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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dipartimento dell'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Ufficio 6

Avviso 23 dicembre 2004

Oggetto: Legge 15 dicembre 1999, n. 482 - Minoranze linguistiche - Finanziamento annuale ai progetti delle scuole per l'anno scolastico 2004/05

Si rende noto che sul sito www.istruzione.it sono consultabili, nell'area dedicata ai progetti in corso, tutte le notizie relative al finanziamento di cui trattasi unitamente all'elenco degli Istituti beneficiari.


Dipartimento dell'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia
 
Minoranze linguistiche
Il finanziamento annuale ai progetti delle scuole per l'anno scolastico 2004-2005

La Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, per il quarto anno consecutivo, ha approvato un piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti alle minoranze linguistiche storiche, ai sensi della Legge 15 dicembre 1999, n. 482.

I progetti presentati dalle scuole, circa 164, sono stati valutati dal competente Gruppo di studio che, seguendo i criteri esplicitati nella Lettera Circolare n. 65, prot. 12077 del 28 luglio 2004, ha prioritariamente privilegiato quelli relativi ad attivita' didattiche particolarmente significative per gli alunni, accompagnate da coerenti e congruenti interventi di formazione per i docenti impegnati nelle esperienze in lingua minoritaria, nonchè progetti presentati da reti territoriali di scuole e progetti nei quali erano previste spese esclusivamente necessarie per la realizzazione delle iniziative primarie, quali gli obiettivi, le azioni di monitoraggio, la valutazione delle attività e la diffusione dei risultati. In base a tali criteri, le scuole che hanno avuto approvato il progetto, sono state finanziate con i fondi che annualmente, con la Legge n. 482/99, vengono assegnati sul relativo capitolo di bilancio del Ministero.

L'elenco dei progetti, riportato in allegato completo di tutti i riferimenti, include in totale 118 ipotesi che riguardano scuole materne, elementari e medie di cui:

- 41 appartenenti a minoranze di lingua friulana;
- 18 appartenenti a minoranze di lingua arbereshe;
- 4 appartenenti a minoranze di lingua greco antica;
- 3 appartenenti a minoranze di lingua croata;
- 15 appartenenti a minoranze di lingua ladina;
- 12 appartenenti a minoranze di lingua occitana;
- 16 appartenenti a minoranze di lingua sarda;
- 4 appartenenti a minoranze di lingua slovena;
- 2 appartenenti a minoranze di lingua germanica (1 walser - 1 saurana);
- 1 appartenente a minoranze di lingua francese;
- 1 appartenente a minoranze di lingua
francese-occitana-franco/provenzale;
- 1 appartenente a minoranze di lingua franco/provenzale.

Di questi:

- n. 3 Progetti si riferiscono alla regione Basilicata,
- n. 9 Progetti si riferiscono alla regione Calabria;
- n. 2 Progetti si riferiscono alla regione Campania;
- n. 46 Progetti si riferiscono alla regione Friuli Venezia Giulia;
- n. 6 Progetti si riferiscono alla regione Molise;
- n. 13 Progetti si riferiscono alla regione Piemonte;
- n. 6 Progetti si riferiscono alla regione Puglia;
- n. 16 Progetti si riferiscono alla regione Sardegna;
- n. 1 Progetto si riferisce alla regione Sicilia;
- n. 1 Progetto si riferisce alla regione Val d'Aosta;
- n. 15 Progetti si riferiscono alla regione Veneto.

A conclusione dell'istruttoria sono stati molto frequentemente ridimensionati e decurtati i preventivi di spesa, sia per ridurre le richieste di spesa non idonee sia per rielaborare situazioni di eccessiva portata finanziaria. Si nota una generale tendenza da parte delle scuole a riproporre progetti già adottati senza novità di rilievo, oppure ipotesi di spessore veramente innovativo.

I territori di minore potenzialità economica sono generalmente molto sobri e contenuti nelle richieste.

Nessuna richiesta, invece, è stata formulata sul versante della progettistica europea, sulla quale la circolare dell'a.s. 2004/05, per la prima volta, ha dato l'avvio ad una "chance" diversa per il settore.


