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Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Direzione Generale Studi e Programmazione

Avviso 5 febbraio 2007

Oggetto: Bando di concorso in occasione del quarantennale di "Lettera a una professoressa " di don Lorenzo Milani

Si porta a conoscenza delle SS.LL. che il Comune di Vicchio ha emanato un bando di concorso in occasione del quarantennale di "Lettera a una professoressa " di don Lorenzo Milani.

Il concorso, che ha avuto il patrocinio del Ministro Giuseppe Fioroni, è finalizzato a sensibilizzare studenti, scuole, cittadini, studiosi sull'attualità della "Lettera" a quarant'anni dall'ampio e vivace dibattito sul ruolo e sulle criticità del sistema scolastico provocato dall'esperienza di Barbiana ; a promuovere azioni positive per la realizzazione della scuola dell'eguaglianza e delle pari opportunità : al rilancio della funzione educativa della scuola, pur nel quadro mutato della globalizzazione e delle trasformazioni sociali ed economiche, per una società della partecipazione, della tolleranza, della pace, della solidarietà.

Possono partecipare studenti e scuole, nonché insegnanti ed adulti di età superiore ai 50 anni. I lavori dovranno essere inviati entro il 15 aprile 2007 a "Comune di Vicchio - concorso Don Milani 40° " - Vicchio - Firenze. Ogni lavoro dovrà essere accompagnato da una scheda di partecipazione scaricabile dal sito www.comune.vicchio.fi.it. Altre informazioni sono contenute nel testo del bando.

In considerazione dell'importanza dell'iniziativa, che è parte di un più ampio programma di eventi promossi dal Comune di Vicchio che si svolgeranno nel prossimo maggio, si invitano le SS.LL. a dare la più ampia diffusione alla presente nota presso le istituzioni scolastiche del territorio di competenza.

Il Direttore Generale
Fiorella Farinelli


Concorso Nazionale

COMUNE VICCHIO
Ministero della Pubblica Istruzione

LETTERA A UNA PROFESSORESSA, 40 ANNI DOPO

Concorri a promuovere la rilettura del libro, la riflessione sul pensiero di Don Milani, l’incontro del libro con la tua esperienza l’attualizzazione delle sue idee Nel giugno del 1966 Enrico, soprannominato Faina, portò alla scuola di Barbiana la notizia che era stato respinto al termine del primo anno della scuola superiore. Enrico aveva raggiunto la licenza media insieme ad un gruppo di ragazzi della scuola di Barbiana e, con alcuni di loro, si era iscritto all’istituto magistrale. Sulla scia del Priore, Don Lorenzo Milani, voleva fare il maestro.

Prendendo spunto dalla sua bocciatura iniziò, quarant’anni fa, il lavoro di scrittura collettiva che poi è diventato "Lettere a una professoressa".

Il "motivo occasionale", che Don Milani aveva sempre visto all’origine dello studio e della ricerca con la "tecnica umile della scrittura collettiva", questa volta riguardava direttamente la scuola del priore e i suoi ragazzi.

Il lavoro iniziato dopo la disavventura di Faina sfociò l’anno successivo, 1967, nella pubblicazione del libro che è poi diventato il manifesto del rifiuto di qualunque forma di selezione e dell’impegno per la trasmissione dei saperi critici. Il libro e l’esperienza di Barbiana divennero subito l’orizzonte di migliaia di giovani studenti, insegnanti e operatori sociali, intercettando le attese di un profondo cambiamento della scuola e dell’educazione, per una democrazia compiutamente realizzata. L’ I care rimane oggi, mutate le condizioni sociali ma non le contraddizioni di una globalizzazione senza eguaglianza, un orizzonte quanto mai vivo per il futuro dei sistemi educativi.

Dal 2002, per mantenere vivo il messaggio della scuola di Barbiana, il Comune di Vicchio, assieme a tanti altri enti rappresentanti i luoghi dove Don Milani ha operato, organizza, nel mese di maggio, una marcia per la qualificazione e il rilancio della scuola per tutti e per ciascuno, per la garanzia dei diritti di cittadinanza sociale di tutte le ragazze e i ragazzi, per un futuro democratico e civile della scuola pubblica del nostro paese. La marcia ha rappresentato nel quinquennio scorso una esplicita critica ai rischi di selezione sociale derivate dalle politiche dei governi di centrodestra. La presenza del neo ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, alla marcia del 19 maggio scorso come sua prima uscita pubblica, ha segnato il riconoscimento di un luogo e di valori con la speranza che una scuola per tutti e per ciascuno è ancora possibile. Che il messaggio di Barbiana, 40 anni dopo, parla al presente per un futuro migliore.

