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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

Circolare Ministeriale 29 agosto 2003, n. 69

Oggetto: D.M. 22 luglio 2003, n. 61. Linee di indirizzo e di orientamento relative all'alfabetizzazione informatica e della lingua inglese

 

Premessa

Il Decreto Ministeriale n. 61 del 22 luglio u.s. ha promosso, com'è noto alle SS.LL., un Progetto nazionale destinato alle classi prime e seconde della scuola primaria, al fine di avviare talune innovazioni coerenti con le linee di riforma configurate dalla legge n. 53/2003.

Tra i profili innovativi considerati dal Progetto, e all'interno dei contenuti delineati nelle Indicazioni Nazionali, particolare rilievo assumono quelli relativi all'alfabetizzazione informatica e all'alfabetizzazione della lingua inglese.

In proposito, la Circolare n. 62, nel fornire precisazioni e indicazioni operative sugli enunciati dell'art. 2 del D.M. n. 61/2003, ha inteso sottolineare natura e ambiti di tale alfabetizzazione anche con riferimento all'acquisizione e alla utilizzazione delle risorse. Per quel che concerne in particolare l'alfabetizzazione della lingua inglese, si richiamano anche i contenuti della C.M. n. 58/2003.

Giova inoltre precisare che le innovazioni in questione hanno trovato da tempo una loro realizzazione, resa tra l'altro possibile dalla disponibilità di risorse professionali oltre che dall'interesse e dall'impegno di dirigenti scolastici e docenti, in numerose istituzioni scolastiche del territorio, oltre che nelle 250 scuole che nel decorso anno scolastico hanno attuato la sperimentazione di alcuni profili della riforma.

Tale circostanza, che esalta la progettualità e la capacità di iniziative di una scuola autonoma, unitamente alla presenza di altre condizioni di realizzabilità, ha suggerito la opportunità di una generalizzazione di tali offerte formative in tutte le scuole della realtà nazionale, anche in conformità del parere favorevole espresso dal C.N.P.I.

A tal fine, nel consueto clima di collaborazione tra Amministrazione Centrale, Uffici Scolastici Regionali e Istituzioni Scolastiche e nel rispetto dell'autonomia delle singole scuole, si ritiene utile fornire, quale contributo di riflessione e di operatività, alcune linee di indirizzo e di orientamento per la realizzazione delle iniziative di alfabetizzazione summenzionate, anche sulla base di riscontri delle migliori pratiche didattiche attuate in diverse realtà territoriali.

 

Alfabetizzazione della lingua inglese

Come è noto, l'alfabetizzazione della lingua inglese riguarda un ambito di attività e un insegnamento nei quali la scuola primaria ha maturato da tempo significative esperienze attivando, anche in assenza di obblighi normativi, innovazioni ed ampliamenti dell'offerta formativa.

L'alfabetizzazione della lingua inglese, prevista dalla legge del 28.03.2003, n. 53, art. 2, comma f, e attivata in forma sperimentale da 250 scuole nel decorso anno scolastico, deve svilupparsi in maniera generalizzata dall'anno scolastico 2003/2004 tenendo presenti gli obiettivi specifici di apprendimento che figurano nelle Indicazioni Nazionali.

In coerenza con tali obiettivi si ritiene utile far riferimento ad alcuni aspetti del processo insegnamento/apprendimento, peraltro ampiamente noti a tutti i docenti che da anni si applicano all'insegnamento della lingua inglese:

