Circolare Ministeriale 26 ottobre 1999, n. 256

Prot. D8/3283 D17

Oggetto: Attività programmatica per l'anno 2000

In attesa dell'emanazione dei regolamenti di attuazione del d.lgs 20 luglio 1999 n.258 e del d.lgs 30 luglio 1999 n.300 (art.76), concernenti il riordino del Centro europeo dell'educazione, della Biblioteca di documentazione pedagogica e degli Istituti regionali di ricerca, sperimentazione ed aggiornamento educativi, l'attività programmatica per il prossimo anno dovrà essere predisposta tenendo conto della normativa attualmente in vigore.

Pertanto, in base alle disposizioni statutarie, nel prossimo mese di novembre occorrerà definire gli obiettivi programmatici cui dovrà ispirarsi l'attività da realizzare nell'anno 2000.
Per tale data codesti Enti dovranno predisporre il relativo documento contabile da sottoporre alla deliberazione del Consiglio direttivo ed all'esame del Collegio dei revisori dei conti prima di inviarlo a questa Direzione generale per la prescritta approvazione.

Nell'impostazione del bilancio assume primaria importanza l'ottimizzazione delle risorse nel rispetto dei principi di economicità e di razionalizzazione della finanza pubblica.
Si fa espresso rinvio, quindi, alle circolari emanate in materia nei decorsi anni e, fermi restando i rispettivi ambiti di autonomia, si ritiene opportuno fornire a codesti Enti le seguenti indicazioni.

L'attività programmatica dei Consigli direttivi avrà quest'anno il compito di individuare interventi di progettazione coerenti con il modello di scuola delineato nella legge sull'autonomia ( art. 21 della legge n.59 del 1997). Autonomia che, com'è noto, è il presupposto per l'introduzione di elementi di modularità e di flessibilità del sistema educativo capace, quindi, di offrire un servizio migliore agli studenti ed alle loro famiglie.

L'attività programmatica deve tener conto di un sistema scolastico aperto alle esigenze sociali, economiche e culturali del territorio, con lo sguardo rivolto anche agli ambiti nazionali ed internazionali. Pertanto, occorre sottolineare che gli obiettivi di programmazione del prossimo anno devono essere orientati, anche in attesa dell'autonomia a regime, a perseguire tutti quei processi di supporto al miglioramento del sistema scolastico.

Sulla base, inoltre, delle significative esperienze del decorso anno, alla operatività istituzionale di codesti Enti dovrà abbinarsi anche un apposito spazio per consentire l'adesione e la partecipazione fattiva ai diversi progetti nazionali promossi dall'Amministrazione con il coinvolgimento paritetico degli IRRSAE, del CEDE e della BDP.
E' noto, infatti, che anche per l'anno 2000 sono stati riproposti il monitoraggio della sperimentazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento al piano dell'offerta formativa ed alle altre progettualità connesse all'attuazione della legge n.440 del 1997, ed il monitoraggio della formazione del personale docente. Non può, inoltre, sottacersi l'importanza che l'Amministrazione attribuisce al progetto F.A.RE concernente l'educazione degli adulti per i risvolti che ne scaturiscono nei confronti della popolazione interessata ed il coinvolgimento delle parti sociali e degli Enti locali.

Si ritiene utile ribadire la necessità che l'organizzazione amministrativa di codesti Enti sia sempre più improntata a criteri di efficienza ed efficacia per meglio realizzare gli obiettivi programmati, anche attraverso l'attuazione dei processi di semplificazione amministrativa introdotti dal D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 403 di approvazione del regolamento previsto dalla legge n.127 del 1997 (Bassanini bis).

Anche l'aspetto contabile-finanziario assume un ruolo determinante nel processo di razionalizzazione dell'organizzazione amministrativa di codesti Enti. Pertanto, soprattutto in considerazione dei nuovi compiti da svolgere, sarà necessario procedere ad una revisione del sistema contabile sia per adeguarlo, ove possibile, alle nuove esigenze sia per sfrondarlo di eventuali contabilizzazioni che non appaiono più coerenti con l'attuale gestione.

In questo contesto, particolare attenzione dovrà essere prestata alla verifica dello stato di attuazione dei progetti gestiti su affidamento da parte di terzi ovvero su iniziativa comune (progetti INTERIRSAE) al fine di procedere alla fase di rendicontazione e di eliminazione dalle scritture contabili di tali attività. Ciò consentirà a codesti Enti di affrontare la fase del riordino previsto dai decreti legislativi sopra citati avendo certezza della propria situazione amministrativa, contabile e patrimoniale.

Qualora se ne manifestasse la necessità, quindi, codesti Enti potranno, nel corso del prossimo anno, adottare le opportune misure di adeguamento della struttura del bilancio dettate dalle esigenze connesse all'entrata in vigore dei regolamenti di riorganizzazione.

Si ritiene necessario ribadire la raccomandazione che il bilancio di cassa dovrà essere predisposto tenendo conto dell'effettivo fabbisogno dei flussi finanziari.
Codesti Istituti, altresì, sono invitati a voler compilare il modello relativo al riepilogo dei movimenti finanziari legati alle attività a contribuzione specifica, utile alla determinazione della parte di avanzo di amministrazione da reimpiegare nel successivo anno finanziario, mediante eventuale intesa con gli Uffici centrali o altri organismi affidanti.

Tale operazione costituisce anche il presupposto per l'individuazione dell'altra parte di avanzo che dovrà essere possibilmente utilizzata per far fronte alle reali esigenze dell'Ente, evitando sovradimensionamenti della generalità dei capitoli di spesa.
I finanziamenti vengono assegnati sulla base dell'importo distribuito lo scorso anno e mediante l'applicazione dei criteri di ripartizione che sono già stati valutati positivamente in occasione del parere espresso dalle competenti Commissioni Parlamentari.

Vengono, pertanto indicati gli importi espressi in milioni di lire che ciascun Ente potrà prendere a riferimento meramente orientativo per la predisposizione del bilancio di previsione per il prossimo anno. Si fa presente, infatti, che la concreta assegnazione dei contributi in favore di codesti Enti resta, come sempre, subordinata alla approvazione parlamentare del bilancio dello Stato ed alla definizione della procedura di ripartizione secondo le modalità previste dalla legge 549/95:

IRRSAE ABRUZZO 576
IRRSAE BASILICATA 371
IRRSAE CALABRIA 639
IRRSAE CAMPANIA 812
IRRSAE EMILIA ROMAGNA 942
IRRSAE FRIULI VENEZIA GIULIA 608
IRRSAE LAZIO 612
IRRSAE LIGURIA 680
IRRSAE LOMBARDIA 1.798
IRRSAE MARCHE 503
IRRSAE MOLISE 467
IRRSAE PIEMONTE 893
IRRSAE PUGLIA 808
IRRSAE SARDEGNA 377
IRRSAE TOSCANA 706
IRRSAE UMBRIA 429
IRRSAE VENETO 711
C.E.D.E. 740
B.D.P. 973
Totale 13.645


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