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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici - Uff. 6

Avviso 7 giugno 2006

Oggetto: Legge 15 dicembre 1999, n. 482 - Art. 5 - Progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali degli appartenenti ad una minoranza linguistica - MONITORAGGIO INIZIATIVE A.S. 2005/06

Si rammenta ai Dirigenti scolastici e ai docenti referenti interessati a quanto segnalato in epigrafe che, in conformità alle disposizioni di cui alla nota di questo Ufficio prot. n. 3392 in data 06 aprile 2006, il termine ultimo per la riconsegna della scheda monitoraggio debitamente compilata è il 30 giugno 2006.

Nel fare presente che la succitata documentazione è già stata a suo tempo inviata sia per e-mail, sia per posta ordinaria, si prega, per quanto concerne le modalità di riconsegna della scheda, di attenersi scrupolosamente a quanto indicato nella nota cui si fa riferimento.

IL DIRIGENTE
Elisabetta Davoli


Nota 6 aprile 2006, Prot. n. 3392
Progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali degli appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5) - Monitoraggio iniziative a.s. 2005/2006


Dipartimento dell'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia

Avviso 20 marzo 2006

Prot. n. 2755

Oggetto: Minoranze linguistiche - Il finanziamento annuale ai progetti delle scuole per l'anno scolastico 2005-2006 - Integrazione

Ad integrazione della precedente nota informativa annuale e consueta, di cui all'intestazione della presente, si rende noto che, a seguito dell'acquisizione dei dati necessari per l'accredito delle somme relative alla realizzazione dei loro progetti, sono state finanziate, con i fondi assegnati sul capitolo di bilancio del Ministero ai sensi della Legge n. 482/99, ulteriori 7 (sette) scuole della Regione Puglia, Provincia di Lecce, di minoranza Grika.
All'uopo si fa presente che i progetti di cui trattasi erano stati approvati in prima istanza, insieme a tutti gli altri, dal competente Gruppo di Studio in fase di istruttoria e se ne allega l'elenco, completo di tutti i riferimenti.
Detto elenco integra e completa il precedente, per cui, per l'anno scolastico 2005-2006, il finanziamento annuale ai progetti presentati nel campo dello studio delle minoranze linguistiche, è stato erogato, tra scuole materne, elementari e medie, ad un totale di 166 Istituti.


AllegatI


Dipartimento dell'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia

Avviso 28 dicembre 2005

Oggetto: Minoranze linguistiche Il finanziamento annuale ai progetti delle scuole per l'anno scolastico 2005-2006

La Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, per il quinto anno consecutivo, ha approvato un piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti alle minoranze linguistiche storiche, ai sensi della Legge 15 dicembre 1999, n. 482.

I 185 progetti presentati dalle scuole sono stati valutati dal competente Gruppo di studio che, seguendo i criteri esplicitati nella Lettera Circolare n. 50, prot. 4394 del 13 maggio 2005, ha prioritariamente privilegiato quelli strutturati sullo specifico insegnamento della lingua minoritaria. Sul piano innovativo, sono state favorite le iniziative di "respiro" europeo presentate dalle scuole, in relazione anche all'ambito dei programmi di finanziamento che l'Unione Europea sviluppa su progetti basati, tra l'altro, sulla tematica della tutela delle minoranze linguistiche. Inoltre, essendo giunti al quinto anno di applicazione della Legge 482/99, si è tenuto conto, in particolar modo, delle proposte pervenute da quelle regioni dove gli effetti della legge, nel pregresso, hanno avuto sviluppi meno significativi. Molta rilevanza è stata attribuita anche ai progetti presentati da reti territoriali di scuole e nei quali erano previste spese esclusivamente necessarie per la realizzazione delle iniziative primarie, quali gli obiettivi, le azioni di monitoraggio, la valutazione delle attività e la diffusione dei risultati. Sono stati esaminati con molta attenzione, infine, i progetti cofinanziati e le iniziative di interazione con il territorio.

In base a tali criteri, le scuole alle quali è stato approvato il progetto, sono state finanziate con i fondi che annualmente, con la Legge n. 482/99, vengono assegnati sul relativo capitolo di bilancio del Ministero.