 Allegato


Dipartimento per l'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia . Ufficio 6

Lettera Circolare 28 luglio 2004, n. 65

Prot. N.12077

Oggetto: Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5). a.s. 2004/05

Premessa

Le diversità linguistiche costituiscono per l'Italia e per l'Europa una risorsa: .la tutela e la promozione delle lingue minoritarie rappresentano un contributo importante per l'edificazione di una Europa fondata sui principi della democrazia e della diversità culturale, nel quadro della sovranità nazionale e della integrità territoriale..
La diversità linguistica è quindi un elemento fondamentale di cultura e democrazia dell’Unione europea, che si adopera anche per tutelare le lingue regionali e minoritarie presenti sul suo territorio In Italia al riguardo il quadro di riferimento normativo fissa principi di tutela generale e specifici.

Con la legge 28 marzo 2003 n. 53, integrata dal Regolamento attuativo incluso nel decreto legislativo 19 febbraio 2004 n. 59, viene configurato il nuovo sistema educativo nazionale: l'art. 2, comma1, punto L) della legge stabilisce la predisposizione di .piani di studio personalizzati., i quali «nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo fondamentale, omogeneo su base nazionale, che rispecchia la cultura, le tradizioni e l'identità nazionale, e prevedono una quota, riservata alle Regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegata con le realtà locali».

In particolare i piani di studio personalizzati concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi/strategie volti a contestualizzare, personalizzare e integrare riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

La legge 15 dicembre 1999 n. 482, integrata dal Regolamento attuativo incluso nel decreto del Presidente della Repubblica 2 maggio 2001 n.345, prevede all'art. 2 - in attuazione dell'art. 6 della Costituzione ed in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei ed internazionali: .La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo..

La legge introduce, in particolare, agli articoli 4 e 5, specifiche disposizioni in materia di promozione della lingua delle minoranze sia come strumento di svolgimento delle attività didattiche nella scuola materna e di insegnamento delle discipline nella scuola elementare e secondaria di 1° grado, sia come oggetto specifico di apprendimento nei predetti gradi di scuola.

In tale contesto normativo di forte innovazione per il settore scolastico e in considerazione della positiva esperienza realizzata nelle scuole negli anni scolastici 2001/2002, 2002/2003 e 2003/2004, la presente lettera circolare intende proseguire, per l'anno scolastico 2004/2005, nel sostegno a livello finanziario nazionale dei progetti elaborati dalle istituzioni scolastiche nell'ambito dei rispettivi piani dell'offerta formativa.

A tale riguardo, a consuntivo del triennio di finanziamenti erogati e con i dati desunti dal monitoraggio effettuato sulle scuole destinatarie dei finanziamenti, a partire dall'anno scolastico 2004/2005 si intende:

1. riservare un primo livello di finanziamenti a progetti consistenti in semplici percorsi educativo-didattici, che curino la salvaguardia delle lingue e delle culture di minoranza;

2. destinare un secondo livello di finanziamento a progetti più .strutturati. sullo specifico insegnamento delle lingue di minoranza, per le quali le scuole possono valutare le competenze acquisite, rilasciando opportune certificazioni, che fanno parte della registrazione e documentazione degli apprendimenti da far confluire nel Portfolio prefigurato dalla legge n. 53/2003;

3. includere nei due livelli preindicati il supporto finanziario alla produzione di materiali didattici trasferibili, purché non siano connessi ad attività editoriali;

4. accantonare un terzo livello di finanziamento per incoraggiare le scuole verso una progettualità che abbia un .respiro. europeo, da concretizzare nei programmi di finanziamento che l'Unione Europea, nell'ambito delle politiche comunitarie di promozione della diversità linguistica attraverso l'incoraggiamento dell'insegnamento e dell'apprendimento anche delle lingue minoritarie, sviluppa su progetti basati, tra l'altro, sulla tematica della tutela delle minoranze linguistiche. Tale linea di sviluppo, anticipata nella presente lettera circolare, dovrà essere perfezionata dalle scuole e perseguita con la individuazione da parte delle stesse di finanziamenti delle iniziative relativi alla legge 482/99 presso Comune, Provincia, Regione, Cassa rurale, Industria locale, a cui potrà essere poi aggiunta una somma che il MIUR intende mettere a disposizione come cofinanziamento a copertura delle necessità economiche derivanti dai progetti europei prefigurati dai relativi bandi di concorso.

