre di più dovrà essere una grande scuola aperta che ha titolo per essere zona franca nel sociale e pertanto Laboratorio che sperimenta nuove possibilità per una società che si vuole diversa e migliore.