  • l'approccio metodologico impiegato è costantemente ispirato alla centralità del bambino;
  • l'insegnamento della lingua, in questa fascia di età, costituisce soprattutto un processo di sensibilizzazione alla lingua inglese;
  • le attività comunicative riguardano in particolare l'ascoltare e il parlare;
  • lo sviluppo dell'oralità assume in questa fase una importanza preminente rispetto alle altre abilità;
  • l'apprendimento del bambino nella scuola primaria costituisce un processo unitario che, in modo diverso, coinvolge tutte le discipline, a partire dall'esperienza;
  • l'alfabetizzazione della lingua inglese configura un ambiente di apprendimento prima che un oggetto di studio. Di conseguenza, è importante utilizzare la lingua inglese anche all'interno di altre attività disciplinari, secondo un accostamento unitario che non preveda una rigida e predefinita organizzazione oraria, ma la possibilità di un utilizzo flessibile della risorsa "tempo", anche in relazione alle capacità potenziali e alle competenze reali degli allievi;
  • di grande utilità può rivelarsi una lettura integrata degli itinerari di lingua italiana e di lingua inglese, nell'ambito dell'educazione linguistica;
  • opportuno potrà risultare l'uso di attività motivanti collocate in situazioni significative da un punto di vista linguistico ed affettivo;
  • l'approccio metodologico impiegato sarà più efficace se caratterizzato dalla ludicità, dalla sensorialità e dall'azione;
  • meritevole di considerazione è l'utilità dell'impiego delle attrezzature tecnologiche per l'insegnamento-apprendimento della lingua inglese;

È comunque necessario assicurare a tutte le istituzioni scolastiche le condizioni idonee al raggiungimento delle finalità previste dall'articolo 2 del D.M. n. 61/2003.

A tal fine sono stati adottati due tipi di intervento, consistenti l'uno nell'assegnazione alle istituzioni scolastiche di risorse aggiuntive di personale e l'altro nella predisposizione di un piano articolato di formazione dei docenti. Nell'ambito di tale piano sono previste iniziative di formazione dei docenti di tipo e-learning integrato, da realizzare all'inizio dell'anno scolastico 2003/2004 secondo una linea di sviluppo che, in via immediata, coinvolgerà i docenti delle prime e seconde classi, per procedere speditamente fino al raggiungimento dell'obiettivo di formare tutti i docenti della scuola primaria.

In tale prospettiva riveste particolare importanza il contributo offerto dall'INDIRE che ha provveduto alla messa a punto di un progetto la cui realizzazione si svilupperà a partire dal mese di ottobre per l'intero arco dell'anno scolastico. Il modello di formazione adottato si basa su un ambiente di apprendimento on line e su incontri in presenza strettamente funzionali all'itinerario formativo progettato. Pertanto la piattaforma Punto EDU, già predisposta nel decorso anno scolastico a sostegno dell'attività didattica delle 250 scuole sperimentali, si arricchirà fin dall'inizio dell'anno scolastico di materiali didattici e itinerari specifici per l'insegnamento dell'inglese, che saranno messi a disposizione di tutte le scuole per la formazione dei formatori e successivamente di tutti i docenti.

Altre opportunità di formazione destinate ai docenti sono quelle realizzate da RAI EDUCATIONAL con la programmazione di un palinsesto denominato "Divertinglese", che è stato sperimentato con risultati positivi nelle 250 scuole. I materiali prodotti per la fruizione da parte degli allievi nei gruppi classe/interclasse e di livello, corredati di schede per la utilizzazione didattica da parte dei docenti, saranno disponibili in maniera generalizzata nei primi due mesi del nuovo anno scolastico.

Un ulteriore contributo, nell'ambito degli interventi formativi summenzionati, potrà essere fornito dagli IRRE nelle varie realtà regionali attraverso quella rete di intese e accordi che le SS.LL. non mancheranno di potenziare, seguendone con diretta e personale partecipazione gli sviluppi in itinere.

 

Alfabetizzazione informatica

L'alfabetizzazione informatica va sviluppata in un contesto di apprendimento dotato di un alto potenziale di trasversalità che la rende funzionale a tutti gli altri apprendimenti. Le nuove tecnologie infatti non rappresentano, nell'ambito delle attività, uno "specifico apprendimento" aggiuntivo e isolato dagli altri, ma si inseriscono come uno "spazio" organico, operativo e mentale in cui realizzare esperienze nel quadro delle unità di apprendimento previste dalle Indicazioni Nazionali.

E' pertanto opportuno che, inizialmente, nella scuola primaria l'introduzione delle tecnologie informatiche venga realizzata attraverso l'allestimento di opportune occasioni e ambienti di apprendimento, anche di tipo laboratoriale, valorizzando e promuovendo le risorse professionali presenti nell'istituzione scolastica.

La prima alfabetizzazione informatica è rivolta a curare l'avvio di un graduale processo di familiarizzazione con lo strumento informatico, nonché a realizzare la conoscenza dei dispositivi essenziali per l'interazione con un personal computer.