L'elenco dei progetti, riportato in allegato completo di tutti i riferimenti, include, ad oggi, 159 ipotesi che riguardano scuole materne, elementari e medie di cui:

- 62 appartenenti a minoranze di lingua friulana;
- 18 appartenenti a minoranze di lingua arbereshe;
- 1 appartenente a minoranze di lingua greca;
- 3 appartenenti a minoranze di lingua croata;
- 18 appartenenti a minoranze di lingua ladina;
- 12 appartenenti a minoranze di lingua occitana;
- 32 appartenenti a minoranze di lingua sarda;
- 5 appartenenti a minoranze di lingua slovena;
- 2 appartenenti a minoranze di lingua germanica (1 walser - 1 saurana);
- 1 appartenente a minoranze di lingua francese;
- 1 appartenente a minoranze di lingua francese-occitana-franco/provenzale;
- 4 appartenenti a minoranze di lingua franco/provenzale.

Di questi:

- n. 1 Progetto si riferisce alla regione Abruzzo;
- n. 3 Progetti si riferiscono alla regione Basilicata;
- n. 10 Progetti si riferiscono alla regione Calabria;
- n. 2 Progetti si riferiscono alla regione Campania;
- n. 68 Progetti si riferiscono alla regione Friuli Venezia Giulia;
- n. 4 Progetti si riferiscono alla regione Molise;
- n. 13 Progetti si riferiscono alla regione Piemonte;
- n. 7 Progetti si riferiscono alla regione Puglia;
- n. 32 Progetti si riferiscono alla regione Sardegna;
- n. 1 Progetto si riferisce alla regione Sicilia;
- n. 18 Progetti si riferiscono alla regione Veneto.

A conclusione dell'istruttoria, dopo il dovuto e approfondito esame, è stata operata la necessaria decurtazione sulle spese ritenute eccessive e/o non finanziabili e una riduzione proporzionale per tutti i progetti, al fine di rientrare nel limite finanziario massimo a disposizione del Ministero.
In generale, la tendenza da parte delle scuole a riproporre progetti già adottati senza novità di rilievo si è manifestata, per l'anno in corso, in maniera ridotta rispetto agli anni precedenti. Viceversa, sono aumentate le ipotesi veramente innovative. I territori di minore potenzialità sono stati, come sempre, molto sobri e contenuti nelle richieste.
Infine, come sopra riportato e diversamente da quanto era accaduto lo scorso anno, la "possibilità" europea è stata recepita e alcune scuole hanno formulato, su questo versante, iniziative valide e interessanti.


Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Dipartimento per l'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Ufficio VI

Nota 31 agosto 2005

Prot. n. 7975

Oggetto: Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5). a.s. 2005/2006

In data 19 maggio 2005 è stata pubblicata sulle news del sito del MIUR la lettera circolare n. 50 prot. 4394 del 13/05/05 riguardante l'oggetto.

Con la presente si ricorda che i progetti dovranno essere presentati improrogabilmente entro il giorno venerdì 30 settembre 2005 secondo le modalità previste dalla citata lettera circolare e alla quale si rimanda per le proposte innovative introdotte.