Nel 2007 rincorre il 40° anniversario di "Lettera a una professoressa" e l’anniversario della morte del Priore di Barbiana. Facendo seguito al concorso già proposto l’anno scolastico scorso, l’occasione è quanto mai opportuna per proporre una vasta produzione di riflessioni, ricordi, idee, proposte per dare parola ed emozione a quanti intendono ancora sfidarsi con il pensiero milaniano.

Perciò anche quest’anno il Comune di Vicchio lancia un bando di concorso, quest’anno dopo la prima felice esperienza, ancora di più convinti di rendere possibile una vasta risposta. Questo concorso non è una gara, né un campionato, non ci saranno vincitori e vinti: la partecipazione è già un "concorrere" tutti insieme ad una produzione collettiva di idee, proposte, speranze, di cui il nostro Paese, sulle orme di Don Milani, ha ancora bisogno per il proprio futuro.

Pertanto, le opere selezionate e gli autori che verranno invitati a Vicchio devono essere considerati come testimoni privilegiati di questo comune percorso.

BANDO DI CONCORSO

1. Il concorso è finalizzato

- a sensibilizzare gli alunni e le scuole di ogni ordine e grado, i cittadini di qualsiasi età interessati all’educazione, gli studiosi a riflettere sulla "Lettera a una professoressa" 40 anni dopo;

- a promuovere nella scuola ogni azione positiva per realizzare al meglio la scuola dell’eguaglianza delle opportunità per tutti e per ciascuno;

- a riflettere sulla realtà della globalizzazione e delle trasformazioni sociali ed economiche in relazione alle mutate condizioni di giustizia, di libertà, di comunità civili per rilanciare la funzione educativa in una società della partecipazione, della tolleranza, della pace, della solidarietà.

2. Al concorso possono partecipare, suddivisi per categorie e tipologie di produzioni:

2.1. Studenti e alunni delle scuole italiane.

I prodotti dovranno essere il frutto di un lavoro collettivo che, in seguito alla lettura di un brano o del testo integrale di Lettera a una Professoressa, individui le "piste" culturali e valoriali che conducano ad una "post fazione, quarant’anni dopo".

Questo vuol dire riferire il messaggio alla situazione che oggi ragazzi e giovani vivono, che varia da contesto a contesto (es. ambiente rurale o urbano, periferico o centrale etc.) ma è segnato da problematiche attuali che condizionano lo sviluppo e l’espressione di ognuno nelle relazioni tra coetanei, con gli adulti, con le diversità più varie. Verrà valutata in maniera particolare la capacità di esprimere in maniera sintetica ed efficace il prodotto di un denso e ricco processo di confronto, assumendo la "Lettera", nella sua essenzialità e chiarezza, come modello di espressione.

Strumenti: possono essere utilizzati strumenti diversi, da brevi testi scritti a filmati, a documenti, a CD, ecc…

2.3. Insegnanti e adulti al di sopra dei 50 anni.

Testimonianze dirette, biografie professionali, storie di scuola negli anni 60/70 dal titolo "Barbiana, sedimenti di memoria collettiva. C’ero anch’io", utili a raccogliere storie di una generazione che ha vissuto quegli anni da protagonista anche se nella piccola dimensione locale. Gli anni che subito dopo la Lettera hanno cambiato la scuola italiana descritta da tante brevi biografie. Per una memoria collettiva che non viene perduta.

- Strumenti: testi dattiloscritti, formato world, non superiori a 5 cartelle contenenti racconti, biografie professionali di eventi connessi alle ispirazioni culturali e scolastiche date dalla "Lettera". Non un Amarcord, ma un filo rosso che dal passato ci lega al futuro.

3. Commissione di valutazione e riconoscimenti

I lavori saranno analizzati da una commissione appositamente nominata tra i più noti studiosi di Don Milani ed gli esperti di educazione.

Testimoni privilegiati

• Per le scuole: rappresentanti delle classi che, per i diversi ordini di scuola, avranno presentato i lavori ritenuti più significativi, saranno invitati a partecipare alla marcia di Barbiana a spese dell’organizzazione. A conclusione della marcia verrà loro consegnata una targa.

• Per insegnanti ed adulti: in occasione della marcia verranno consegnati gli attestati per le migliori storie e biografie che, successivamente, verranno raccolte nel libro "Lettera ad una professoressa, c’ero anch’io. Quando a scuola eravamo giovani".

4. Termini di presentazione

I lavori dovranno essere inviati entro il 15 aprile 2007 a: "Comune di Vicchio, concorso Don Milani 40°" Vicchio– Firenze.

Ogni lavoro dovrà essere accompagnato da una scheda di partecipazione che potrà essere scaricata dal sito: www.comune.vicchio.fi.it

5. Pubblicizzazione dei lavori

Tutti i lavori verranno raccolti presso l’Istituzione Don Milani di Vicchio ed andranno ad incrementare il materiale di documentazione già esistente e fruibile presso la biblioteca.


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