La familiarizzazione con l'uso del computer va perseguita con essenzialità anche attraverso attività ludiche, quali giochi, momenti ricreativi e passatempi finalizzati ad uno scopo didattico. L'uso del computer mira inoltre a facilitare la progressiva scoperta delle funzioni dello strumento informatico e a sviluppare nell'allievo la consapevolezza delle potenzialità della macchina nell'ambito della informazione e della comunicazione.

L'alfabetizzazione ha anche per oggetto lo sviluppo delle prime attività apprenditive, che includono il ricorso ai collegamenti Internet e ai siti per ragazzi, con lo scopo di ricercare informazioni utili e necessarie a definire e completare il processo degli apprendimenti.

Contestualmente viene curata l'acquisizione delle abilità essenziali della videoscrittura, in modo da promuovere la capacità di scrivere brevi e semplici brani. L'uso della videoscrittura deve inoltre facilitare i processi di autoapprendimento e di autovalutazione.

Il raggiungimento di tali obiettivi comporta, ovviamente, in primo luogo, la disponibilità di attrezzature tecnologiche idonee sia sul piano informatico che su quello telematico e, in secondo luogo, la presenza di adeguate competenze professionali all'interno della singola istituzione scolastica.

A tal fine, per favorire l'uso delle tecnologie informatiche nelle classi prima e seconda della scuola primaria dall'a.s. 2003/2004, sono in corso specifici interventi finalizzati a:

  • ricognizione ed eventuale potenziamento delle dotazioni di attrezzature informatiche;
  • formazione dei docenti della scuola primaria mirata al rafforzamento delle competenze informatiche, mediante la realizzazione di specifiche attività formative nel periodo ottobre-dicembre 2003.

Le istituzioni scolastiche, dal canto loro, valuteranno, sulla base delle dotazioni materiali disponibili e delle competenze informatiche dei docenti, la possibilità di dare un avvio immediato o graduale a tale alfabetizzazione.

In questo secondo caso, le attività saranno realizzate sulla base di una tempistica che ne preveda l'inizio anche ad anno scolastico avviato, con riguardo alle soluzioni didattico-pedagogiche ed operative ritenute più idonee.

Per quanto riguarda la disponibilità dei supporti a sostegno delle attività didattiche per le diverse aree disciplinari, si pregano le SS.LL di richiamare l'attenzione delle istituzioni scolastiche sui seguenti servizi, già attivi, di cui esse potranno opportunamente avvalersi:

  • banca di esperienze GOLD e servizio di valutazione di software didattico, a cura dell'INDIRE (www.bdp.it), consistente in un sistema di raccolta e consultazione delle migliori pratiche didattiche e di documentazione dei processi relativi;
  • biblioteca del software didattico "SD2" (http://sd2.itd.ge.cnr.it/), a cura dell'ITD/CNR di Genova. Trattasi di un centro di documentazione sul software didattico italiano e straniero, riferito alle principali aree disciplinari e ad alcuni settori speciali, come quello per disabili, per i quali vengono realizzati prodotti speciali;
  • e-Didateca: catalogo nazionale dei prodotti multimediali, un portale internet per la raccolta del software didattico realizzato dalle scuole a disposizione di tutto il sistema scolastico. Il sito permette di visionare, acquisire o anche rendere disponibili nuovi software didattici.

Nel doveroso ruolo di supporto e sostegno nei confronti delle istituzioni scolastiche, pur nel rispetto della loro autonomia decisionale, l'Ufficio Scolastico Regionale si farà carico di seguire, attraverso i vari livelli organizzativi, l'intero andamento delle innovazioni in argomento.

A tal fine, potrà risultare molto proficuo il ruolo degli ispettori tecnici e dei gruppi di lavoro che le SS.LL. non mancheranno di attivare, tenendo comunque presente che questo Ministero porrà particolare impegno nel fornire ogni utile informazione in ordine alle varie opportunità formative che saranno messe a disposizione in itinere per il miglior esito dell'innovazione.

Si ringrazia per la sperimentata collaborazione.

IL CAPO DIPARTIMENTO
- Pasquale Capo


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