PROGETTI ELABORATI DALLE SCUOLE

Le istituzioni scolastiche presenti nell'ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche, previste dalla Legge n. 482/99, sono invitate ad elaborare progetti che integrino il proprio Piano dell'Offerta Formativa, predisposto per l'anno scolastico 2004/2005, per accedere ai finanziamenti riservati al primo livello (percorsi educativo-didattici) e al secondo livello (progetti .strutturati.) sopraindicati.

In conformità con quanto previsto dalla Legge n. 482/99, i progetti potranno prevedere l'adesione alle seguenti azioni:

A. studio delle lingue delle minoranze da utilizzare accanto all'uso della lingua italiana come strumento per lo svolgimento delle attività educative nella scuola materna e come strumento di insegnamento delle discipline previste nel curricolo obbligatorio della scuola elementare e secondaria di 1° grado;

B. studio delle lingue delle minoranze come oggetto specifico di apprendimento nell'ambito della quota obbligatoria riservata a ciascuna istituzione scolastica del curricolo della scuola elementare e secondaria di 1° grado;

C. studio delle lingue e delle culture delle minoranze da inserire nell'ampliamento dell'offerta formativa (orario extracurricolare), da offrire anche agli adulti.

In particolare, le istituzioni scolastiche dovranno fornire nel progetto i seguenti elementi informativi:

il numero dei destinatari delle attività educative o di insegnamento e il numero di docenti della scuola impegnati nonché le modalità di concertazione dei docenti della scuola con eventuali esperti che impartiscono l'insegnamento della lingua minoritaria agli alunni;

le discipline comprese nel curricolo obbligatorio interessate dall'uso della lingua minoritaria come strumento di insegnamento o di svolgimento di attività educative (Azione A);

il numero di ore dedicato all'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie in rapporto alla quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche (Azione B);

il numero di ore dedicato all'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie in orario extracurricolare (Azione C);

la produzione di materiale didattico o l'uso di materiale esistente, in relazione ai diversi obiettivi contemplati dalla Legge;

l'utilizzo di laboratori o strumenti informatici.

Qualora l'istituzione scolastica intenda aderire all'Azione B, stabilirà anche i tempi e le metodologie, nonché i criteri di valutazione degli alunni e le modalità di impiego dei docenti coinvolti.

Gli obiettivi formativi devono prevedere a conclusione dei cicli di studio il raggiungimento delle seguenti competenze:

padronanza della lingua minoritaria e conoscenze grammaticali storico-linguistiche ad esse correlate;

conoscenze storico culturali relative alla comunità linguistico-minoritaria.

Per il raggiungimento degli obiettivi le istituzioni scolastiche potranno valutare l'opportunità di associarsi con altri istituti scolastici del territorio, analogamente impegnati nel campo dello studio delle lingue minoritarie e delle tradizioni culturali ad esse connesse.

Le istituzioni scolastiche già impegnate in attività di formazione a favore degli adulti potranno inserire nella propria offerta formativa complessiva iniziative di approfondimento in materia di studio delle lingue minoritarie e delle tradizioni culturali delle comunità locali.

Le scuole alle quali sono stati assegnati i finanziamenti della legge 482/99 negli anni scolastici 2001/02 e/o 2002/2003 e/o 2003/2004, ai sensi della lettere circolari rispettivamente n. 89 del 21 maggio 2001, n. 90 del 31 luglio 2002 e n. 64 del 29 luglio 2003, che volessero proporre progetti in continuità ed in eventuale evoluzione rispetto al piano progettuale finanziario approvato a suo tempo, sono invitate ad evidenziare i risultati ottenuti e le carenze riscontrate, specificando gli obiettivi che si intendono proseguire con il progetto presentato per l'a.s. 2004/05.

l'invio dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche dovrà essere effettuato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, Ufficio 6, V.le Trastevere 76/A - 00153 Roma, entro e non oltre il 30 settembre 2004.

Le proposte saranno prese in considerazione se corredate dai seguenti elementi:

a. progetto redatto in lingua italiana e in lingua minoritaria;

b. nuova scheda-formulario, allegata alla presente lettera circolare, debitamente compilata in tutte le sue sezioni (una scheda per ogni progetto), da inviare all'indirizzo di posta elettronica segnalato nella scheda medesima;

c. delibera del Consiglio provinciale di cui all'art. 3 comma 1 della precitata Legge n. 482/99.