IL DIRIGENTE
Elisabetta Davoli


Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia - Ufficio 6

Lettera Circolare 13 maggio 2005, n. 50

Prot. n. 4394

Oggetto: Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5). a.s. 2005/2006

Premessa

La scuola dell'autonomia e ancor più oggi la scuola della riforma è chiamata a recepire le istanze formative di cui sono portatori gli alunni, le famiglie e, più in generale il territorio, per trasformarle in bisogni formativi attraverso i piani di studio personalizzati.
In particolare i piani di studio personalizzati, strettamente collegati con le realtà locali, concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi/strategie volti a contestualizzare, personalizzare e integrare riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. Inoltre, le indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria evidenziano che tale scuola "favorisce l'acquisizione da parte dell'alunno sia della lingua italiana, indispensabile per tutti i fanciulli alla piena fruizione delle opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche, sia di una lingua comunitaria, l'inglese, privilegiando, ove possibile, la coltivazione dell'eventuale lingua madre che fosse diversa dall'italiano".
In tal senso si ravvisa la necessità dell'utilizzo delle lingue minoritarie accanto a quella ufficiale in uno spirito di tolleranza e comprensione e nel rispetto delle differenze.
Le diversità linguistiche, infatti, costituiscono per l'Italia e per l'Europa una risorsa: "la tutela e la promozione delle lingue minoritarie rappresentano un contributo importante per l'edificazione di una Europa fondata sui principi della democrazia e della diversità culturale, nel quadro della sovranità nazionale e della integrità territoriale".
La diversità linguistica è quindi un elemento fondamentale di cultura e democrazia dell'Unione europea, che si adopera anche per tutelare le lingue regionali e minoritarie presenti sul suo territorio.
In particolare, in Italia la legge 15 dicembre 1999 n. 482, integrata dal Regolamento attuativo emanato con decreto del Presidente della Repubblica 2 maggio 2001 n.345, prevede all'art. 2 - in attuazione dell'art. 6 della Costituzione ed in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei ed internazionali: "La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo". La legge introduce, in particolare, agli articoli 4 e 5, specifiche disposizioni in materia di promozione della lingua delle minoranze sia come strumento di svolgimento delle attività didattiche nella scuola materna e di insegnamento delle discipline nella scuola elementare e secondaria di 1° grado, sia come oggetto specifico di apprendimento nei predetti gradi di scuola.
A tale riguardo, a consuntivo del triennio di finanziamenti erogati e in considerazione di quanto previsto al comma 2 dell'art. 2 del Regolamento di attuazione della legge 15 dicembre 1999, n. 482 e cioè che "le istituzioni scolastiche, anche avvalendosi della collaborazione delle università delle regioni interessate, possono avviare una fase di sperimentazione con l'attivazione di corsi di insegnamento di cui all'articolo 4 della legge, per una durata massima di tre anni a decorrere dalla comunicazione da parte dei consigli provinciali degli adempimenti di cui al comma 1 dell'articolo 3 della legge medesima", a partire dall'anno scolastico 2005/2006 si intende:

  • invitare le scuole che hanno sviluppato in questi tre anni di sperimentazione percorsi educativo-didattici, che curino la salvaguardia delle lingue e delle culture di minoranza a utilizzare tutti gli spazi organizzativi-didattici messi a disposizione dalla normativa su citata al fine di proseguire l'azione intrapresa con una progettazione curricolare di unità di apprendimento definite poi nei piani di studio personalizzati e che vadano a confluire nel portfolio di ciascun allievo;

  • destinare una prima quota di finanziamento a progetti più "strutturati" sullo specifico insegnamento delle lingue di minoranza, per le quali le scuole possono valutare le competenze acquisite, rilasciando opportune certificazioni, che fanno parte della registrazione e documentazione degli apprendimenti da far confluire nel Portfolio prefigurato dalla legge n. 53/2003;

  • includere nella quota preindicata il supporto finanziario alla produzione di materiali didattici trasferibili, purché non siano connessi ad attività editoriali;

  • accantonare una seconda quota di finanziamento per sviluppare una progettualità da parte delle scuole di "respiro" europeo, da realizzare con i programmi di finanziamento che l'Unione Europea, nell'ambito delle politiche comunitarie di promozione della diversità linguistica attraverso l'insegnamento e l'apprendimento anche delle lingue minoritarie, sviluppa su progetti basati, tra l'altro, sulla tematica della tutela delle minoranze linguistiche. Tale linea di sviluppo dovrà essere perfezionata dalle scuole e perseguita con la individuazione da parte delle stesse di finanziamenti delle iniziative relativi alla legge 482/99 presso Comune, Provincia, Regione, Cassa rurale, Industria locale, a cui potrà essere poi aggiunta una somma che il MIUR intende mettere a disposizione come cofinanziamento a copertura delle necessità economiche derivanti dai progetti europei prefigurati dai relativi bandi di concorso. Le scuole che intendano accedere ai finanziamenti di programmi messi a disposizione dall'Unione Europea nell'ambito delle politiche comunitarie, sono pertanto invitate a documentarsi fin d'ora sulle prospettive aperte dai programmi Socrates, indicazioni già a disposizione nella sezione del sito MIUR e, per la tempistica, ad assumere informazioni sia dal sito INDIRE sia dai responsabili incaricati dei vari progetti dello stesso INDIRE, in modo da iniziare, per quanto possibile, una seria programmazione di massima, da proporre nei tempi dei bandi.