La Commissione tecnica ricostituita con Decreto Ministeriale n.113 del 23 ottobre 2002 con il compito di offrire indicazioni per la definizione dei criteri generali per la redazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle minoranze linguistiche storiche e incaricata di valutare i progetti, procederà alla selezione delle proposte presentate, privilegiando quelle elaborate da reti di scuole e che prevedano altri eventuali contributi da parte degli Enti locali, nel quadro di un.ampia e consapevole responsabilità del territorio e nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Legge n.482/1999.

INIZIATIVE DI FORMAZIONE

Le istituzioni scolastiche, nell'esercizio dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo potranno prevedere nell'ambito del medesimo progetto iniziative di formazione da destinare al personale insegnante coinvolto nel progetto, da realizzare contestualmente all'attuazione del progetto didattico nel caso in cui nell'istituzione scolastica sia in servizio personale docente già in possesso di competenze specifiche nelle lingue minoritarie e che richieda ulteriori approfondimenti in materia ed un perfezionamento delle competenze già in possesso.

Analogamente ai progetti didattici saranno prescelte le proposte provenienti da reti di scuole anche appartenenti a minoranze linguistiche diverse.

Nella programmazione e realizzazione degli interventi formativi le istituzioni scolastiche potranno avvalersi della consulenza e della collaborazione delle Università e delle loro diverse articolazioni (Dipartimenti e Facoltà), destinatarie di specifici finanziamenti previsti dalla Legge, anche per la produzione di materiali didattici trasferibili.

RACCOMANDAZIONI FINALI

Il MIUR, in considerazione di quanto già emerso dal monitoraggio effettuato sulle scuole destinatarie dei finanziamenti nelle tre annate scolastiche decorse, intende assumere le seguenti linee di indirizzo e di azione per il futuro.

A. Nell'esame dei progetti proposti per l'anno scolastico 2004/2005 e da finanziare con i livelli uno (percorsi educativo-didattici) e due (progetti .strutturati.), saranno privilegiati in modo prioritario quelli relativi a significative attività didattiche per gli alunni, sempre accompagnate da coerenti e congruenti interventi di formazione per i docenti impegnati nelle esperienze in lingua minoritaria. Grande importanza sarà riservata alla costituzione di reti territoriali (reti di scuole e non reti di progetti) che comprendano non solo scuole che operano nell'ambito delle proprie minoranze, ma anche scuole nelle quali siano rappresentate eventualmente altre minoranze linguistiche. Si raccomanda di focalizzare con particolare attenzione nei progetti gli obiettivi, e curare che siano indicate le azioni di monitoraggio e di valutazione dell'attività, nonché di diffusione dei risultati. Le scuole, nell'elaborazione delle proposte, dovranno rapportarsi ad uno .standard. di costi entro cui siano previste esclusivamente spese necessarie per la realizzazione delle iniziative, tenendo sempre conto dei criteri precedentemente esposti.

B. Le scuole che intendano accedere ai finanziamenti di programmi messi a disposizione dall'Unione Europea nell'ambito delle politiche comunitarie, sono invitate a documentarsi fin d'ora sulle prospettive aperte dai programmi Socrates, indicazioni già a disposizione nella sezione del sito MIUR1 e, per la tempistica, ad assumere informazioni sia dal sito INDIRE sia dai responsabili incaricati dei vari progetti dello stesso INDIRE, in modo da iniziare, per quanto possibile, una seria programmazione di massima, da proporre nei tempi dei bandi.

Il finanziamento che sarà disposto dalla presente lettera circolare sarà pertanto opportunamente ripartito e assegnato rispetto alle esigenze progettuali espresse dalle scuole e alle misure di contenimento della spesa pubblica diramate con Dl' 12 luglio 2004 n. 168 sulle quali si attendono le specifiche determinazioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze in rapporto alle decurtazioni da operare sui singoli capitoli della spesa.

Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente lettera circolare.

IL DIRETTORE GENERALE
f.to
Silvio Criscuoli

1 www.istruzione.it - Area progetti .in corso. . Minoranze linguistiche .normativa.


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