Le scuole alle quali sono stati assegnati i finanziamenti della legge 482/99 negli anni scolastici 2001/02 e/o 2002/2003 e/o 2003/2004 e/o 2004/2005, ai sensi della lettere circolari rispettivamente n. 89 del 21 maggio 2001, n. 90 del 31 luglio 2002, n. 64 del 29 luglio 2003 e n.65 del 28 luglio 2004, che volessero proporre progetti in continuità ed in eventuale evoluzione rispetto al piano progettuale finanziario approvato a suo tempo, sono invitate ad evidenziare i risultati ottenuti e le carenze riscontrate, specificando gli obiettivi che si intendono proseguire con il progetto presentato per l'a.s. 2005/06.
L'invio dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche dovrà essere effettuato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, Ufficio 6, V.le Trastevere 76/A - 00153 Roma, entro e non oltre il 30 settembre 2005.
Le proposte saranno prese in considerazione se corredate dei seguenti elementi:

a.   progetto redatto in lingua italiana e in lingua minoritaria;

b.   nuova scheda-formulario, allegata alla presente lettera circolare, debitamente compilata in tutte le sue sezioni (una scheda per ogni progetto), da inviare all'indirizzo di posta elettronica segnalato nella scheda medesima;

c.   delibera del Consiglio provinciale di cui all'art. 3 comma 1 della precitata Legge n. 482/99.

La Commissione tecnica ricostituita con Decreto Ministeriale n.113 del 23 ottobre 2002 con il compito di offrire indicazioni per la definizione dei criteri generali per la redazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle minoranze linguistiche storiche e incaricata di valutare i progetti, procederà alla selezione delle proposte presentate, privilegiando quelle elaborate da reti di scuole e che prevedano altri eventuali contributi da parte degli Enti locali, nel quadro di un'ampia e consapevole responsabilità del territorio e nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Legge n.482/1999.

INIZIATIVE DI FORMAZIONE

Le istituzioni scolastiche, nell'esercizio dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo potranno prevedere nell'ambito del medesimo progetto iniziative di formazione da destinare al personale insegnante coinvolto nel progetto, da realizzare contestualmente all'attuazione del progetto didattico nel caso in cui nell'istituzione scolastica sia in servizio personale docente già in possesso di competenze specifiche nelle lingue minoritarie e che richieda ulteriori approfondimenti in materia ed un perfezionamento delle competenze già in possesso.
Analogamente ai progetti didattici saranno prescelte le proposte provenienti da reti di scuole anche appartenenti a minoranze linguistiche diverse.
Nella programmazione e realizzazione degli interventi formativi le istituzioni scolastiche potranno avvalersi della consulenza e della collaborazione delle Università e delle loro diverse articolazioni (Dipartimenti e Facoltà), destinatarie di specifici finanziamenti previsti dalla Legge, anche per la produzione di materiali didattici trasferibili.

RACCOMANDAZIONI FINALI

Il MIUR, in considerazione di quanto già emerso dal monitoraggio effettuato sulle scuole destinatarie dei finanziamenti nelle tre annate scolastiche decorse, intende assumere le seguenti linee di indirizzo e di azione per il futuro.
Nell'esame dei progetti proposti per l'anno scolastico 2005/2006 e da finanziare, saranno privilegiati in modo prioritario quelli relativi a significative attività didattiche per gli alunni, sempre accompagnate da coerenti e congruenti interventi di formazione per i docenti impegnati nelle esperienze in lingua minoritaria. Grande importanza sarà riservata alla costituzione di reti territoriali (reti di scuole e non reti di progetti) che comprendano non solo scuole che operano nell'ambito delle proprie minoranze, ma anche scuole nelle quali siano rappresentate eventualmente altre minoranze linguistiche. Si raccomanda di focalizzare con particolare attenzione nei progetti gli obiettivi, e curare che siano indicate le azioni di monitoraggio e di valutazione dell'attività, nonché di diffusione dei risultati. Le scuole, nell'elaborazione delle proposte, dovranno rapportarsi ad uno "standard" di costi entro cui siano previste esclusivamente spese necessarie per la realizzazione delle iniziative, tenendo sempre conto dei criteri precedentemente esposti.

Il finanziamento che sarà disposto dalla presente lettera circolare sarà pertanto opportunamente ripartito e assegnato rispetto alle esigenze progettuali espresse dalle scuole e in relazione alle effettive disponibilità di cassa, del relativo capitolo della spesa in base alle determinazioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente lettera circolare.

IL DIRETTORE GENERALE
Silvio Criscuoli


Allegato


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